[Fun.News 3597] Pesaro: raddoppia le linee operative del crematorio

Raddoppia l’impianto di cremazione dell’Ulivo a Fano. Nell’ultimo mese di marzo 2020, sotto pressione per le morti da coronavirus (le cremazioni sono passate dalle 89 del marzo 2019 alle 281 di quest’anno), si è rivelato necessario accelerare i lavori già in corso per il raddoppio del numero dei forni.
Già prima della fine di aprile 2020 Adriacom – la società che gestisce l’impianto (formata al 50% da Aset e al 50% da Aspes) – potrà contare su un secondo forno.… ... Leggi il resto

Milano: le cifre dell’aumento di mortalità

L’assessora ai cimiteri di Milano ha fornito alla competente commissione consiliare una dettagliata informativa sull’evoluzione della mortalità del Comune di Milano e della attuale situazione di sospensione della ricezione da parte del crematorio di Lambrate di altre Salme da cremare, almeno fino a fine mese di aprile.
Di seguito il resoconto sintetico dell’informativa:
Nei primi mesi dell’anno fino al 9 di aprile nel 2018 sono morti 4.281 residenti a Milano, l’anno scorso 3.888 e da gennaio 5.259, quindi 1.371 in più rispetto al 2019.… ... Leggi il resto

Reggio Emilia: aumenta la potenzialità del crematorio

Dato l’elevato numero di decessi causati soprattutto dall’epidemia di coronavirus, l’impianto per la cremazione del cimitero di Coviolo, a Reggio Emilia, è ormai in sovraccarico. Sono circa 80 i feretri depositati nelle camere ardenti, tutti in attesa di essere cremati.
Secondo quanto riportano le fonti locali, data la gravità della situazione già a partire dall’8 aprile 2020 aumenteranno le cremazioni, che da 6 potranno arrivare fino anche a 10 al giorno. Il tutto, per dare il prima possibile un degno riposo alle vittime del Covid-19.… ... Leggi il resto

[Fun.News 3594] Ministero salute chiarisce che COVID-19 è ricompreso nell’elenco delle malattie infettivo diffusive

Il Ministero della salute, rispondendo a specifico quesito posto da Utilitalia SEFIT, ha chiarito che il COVID-19, anche noto come SARS-CoV-2, è considerata malattia infettivo diffusiva di cui all’elenco del D.M. salute 15 dicembre 1990 “Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive”.
Il Ministero nella risposta al quesito, richiama la lettera A punti 3 e 4 della Circolare 11285 del 1/4/2020, poi sostituita (senza modifiche per questa parte) dalla circolare 12032 dell’8/4/2020, che precisava il COVID-19 come patologia da microrganismi di gruppo 3 o prioni.… ... Leggi il resto

Tempi stretti per decidere dove seppellire un defunto, ma non è d’obbligo la cremazione

Pervengono alcune domande se sia obbligatoria la cremazione in caso di defunto COVID.
La risposta è negativa.
I familiari o gli aventi titolo, in genere, tenuto conto del volere espresso in vita dal defunto, danno prioritariamente esecuzione alle sue volontà o a quelle di parenti più stretti (non contro quanto espresso dal de cuius).
E’ quindi possibile la sepoltura in terra o in tumulo (loculo, tomba).
Di questi tempi c’è la necessità di decidere in fretta sulla destinazione, in particolare laddove vi sia un’alta mortalità (entro 48 ore), poiché nelle camere mortuarie potrebbero stazionare troppe salme creando problemi sia igienico sanitari sia logistici.… ... Leggi il resto

Milano: aumenta molto la mortalità; i cimiteri garantiscono sepoltura, il crematorio è fermato per recuperare gli arretrati

Le celle frigorifere del cimitero di Lambrate, uno dei più grandi di Milano e l’unico della provincia con un impianto di cremazione, sono al limite, sature.
La capienza massima di 140 posti per le bare è esaurita da giorni a causa dell’incremento di morti per il coronavirus e quelle che non ci stanno, spiegano all’Agi alcuni addetti all’interno del camposanto, vengono lasciate fuori dalla cella. Il sindaco ha sospeso l’ingresso crematorio di nuove salme da cremare per poter disporre di spazi di deposito adeguati.… ... Leggi il resto

Covid- 19: ad esser in difficoltà è anche il sistema funerario italiano.

A Pagina 9 del quotidiano “Milano Finanza” e anche su “Italia Oggi”, in edicola oggi, compare questo bell’articolo di Daniele Fogli, già presidente del Comitato tecnico cimiteri e crematori di SEFIT, la federazione in cui si riconoscono principalmente le imprese pubbliche del settore funerario.

Lo riportiamo integralmente:

Un secolo fa, il 95% o forse più di sepolture era in terra, in campo comune.

Solo meno del 5%, i benestanti, potevano permettersi una sepoltura in tomba.

E l’allora legislazione sia ordinaria che emergenziale prevedeva unicamente lo strumento della inumazione in terra, in fosse comuni o in fosse individuali.

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Civitavecchia: nemmeno l’emergenza COVID fa breccia sulla possibilità di cremare oltre i limiti

La società Tempio Crematorio Civitavecchia ha fatto pervenire alla Prefettura una nota in cui, in considerazione della situazione che si sta creando in Lombardia e connessa all’alto numero di decessi da coronavirus, ha chiesto di far funzionare l’impianto di via Braccianese Claudia “per l’intero arco della giornata, anche senza interruzione, sette giorni su sette se necessario in deroga ad eventuali prescrizioni, limiti orari e di giorni di funzionamento annui”, ed altre misure “che consentano di garantire la continuità del servizio e tempi di cremazione il più ridotti possibile”.… ... Leggi il resto

Il settore funerario in prima linea per l’emergenza COVID

Anche il personale delle onoranze funebri, come quello dei cimiteri e dei crematori ed obitori, in questo momento è in prima linea. assieme a medici, infermieri, forze dell’ordine e tutti coloro che stanno lavorando nonostante il dilagare ogni giorno del Covid 19.
Si tratta di persone che rischiano anche la loro incolumità in questa fase di pura emergenza, per svolgere compiti delicati.
Il personale delle onoranze funebri in più di una occasione poi sono gli unici che rimangono a stretto contatto delle persone che sono decedute.… ... Leggi il resto

L’allarme dell’imprenditoria funebre sulla paralisi dei funerali e sui relativi rischi igienico-sanitari

L’agenzia stampa  AdnKronos pubblica il grido d’allarme degli operatori del post mortem, per un concreto pericolo per la salute pubblica a causa di questa pandemia che sta degenerando, in una sorta di paralisi, anche dell’attività funebre.

 

“L’ultima circolare del ministero della Salute ha sicuramente colmato un gap di indicazioni su come comportarsi che era presente in alcune Regioni – riconosce il segretario di un importante federazione dell’imprenditoria funebre privata  – ma serve ancora un piccolo sforzo per quanto riguarda la burocrazia: non si possono chiudere gli uffici comunali alle 14 o pensare che se una persona muore venerdì pomeriggio bisogni aspettare lunedì per avere i documenti, per esempio.

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Ma la cremazione può prescindere dal volere degli aventi diritto a pronunciarsi?

Cremazione d’ufficio in casi estremi: in caso di pandemia conclamata la pubblica autorità potrebbe adottare anche questo estremo provvedimento? Ma di chi sarebbe materialmente la responsabilità di emanate l’atto, posto che esso si incida su diritti personalissimi e l’ordinamento civile, se non erro, attiene solo alla legislazione statale. UN’ordinanza semplice o un DPCM sarebbero gli strumenti giuridici adeguati? Io da fanatico formalista… alla formalina vedrei bene piuttosto un atto avente forza o valore di Legge, almeno sino a quando permarrà lo stato di diritto.… ... Leggi il resto

COVID-19 – indicazioni ministeriali per il settore funerario. Primi commenti e interpretazioni

Il 3/4/2020, SEFIT Utilitalia ha emanato la propria circolare pn 1567 avente ad oggetto: Covid-19 – Circolare del Ministero della salute n. 11285 del 1/4/2020 “indicazioni emergenziali connesse ad epidemia COVID-19 riguardanti il settore funebre, cimiteriale e di cremazione”
La circolare Sefit fornisce utili indicazioni e interpretazioni per l’applicazione della recente circolare del Ministero della salute 11285/2020 che ha individuato specifici comportamenti da tenere sia da parte di operatori funebri, che cimiteriali e gestori di crematori durante la fase dell’emergenza COVID-19.… ... Leggi il resto

Modena: priorità d’accesso al servizio di cremazione.

Il Comune di Modena, attesa l’ordinanza n.665 del 25 marzo 2020, emanata dalla Protezione Civile (art. 4 comma 2) e preso atto della situazione emergenziale dovuta al COVID- 19, concedente, unitamente al Comune di Carpi, del servizio di cremazione, anche in relazione a quanto rappresentato in sede di Comitato di Coordinamento di Soccorso (organismo provinciale composto da membri delle istituzioni locali e statali, presieduto dal Prefetto e coordinato dalla Protezione Civile) ha ritenuto necessario, in una prospettiva di trasparenza e correttezza, attivarsi, per porre particolare attenzione all’osservanza della disciplina prevista dall’Art.… ... Leggi il resto

Ministero salute detta indicazioni per settore funerario per la fase emergenziale dell’epidemia di COVID-19

La Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute ha emanato la circolare 1/4/2020 p.n. 0011285, con la quale ha individuato le procedure uniformi in campo nazionale per il settore funebre, cimiteriale, della cremazione nella fase emergenziale determinata dall’epidemia di COVID-19.

Linee direttrici della circolare sono:
– identificare i percorsi di maggior tutela dei defunti dal luogo di decesso al luogo di sepoltura o cremazione, nonché le cautele da adottare per il personale interessato al trasporto funebre ed attività funebre
– evitare le occasioni di “assembramento” per la ritualità dell’addio;
– potenziare le strutture necroscopiche ricettive di defunti, in relazione ai prevedibili aumenti di mortalità connessi all’evento epidemico, nonché i servizi di sepoltura e di cremazione.… ... Leggi il resto

Dalla Bergamasca sono state portate a cremare in altre città 350 feretri

In due settimane sono state oltre 350 le salme trasportate fuori della Bergamasca per essere cremate. L’Eco di Bergamo riferisce il dato spiegando che il Comune capoluogo ha messo a disposizione un numero di telefono per i parenti che chiedono informazioni.
«Ogni passaggio, ogni trasferimento – ha assicurato l’assessore ai Servizi Cimiteriali Giacomo Angeloni – è seguito e documentato con appositi registri e atti. Nessuno sarà lasciato solo».
Dovrebbero essere le pompe funebri a informare i parenti dei defunti ma la situazione è eccezionale: sono passati da cinque, sei funerali al giorno a oltre 30 e il Centro funerario bergamasco che normalmente si occupa di 1300 defunti all’anno ne ha eseguiti più di mille in un mese.… ... Leggi il resto

Parti anatomiche riconoscibili: smaltimento e relativi oneri.

Cara Redazione,

Volevo chiederVi a chi competa l’onere della cremazione o della tumulazione delle parti anatomiche riconoscibili, esitate dalle sale operatorie dei nostri ospedali di T.
Noi abbiamo una ditta che sulla base di un contratto d’appalto, si incarica del trasporto di tali arti, cura anche il loro confezionamento nelle relative cassette e verifica che le stesse siano corredare dalla documentazione che va al seguito.
Ma il costo della cremazione (o della tumulazione quando l’interessato così si esprima), una volta che la cassetta sia stata consegnata, a nostre spese, all’obitorio comunale, a chi fa carico?… ... Leggi il resto