Feniof-Federcofit: scontro sul nuovo profilo dei movimentatori nel CCNL funebri

FENIOF interviene con decisione nel numero di giugno 2025 del proprio notiziario, replicando alle critiche avanzate da FEDERCOFIT sull’introduzione, nel nuovo CCNL di settore, del profilo dei “movimentatori manuali del feretro sigillato”, inquadrati al 5° livello.

Secondo FEDERCOFIT, tale figura rappresenterebbe una “dequalificazione” della professione e una violazione del quadro normativo regionale, che prevede personale necroforo formato. FENIOF respinge con fermezza queste accuse, definendole strumentali e infondate, e ribadisce che la nuova figura è pensata per rispondere a esigenze concrete delle imprese, soprattutto nei picchi operativi, senza alterare l’obbligo normativo di dotarsi di personale necroforo regolarmente formato.

La figura del movimentatore – chiarisce FENIOF – riguarda esclusivamente chi si limita a spostare feretri già sigillati, senza alcun contatto con il corpo del defunto. Non si tratta quindi di attività proprie del necroforo (vestizione, tanatoestetica, incassamento), né l’inserimento di tale profilo contrattuale incide sui requisiti minimi previsti dalla normativa regionale.

FENIOF accusa FEDERCOFIT di voler difendere esclusivamente gli interessi dei centri servizi, storicamente destinatari delle richieste di supporto esterno nei momenti di carico di lavoro, e rivendica una linea sindacale orientata a garantire l’autonomia gestionale delle imprese funebri.

Infine, FENIOF ribadisce il proprio impegno per la professionalizzazione del settore e la promozione della qualità del servizio, rivendicando la piena legittimità a rappresentare e rinnovare in via esclusiva il CCNL del comparto.

Lascia un commento

Quando inserisci un quesito specifica sempre la REGIONE interessata, essendo diversa la normativa che si applica.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.