Cerca in elenco domande

  • Spesa per sosta nella cella frigo

    Alcuni mesi fa nel territorio del Comune di decesso A, sito in Trentino Alto Adige, è stato rinvenuto un cadavere a seguito di suicidio, per il quale la Polizia di Stato ha richiesto immediato avvio al cimitero del Comune limitrofo B (essendo il Comune di decesso sprovvisto di cella frigorifera).
    La salma ha sostato nella cella frigo per oltre 100 giorni, fino a quando la Procura della Repubblica del Comune B ne ha richiesto l'avvio al Comune di decesso per la sua sepoltura.
    Tale Procura, per poter procedere alla sepoltura, ha attivato la procedura prevista dal T.U. sull'ordinamento dello Stato Civile per la formazione dell'atto di morte per persona non identificata (atto da emettersi a cura del Tribunale di B).
    In attesa di tale decreto, la salma non avrebbe potuto essere comunque tumulata, anche in presenza di un eventuale nullaosta al seppellimento.
    Si chiede se la spesa per la sosta nella cella frigo è da imputare al Comune di decesso A, o rimarrà a totale carico del Comune B, unico nella zona a disporre di apposita cella refrigerante?
    Anno: 2007
  • Caratteristiche casse in legno

    Esiste qualche normativa che stabilisce le caratteristiche delle casse in legno per inumazione (tipo particolare di legname, vernice specifica, ecc.)?
    Anno: 2007
  • Autorizzazione a esercizio attività funebre

    Chiedo riscontro sulla corretta interpretazione dell'art. 33 del regolamento reg.le Lombardia n. 6/2004.
    Nello specifico, sull'impossibilità per soggetto autorizzato all'esercizio di attività funebre di "c) gestire cimiteri, ivi compresa la loro manutenzione".
    Come comportarsi nella gestione con contratto quinquennale per l'effettuazione di operazioni cimiteriali (inumazioni, esumazioni, ecc.) nel cimitero comunale?
    Se queste rientrano nella "gestione di cimiteri", tale soggetto deve recedere dal contratto per mancanza di requisiti o mutare lo stesso intestandolo a società creata ad hoc.
    Molte amministrazioni comunali non dispongono più delle risorse per effettuare direttamente tali operazioni (anche solo l’inumazione o tumulazione).
    Pertanto, esse si affidano alle imprese funebri per garantire il servizio.
    Se chi effettua tali operazioni può essere scambiato per un soggetto che gestisce il cimitero sembra scontato che le stesse recederanno dall'incarico.
    A questo punto il Comune per garantire una corretta sepoltura dovrà rivolgersi a soggetti diversi, se reperibili sul mercato.
    Anno: 2007
  • Affido ceneri dopo esumazione

    All'Ufficio funerario del Comune un familiare richiede l'affidamento in abitazione delle ceneri di una salma cremata a seguito di esumazione.
    Il Dirigente intende negare la richiesta.
    Egli ritiene che l'espressione da parte del familiare della volontà di cremazione a seguito di esumazione sia prassi ormai consolidata, anche se non esiste la volontà del defunto. Altra cosa è quella dell'affidamento delle ceneri che ritiene debba essere espresso prima della morte.
    Anno: 2007
  • Luogo di sepoltura in proprietà della RSA

    Una RSA è sita in una proprietà di circa 10 ettari di terreno, dotata di chiesa e sala per esposizione salme.
    Chiede se sia possibile edificare un luogo di sepoltura all'interno della proprietà, come indicato dagli artt. 90 e segg. del D.P.R. 285/90.
    Anno: 2007
  • Urna in affido dopo estumulazione

    Una Sig.ra, residente nel Comune A, chiede l'estumulazione dei resti mortali del coniuge, tumulato presso il cimitero del Comune B, per cremarli e trasferirli presso la sua abitazione nel Comune A. La Sig.ra attesta l'intenzione di conservare le ceneri in cassetta sigillata in luogo sicuro, allegando al documento firmato di suo pugno, fotocopia del documento d'identità.
    Anche se il Comune di residenza conferma la sua disponibilità a ricevere i resti che saranno custoditi presso l'abitazione privata della signora, è possibile accertare se tale richiesta può essere accolta?
    Quali sono i controlli e le facoltà di autorizzazione che competono all’Azienda scrivente, in quanto gestore dei servizi cimiteriali per il Comune B?
    Anno: 2007
  • Attribuzione indennità di rischio per operatori cimiteriali

    I signori X ed Y - che prestano servizio da molti anni presso il cimitero del Comune di ... con la qualifica di appartenenza Cat. C - vorrebbero sapere se, in base alle vigenti normative contrattuali e di polizia mortuaria, a loro spetti o meno l'indennità di rischio, considerato che:
    - pur essendo prevista nella pianta organica la figura del Responsabile del Servizio (Cat. D) di fatto questa non è stato mai assegnata;
    - i predetti assolvono numerose mansioni, anche quelle proprie del Responsabile del Servizio;
    - l'ufficio sede abituale di lavoro è situato in un fabbricato sito all'interno del cimitero e, prospiciente ad esso, è ubicata la sala mortuaria-obitorio con annessa sala autoptica.
    Anno: 2007
  • Procedure per effettuare le esumazioni

    L'ufficio cimiteriale del Comune di ... desidera sapere se è corretta la procedura di esumazione, da lui effettuata, di seguito dettagliatamente esposta:
    1) prima si procede alla rimozione di marmi ed ornamenti dalla tomba;
    2) due settimane dopo la rimozione, si invia una raccomandata ai parenti per definire il giorno di esumazione e le pratiche per la scelta della collocazione definitiva;
    3) alle 8.30 del giorno dell'esumazione i familiari convocati si recano con gli operatori al quadrato dell'esuma-zione ed assistono alla stessa, suddivisa nelle seguenti fasi: l'operatore si cala nella fossa e toglie il coperchio, cerca la targa di riconoscimento e controlla con i documenti in possesso dei familiari se la salma corrisponde, dopo di che procede all'esumazione vera e propria (le ossa vengono poi raccolte alla presenza dei familiari, depositate nelle cassette di zinco e poi saldate per essere tumulate).
    Anno: 2007
  • Operazioni cimiteriali in tomba di famiglia

    L'amministrazione comunale deve eseguire dei lavori di restauro di una chiesa dove è sepolta la salma di un famoso artista.
    Per l'esecuzione dei lavori si rende necessario esumare la salma e recuperare i resti per tumularli in un sarcofago di granito all'interno della chiesa.
    Operazione necessaria in quanto nel tumulo contenente la salma vi sono grosse infiltrazioni d'acqua per via di una falda acquifera emersa negli ultimi anni.
    Il defunto ha in vita un solo nipote, informato delle procedure che questa amministrazione deve eseguire.
    Tra l'altro sono già state acquisite le autorizzazioni sanitarie e della Soprintendenza alle Belle Arti.
    Si chiede se il nipote può opporsi a suddette operazioni - considerata anche la valenza pubblica del de cuius - e, in caso affermativo, in che modo si debba procedere.
    Anno: 2007
  • Permesso di seppellimento ed autorizzazione al trasporto

    Una persona morta all'ospedale di un Comune lombardo A è stata trasportata come salma, con l'allegato 2 del regolamento reg.le lombardo n. 6/04, nella sua abitazione sita nel Comune lombardo B.
    Il Comune A ha rilasciato il permesso di seppellimento, come Comune di decesso, ma non quello di trasporto per il cadavere, sostenendo che così prevede la vigente normativa e che l'allegato 2 è già di per sé stesso un permesso di trasporto.
    In ultima analisi, il Responsabile cimiteriale del Comune B reputa tale prassi non corretta e chiede delucidazioni in merito.
    Anno: 2007