Domanda
All'Ufficio funerario del Comune un familiare richiede l'affidamento in abitazione delle ceneri di una salma cremata a seguito di esumazione.
Il Dirigente intende negare la richiesta.
Egli ritiene che l'espressione da parte del familiare della volontà di cremazione a seguito di esumazione sia prassi ormai consolidata, anche se non esiste la volontà del defunto. Altra cosa è quella dell'affidamento delle ceneri che ritiene debba essere espresso prima della morte.
Risposta
Si propende per l'interpretazione, per così dire, restrittiva, cioè occorre in tal senso l'espressione di volontà del de cuius.Ciò non toglie che essendo il Comune ad autorizzare l'affidamento è il Comune a decidere, ferma restando la possibilità di ricorso al giudice da parte di familiari.
Si consiglia di far approvare dal Consiglio Comunale il regolamento in materia di cremazione diffuso con circolare SEFIT p.n. 5478/2004 "Autorizzazioni e modalità relative alla cremazione".
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