Quesito pubblicato su ISF2008/1-b

Il Comune di … fino ad ora ha autorizzato la conservazione in abitazione privata delle ceneri di 6 salme, decedute negli anni 2005 e 2006. L’affidamento familiare è stato autorizzato a seguito della produzione di una autocertifcazione in cui i parenti indicano che questa era la volontà dell’estinto (ma senza una volontà scritta in vita dallo stesso estinto).
L’Amministrazione ci chiede se il comportamento adottato è stato corretto e, se no, se è necessario richiedere la restituzione delle ceneri.
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Quesito pubblicato su ISF2008/1-a

Nel caso di un trasporto di salma destinata ad inumazione dal Comune A al Comune B, distante pochi chilometri, lo spessore minimo della cassa può essere inferiore a 2 centimetri?
Il comma 5 dell’art. 30 del D.P.R. 285/90 parla di 2,5 cm. se il trasporto va da Comune a Comune, il comma 4 dell’art. 75 del D.P.R. 285/90 parla di 2,00 cm. per la inumazione.
La legge regionale dispone solo l’esenzione dalla iniezione conservativa e dall’uso della controcassa in zinco.
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Quesito pubblicato su ISF2007/4-a

L’ufficio cimiteriale del Comune di …, dopo aver ricevuto domanda di collocazione di un copritomba provvisorio in legno o marmo, ne ha autorizzato la posa.
Successivamente ha però rilevato che il copritomba era di plastica (materiale diverso da quelli consentiti) e chiede quindi se è possibile farlo rimuovere.


Risposta:
Il Comune ha autorizzato la posa di copritomba di determinati materiali. Ove i materiali siano diversi dall’autorizzato il copritomba, previa diffida, deve essere rimosso.
Qualora tale operazione non venga svolta entro i termini da parte della famiglia interessata (o per il tramite di operatore economico di sua fiducia), il Comune può effettuare la levata d’ufficio, con imputazione dei costi sostenuti alla famiglia interessata.
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Quesito pubblicato su ISF2007/4-b

Alcuni mesi fa nel territorio del Comune di decesso A, sito in Trentino Alto Adige, è stato rinvenuto un cadavere a seguito di suicidio, per il quale la Polizia di Stato ha richiesto immediato avvio al cimitero del Comune limitrofo B (essendo il Comune di decesso sprovvisto di cella frigorifera).
La salma ha sostato nella cella frigo per oltre 100 giorni, fino a quando la Procura della Repubblica del Comune B ne ha richiesto l’avvio al Comune di decesso per la sua sepoltura.
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Quesito pubblicato su ISF2007/4-c

Esiste qualche normativa che stabilisce le caratteristiche delle casse in legno per inumazione (tipo particolare di legname, vernice specifica, ecc.)?

Risposta:
Le norme vigenti per lo Stato italiano (ad esclusione della Regione Lombardia in cui vale la propria normativa) sono contenute nel D.P.R. 285/90 (artt. 30, 31, 75).
Le norme della regione Lombardia, invece, decorso un periodo transitorio, contengono prescrizioni sulla verniciatura, e prevedono uno spessore minimo del legno inferiore a quello stabilito per le restanti regioni italiane.
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Quesito pubblicato su ISF2007/4-d

Volevo avere da lei un riscontro circa la corretta interpretazione dell’art. 33 del regolamento reg.le Lombardia n. 6/2004, relativamente all’impossibilità per il soggetto autorizzato all’esercizio di attività funebre di “c) gestire cimiteri, ivi compresa la loro manutenzione “.
A questo riguardo come deve comportarsi un soggetto autorizzato che attualmente gestisce un contrat-to quinquennale con un’amministrazione pubblica per l’effettuazione di operazioni cimiteriali (inumazioni, esumazioni, ecc.) presso il cimitero comunale?
Se le operazioni cimiteriali suddette rientrano nell’ambito della “gestione di cimiteri” sembrerebbe scontato che tale soggetto debba necessariamente recedere dal contratto per mancanza di requisiti o mutare lo stesso intestandolo a sua società creata ad hoc.
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Quesito pubblicato su ISF2007/4-e

All’Ufficio funerario del Comune di … è stato richiesto, da parte di un familiare, l’affidamento in abitazione delle ceneri di una salma cremata a seguito di esumazione.
Il Dirigente intende negare la richiesta in quanto ritiene che un conto sia l’espressione da parte del familiare della volontà di cremazione a seguito di esumazione (prassi ormai consolidata, anche se non esiste la volontà del defunto), ed un altro sia quello dell’affidamento delle ceneri che ritiene debba essere espresso prima della morte.
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Quesito pubblicato su ISF2007/3-a

Una RSA, situata in una proprietà di circa 10 ettari di terreno in mezzo agli ulivi e già dotata di chiesa e sala per esposizione salme, chiede se sia possibile edificare un luogo di sepolture all’interno della sua proprietà, come indicato dagli artt. 90 e segg. del D.P.R. 285/90.

Risposta:
No, non si può.
Le uniche eccezioni (oggi) al cimitero comunale sono quelle del cimitero particolare, preesistente al 1934 (data di uscita del T.U. leggi sanitarie), la tumulazione privilegiata (prevista den-tro delle chiese e similari, ma in casi particolarissimi, che segue l’art.
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Quesito pubblicato su ISF2007/3-b

La Sig.ra …, residente nel Comune A, ha richiesto la estumulazione dei resti mortali del coniuge, attualmente tumulato presso il cimitero del Comune B, per cremarli e trasferirli presso la sua abitazione nel Comune A. La Sig.ra ha attestato la sua intenzione di conservare le ceneri in cassetta sigillata ed in luogo sicuro, allegando al documento firmato di suo pugno, fotocopia del documento d’identità.
Anche se il Comune di residenza ha confermato la sua disponibilità a ricevere i resti che saranno custoditi presso l’abitazione privata della signora, è possibile accertare se tale richiesta può essere accolta?
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Quesito pubblicato su ISF2007/3-c

I signori X ed Y – che prestano servizio da molti anni presso il cimitero del Comune di … con la qualifica di appartenenza Cat. C – vorrebbero sapere se, in base alle vigenti normative contrattuali e di polizia mortuaria, a loro spetti o meno l’indennità di rischio, considerato che:
– pur essendo prevista nella pianta organica la figura del Responsabile del Servizio (Cat. D) di fatto questa non è stato mai assegnata;
– i predetti assolvono numerose mansioni, anche quelle proprie del Responsabile del Servizio;
– l’ufficio sede abituale di lavoro è situato in un fabbricato sito all’interno del cimitero e, prospiciente ad esso, è ubicata la sala mortuaria-obitorio con annessa sala autoptica.
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Quesito pubblicato su ISF2007/3-d

L’ufficio cimiteriale del Comune di … desidera sapere se è corretta la procedura di esumazione, da lui effettuata, di seguito dettagliatamente esposta:
1) prima si procede alla rimozione di marmi ed ornamenti dalla tomba;
2) due settimane dopo la rimozione, si invia una raccomandata ai parenti per definire il giorno di esumazione e le pratiche per la scelta della collocazione definitiva;
3) alle 8.30 del giorno dell’esumazione i familiari convocati si recano con gli operatori al quadrato dell’esuma-zione ed assistono alla stessa, suddivisa nelle seguenti fasi: l’operatore si cala nella fossa e toglie il coperchio, cerca la targa di riconoscimento e controlla con i documenti in possesso dei familiari se la salma corrisponde, dopo di che procede all’esumazione vera e propria (le ossa vengono poi raccolte alla presenza dei familiari, depositate nelle cassette di zinco e poi saldate per essere tumulate).
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Quesito pubblicato su ISF2007/3-e

L’amministrazione comunale di … deve eseguire dei lavori di restauro di una chiesa dove è sepolta la salma di un famoso artista.
Per l’esecuzione dei lavori si rende necessario esumare la salma e recuperare i resti per tumularli in un sarcofago di granito all’interno della chiesa (operazione necessaria in quanto nel tumulo contenente la salma vi sono grosse infiltrazioni d’acqua per via di una falda acquifera emersa negli ultimi anni). Il defunto ha in vita un solo nipote, informato da tempo delle procedure che questa amministrazione deve eseguire (tra l’altro sono già state acquisite le autorizzazioni sanitarie e della Soprintendenza alle Belle Arti).
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Quesito pubblicato su ISF2007/3-f

Una persona morta all’ospedale di un Comune lombardo A è stata trasportata come salma, con l’allegato 2 del regolamento reg.le lombardo n. 6/04, nella sua abitazione sita nel Comune lombardo B.
Il Comune A ha rilasciato il permesso di seppellimento, come Comune di decesso, ma non quello di trasporto per il cadavere, sostenendo che così prevede la vigente normativa e che l’allegato 2 è già di per sé stesso un permesso di trasporto.
Il Responsabile cimiteriale del Comune B reputa tale prassi non corretta e chiede delucidazioni in merito.
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Quesito pubblicato su ISF2007/3-g

Una salma, deceduta in un centro ricreativo pubblico, è stata trasportata – su richiesta della famiglia e con certificato medico ove si specifica che non sussiste causa di reato – presso l’abitazione dell’estinto quale sosta in attesa dei funerali.
Il Comune emiliano di … ha stipulato già da alcuni anni una convenzione con una Casa Protetta presente sul territorio quale struttura idonea al servizio di camera mortuaria/deposito di osservazione.
Nella convenzione viene specificato che “tali funzioni riguardano esclusivamente: – persone decedute in abitazioni inadatte, su richiesta dei familiari, con certificazione medica ad esclusione di cause di reato; – persone decedute a cui siano stati eseguiti autopsia o riscontro diagnostico (di ritorno dalla medicina legale); – persone decedute in altri luoghi per cui venga richiesta la sosta nelle camere ardenti in attesa del trasporto funebre.”
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Quesito pubblicato su ISF2007/3-h

Si chiede un chiarimento in merito ai requisiti formativi che deve possedere il personale addetto ai servizi funebri e, nel particolare, se corrisponde a verità che tutti gli addetti in forza al servizio, compresi quelli che hanno maturato i 5 anni per la figura del Direttore Tecnico, oppure i 2 anni per i Necrofori, entro il 10 febbraio 2007 devono effettuare il corso relativamente alla sola parte teorica.
Si domanda inoltre se dopo il 10 febbraio 2007 sarà possibile operare con personale preso in prestito tramite convenzione da impresa terza in regola con le autorizzazioni (per far fronte ad eventuali picchi di lavoro).
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Quesito pubblicato su ISF2007/3-i

La Regione Umbria con delibera della Giunta Regionale n. 575 del 30/03/2005 ha approvato il codice deontologico delle imprese funebri operanti in Umbria, dove all’art. 4 si prevede che debbano essere considerate imprese di onoranze funebri quelle in possesso di tutte le autorizzazioni e licenze previste per l’espletamento dell’attività in tutte le fasi organizzative, esecutive ed amministrative: ma quali sono tali autorizzazioni e licenze?
In particolare si chiede se le imprese funebri, oltre alla licenza di cui all’art.
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