Domanda
Nel Comune risiede una coppia non sposata dalla cui unione è nata una figlia, che attualmente ha 11 anni.
L'uomo muore e la compagna richiede l'affidamento familiare delle ceneri.
Il regolamento di polizia mortuaria comunale prevede l'affidamento sulla base della volontà espressa verbalmente in vita dal defunto.
Pertanto, essa va manifestata con autodichiarazione del coniuge.
O, in difetto, dal parente più prossimo (non prevedendo quindi affido alla/al convivente more uxorio).
Quindi, la compagna del de cuius può far richiesta di affidamento ceneri in qualità di tutrice della figlia?
E il Comune può affidarle temporaneamente le ceneri sino al compimento della maggiore età della figlia, che vive con la mamma?
Risposta
Sì, può bastare, se non vi sono altri parenti di pari grado del defunto (i genitori).E laddove vi fosse una dichiarazione di volontà contraria la cosa non sarebbe possibile essendo tutti dello stesso grado.
L'espressione del tutore (chi ha la patria potestà) è prevista per la cremazione al punto 4) par. 14.2 circolare Ministero sanità n. 24 del 24/6/1993.
In conclusione, per analogia, è possibile applicare lo stesso criterio al caso in esame.
- del: 2008 su: Ceneri e urne cinerarie per: Italia Tag: Cremazione | Quesiti | ceneri in: ISF2008/3-f Norma: