Al di fuori di un cimitero, frazionale, vi è un cassonetto per la raccolta dei rifiuti. Il che è anche fisiologico, per la raccolta di fiori appassiti e simili.
Su tale cassonetto vi è una etichetta adesiva che reca la scritta: “Divieto di scaricare: ceneri, materiali inerti, polveri, ecc.”.
E’ probabile che il geometra comunale, capo dell’Ufficio Tecnico (e, meno ancora, il personale comunale che ha posizionato il cassonetto) non abbia forse colto che, nei contesti cimiteriali, il termine “ceneri” possa avere un significato differente da quello a cui l’etichetta, autoadesiva e di evidente fattura industriale, intendeva fare riferimento.… ... Leggi il resto
Categoria: Polizia mortuaria
Diritto di sepolcro, speciali ricorrenze ed ordinaria onerosità della sepoltura ex Art. 1 comma 7Bis Legge 28 febbraio 2001 n. 26
Durante un recente corso di aggiornamento è emerso questo quesito:
esistono provvedimenti a livello nazionale o locale relativi alla possibile gratuità della sepoltura per, ad esempio, i defunti ultracentenari?
Già in passato avevo affrontato questo tema, ma oggi voglio esaminarlo sotto la luce di una diversa prospettiva ed angolazione.
Nel silenzio del DPR 285/1990, e, quindi, di una norma positiva si potrebbe così rispondere:
Ai sensi dell’Art. 49 DPR n. 285/1990 ogni comune deve disporre di almeno un cimitero con un reparto ad inumazione di adeguato dimensionamento (Art.… ... Leggi il resto
La tumulazione delle urne cinerarie nel copritomba dei campi ad inumazione?
Come “aggirare” il divieto di inumare le urne cinerarie?
In effetti la sepoltura, nella nuda terra, delle ceneri si configurerebbe come una velata dispersione delle stesse tra le zolle della fossa, una volta ricoperta (ecco perchè, ad esempio, la Regione Lombardia non abbia recepito questo innovativo istituto della Legge n.130/2001) e lo sversamento delle ceneri, in modo da renderne impossibile un’ulteriore raccolta, richiede una procedura particolarmente aggravata (autorizzazione da perte dell’Ufficiale di Stato Civile) con manifestazione di volontà rafforzata (è di rigore una disposizione testamentaria scritta) da parte del de cuius, proprio per i riflessi di natura penale (si rischia la reclusione) che ex Art.… ... Leggi il resto
Come provvedere al trasporto salme? Tecniche a confronto
Il DPR n.285/90 prevede la possibilità per un defunto di essere trasportato prima che sia trascorso il periodo di osservazione, con le misure cautelative stabilite dall’articolo 17 e ad esclusione dei morti per malattie infettive (il morbo infettivo-diffusivo, quindi deve essere escluso a priori per poter autorizzare il trasporto a cassa aperta), previa autorizzazione del comune di decesso (tranne nei casi di morte sulla pubblica via e di feti, di cui al paragrafo 5.2 della circ.… ... Leggi il resto
Regione Lombardia: le rigidità procedurali per l’attivazione del medico necroscopo.
Premessa: come rilevato non nota Direzione Generale Sanità 3 febbraio 2010 n. 4419 la Regione Lombardia ha approvato la Legge Regionale n. 33 del 30 dicembre 2009: si tratta di un testo unico compilativo che riunisce le disposizioni legislative regionali in materia di Sanità. Con tale intervento legislativo la Legge Regionale n.22/2003 è stata abrogata in quanto inserita nel Testo Unico e specificamente al Capo III del Titolo VI (Articoli dal 67 al 77). IL Regolamento 9 novembre 2004 n.6 come tutti gli altri atti prodotti sulla base della suddetta legge n.22/2003, ora abrogata, permangono e restano efficaci, così è espressamente indicato dall’Art.… ... Leggi il resto
Questura di Napoli attacca il racket del caro estinto in città: 45 persone coinvolte
La squadra mobile della Questura di Napoli sta dando esecuzione a un’ordinanza cautelare nei confronti di 45 persone, nei cui confronti si procede per vari reati, che vanno dall’associazione per delinquere al falso in atto pubblico e alla corruzione. Il blitz e’ scattato questa mattina all’esito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli-Sezione Reati contro la Pubblica Amministrazione. Destinatari dell’ordinanza dipendenti cimiteriali, medici legali, titolari e dipendenti di imprese funebri.
L’ordinanza, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli, ha in particolare disposto la custodia cautelare in carcere per tre indagati, gli arresti domiciliari per 15 e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per i rimanenti 27.… ... Leggi il resto
Gaeta: Il sindaco promette il ritorno ad una gestione comunale del cimitero.
Secondo “Latina Oggi” del 13 giugno, i servizi cimiteriali di Gaeta torneranno a completa gestione pubblica Dopo le polemiche degli ultimi mesi, che hanno visto anche esposti all’A.G., aventi oggetto alla gestione privatistica in essere, con particolari onerosita’, limitazioni di orari, ecc. il comune ha deciso un’inversione di rotta.
L’intenzione dell’Amministrazione Comunale e’ quella di un ritorno alla gestione da parte del comune, potenziando l’organico e adottando le misure organizzative opportune.
Il sindaco ha dichiarato: “Siamo assolutamente a favore della gestione pubblica dei servizi cimiteriali e, anche se abbiamo bisogno di tempo per organizzarci, vogliamo potenziare il nostro organico di operai per garantire una copertura maggiore.… ... Leggi il resto
Sottoscrizione del verbale di chiusura feretro per trasporto funebre in regime di attività disgiunta?
Premessa: la legge individua una normativa per il trasporto di persone e una per il trasporto di cose. Nel nostro caso vi è il trasporto di cadavere, cioè di un “corpo umano rimasto privo delle funzioni cardiorespiratoria e cerebrale”. Non è né una persona in senso stretto, né una semplice cosa, essendo, questo, pur sempre, oggetto di pietas, in quanto res religiosa.
Tutto l’assetto del sistema funerario lombardo, dall’entrata in vigore della L.R. n.22/2003 ha vissuto in una sorta di “interregno”, poiché ha attraversato una complessa fase di transizione al termine della quale, dopo l’avvento del Regolamento Regionale n.… ... Leggi il resto
L’azione biodegradante nel ciclo cimiteriale attraverso l’apporto esterno di sostanze enzimatiche
Il fine ultimo della permanenza dei cadaveri nel sepolcro, almeno per il tempo minimo di sepoltura legale, è la loro auspicabile e completa mineralizzazione.
Si tratta di un principio fondamentale e per tale ragione implicito, dell’ordinamento italiano di polizia mortuaria, anche se alcune tecniche di destinazione per i cadaveri, come, ad esempio, la tumulazione sembrano contraddire questo fondamento della legislazione funeraria, siccome mirano piuttosto alla conservazione dei cadaveri e non alla loro naturale consunzione.
Versare sui resti mortali o, ancor peggio, sui cadaveri sostanze corrosive (calce[1], acidi) si configura come un atto illegale sempre perseguibile almeno in via amministrativa ai sensi dell’Art.… ... Leggi il resto
Con lo zinco…o senza?
Durante l’ennesimo esame comparativo tra le diverse norme di polizia mortuaria che regolano la cremazione e le richieste avanzate dalle SoCrem, per snellire le procedure amministrative o d’ordine igienico-sanitario, abbiamo notato un dettaglio sconvolgente: da parte delle imprese funebrisi chiederebbe, con sempre maggior insistenza, ai gestori degli impianti crematori, soprattutto in occasione delle operazioni cimiteriali massive di estumulazione, l’incinerazione dei feretri anche in presenza di vasca zincata, quando ciò non è più possibile, se non in rarissimi casi di impianti ancora predisposti per abbruciare lo zinco, in forza delle sempre più restrittive norme sulle emissioni gassose ed inquinanti in atmosfera.… ... Leggi il resto
Tumulazione di ceneri e resti mortali ex Circolare n.24 del 26/06/1993
La circolare n. 24 del 24/6/1993, emanata dal Ministero della Sanità, al punto 2 del paragrafo 13, consente la collocazione di più cassette di resti e di urne cinerarie in un unico tumulo, sia o meno presente un feretro.
Poniamo, allora, questo caso di scuola: in un loculo, magari a concessione perpetua, sono raccolte unicamente diverse cassettine ossario.
E’d’obbligo indicare sulla lapide nominativi ed estremi anagrafici dei defunti cui appartennero quei resti mortali?
Di solito, questa materia, così specifica e di dettaglio, è disciplinata dal regolamento comunale di polizia mortuaria.… ... Leggi il resto
Una grave lacuna regolamentare rimasta ancora insoluta
Il DPR 285/90, con l’Articolo 30, fissa precisi criteri costruttivi in merito alle bare predisposte per:
” Tumulazione (Art. 77).
” Traduzione di cadaveri da e verso l’estero (eccetto i casi previsti dalla convenzione di Berlino). Ex Artt. 28 e 29
” Trasferimenti oltre i 100 Km quale che sia il tipo di sepoltura prescelta
” Trasporto e sepoltura di infetti (Artt. 18 e 25).
ovvero per tutti quei feretri confezionali con doppia cassa lignea e metallica, cui si debbono aggiungere particolari dispositivi meccanici, quali reggette, valvola depuratrice a depressione, e chimico-fisici, come strato di torba, segatura o polvere assorbente biodegradabile, da sistemare nell’intercapedine, tra cassa di legno e vasca zincata, per il contenimento di eventuali percolazioni cadaveriche gassose o liquide.… ... Leggi il resto
Cremazioni e servizi mortuari … saturi. Effetti di un “ospedale unico”.
In Veneto, l’Azienda ULSS n. 4, in cui erano presenti due ospedali ha realizzato, in project-financing, un “ospedale unico”, operativo da (circa) febbraio, La nuova struttura ospedaliera dispone di proprie “camere mortuarie” (così indicate nel cartelli di viabilita’ interna), per cui sta sorgendo una questione di disponibilita’ di posti ( http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/1726_news/351154_boom_cremazioni_e_allobitorio_non_c_pi_posto/ ), in conseguenza del fatto che la pur non eccessiva richiesta di cremazioni, comporta, nell’area, tempi di attesa per l’accoglimento negli impianti di cremazione, tradizionalmente facendo riferimento agli impianti di Vicenza o di Spinea (cosa cui potrebbe rimediarsi considerando la possibilita’ di fare riferimento anche agli impianti di Verona, Padova o Venezia-Marghera, che, in alcuni casi, potrebbe consentire, alle famiglie, qualche lieve risparmio).… ... Leggi il resto
Regione Lombardia; Legge regionale n. 22 del 18 novembre 2003: occorre ancora l’unanimità degli aventi diritto per richiedere la cremazione del de cuius?
Il regime autorizzatorio della cremazione comporta necessariamente una procedura aggravata per acquisire il consenso a che il cadavere del de cuius sia cremato, su espressa volontà[1] di quest’ultimo o dei suoi famigliari secondo modi e forme individuati dalla legge[2] (Art. 79 DPR 285/90, dall’Art. 3 Legge 130/01, DPR 445/2000, Circ. Min. n. 37/2004 ) siccome l’incinerazione è pur sempre un atto irreversibile e, spesso, non accettato, da importanti confessioni religiose.
Ogni funerale implica la scelta della sepoltura, tale preferenza per una destinazione o l’altra normalmente, viene spesso trascurata allorquando si tratti dell’opzione più tradizionale tra l’inumazione o la tumulazione, mentre essa sembra rilevare unicamente nel caso della cremazione.… ... Leggi il resto
Come tumulare nel sottosuolo le cassettine ossario di cui all”Art. 36 DPR n.285/1990
Se un familiare richiede che la cassettina di zinco con resti ossei di familiari, venga inumata presso tomba di famiglia, quali sono le previsioni di legge in merito, visto che lo zinco non è biodegradabile?
In effetti la questione è piuttosto problematica e controversa, perché la Legge, per qualunque contenitore con “materiale umano” da avviare ad inumazione, richiede espressamente la perfetta biodegradabilità ed a maggior ragione (Art. 75 comma 2 DPR n.285/1990) per i feretri confezionati con doppia cassa di legno e metallo (trasporti oltre i 100 km, infetti, resti mortali non mineralizzati provenienti da estumulazione) è imposta la neutralizzazione della cassa di zinco, attraverso l’apertura di appositi squarci sul coperchio di lamiera, si veda a tal proposito anche l’Art.… ... Leggi il resto
Regione Lombardia: commenti e postille sul trasporto di cadaveri
Le norme di riferimento per questo breve studio sono:
Art. 6 Legge Regionale 18 novembre 2003 n. 22, ora confluita nel Testo Unico delle Leggi in materia di Sanità (L.R. 30 dicembre 2009 n.33), Artt. 34, 35 e 36 del regolamento Regionale n. 6 del 9 novembre 2004 approvato il 27 ottobre 2004, così come modificato dal Regolamento Regionale n. 1/2007
in Lombardia viene sostanzialmente mantenuto l’assetto, assieme al circuito informativo, delineato dalla legislazione statale in ordine alle diverse autorizzazioni in campo funebre e cimiteriale.… ... Leggi il resto