I contenuti del P.R.C.
Dal momento che il più volte ricordato art. 91 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. richiama le disposizioni degli artt. 54 e ss. stesso Regolamento di polizia mortuaria, vanno affrontate queste norme, in sostanza il Capo X, dal momento che facendovi riferimento si può giungere a delineare quello che potrebbe essere il (un?) contenuto de minimis del P.R.C.
Appare importante partire da quello che può essere definito “contenuto minimo”, cioè da quanto preveda l’art.… ... Leggi il resto
Autore: Sereno Scolaro
Riparlare dei piani regolatori cimiteriali – 2/3
L’art. 58
Se nel passaggio dal D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803 al D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. è mutato il parametro di calcolo (dai defunti agli inumati), la sua riformulazione del 1990 ha inciso altresì sulla percentuale di maggiorazione della superficie costituente il fabbisogno cimiteriale a fini cautelari, cioè di prevenire situazioni in cui vi sia o vi possa intervenire una qualche accentuazione della “domanda”.
L’art. 58 costituisce, unitamente all’art. 337 T.U.LL.SS.,… ... Leggi il resto
Riparlare dei piani regolatori cimiteriali – 1/3
Premessa
L’epidemia, poi tradottasi in pandemia, da CoVid-19 del primo semestre 2020, con i suoi “picchi” di mortalità, concentrati in archi temporali strettissimi e con specifiche localizzazioni territoriali, ha fatto emergere, o, se lo si preferisca, riemergere, il tema delle disponibilità di posti nei cimiteri, riproponendo alcune questioni.
Da un lato quella della conoscenza, in sede locale, dei posti disponibili, dall’altro quello della programmazione, o mancanza di programmazione, nei cimiteri distintamente per le diverse tipologie di pratiche funerarie.… ... Leggi il resto
La “sepoltura” delle persone defunte per malattia infettiva-diffusiva – 2/2
Ricordando il rinvio dell’art. 25 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. al successivo art. 30 (nonché all’art. 32 [5] !), occorre ricordare (art. 30, comma 2) che la cassa in metallo può essere tanto interna a quella di legno, quanto esterna.
Quando la cassa metallica sia stata collocata internamente (cioè, di fatto pressoché sempre), la rimozione della cassa metallica presenta maggiori rischi per la salute, anche sotto il profilo dell’infettività, dal momento che è prevedibile sia venuta a contatto con percolazioni da liquami cadaverici.… ... Leggi il resto
La “sepoltura” delle persone defunte per malattia infettiva-diffusiva – 1/2
Premessa
La pandemia CoVid-19, cui si è fatto fronte a partire dal 2020 (anche se il suo inizio potrebbe essere riferibile al 2019, aspetto che qui non rileva punto) ha riportato all’attenzione la questione delle “sepolture” delle persone decedute per malattie infettive-diffusive.
Usiamo il termine “sepoltura” indicandolo con la virgolettatura, per comprendere sia la normale pratica funeraria dell’inumazione che la pratica funeraria, ammessa, della tumulazione e, contemporaneamente, per escludere la pratica funeraria della cremazione, dal momento che le temperature che questa comporta sono tali da consentire di considerarla come “risolutrice” di possibili ulteriori effetti d’infettività in momenti successivi alla cremazione.… ... Leggi il resto
Concessioni cimiteriali e fruizione dei servizi e parti comuni del cimitero – 4/4
Canone o partecipazione agli oneri?
La sopra citata disposizione dell’art. 4, comma 6 reg. reg. (Emilia-Romagna) 23 maggio 2006, n. 4 considera “le modalità di partecipazione da parte degli aventi diritto agli oneri di manutenzione delle parti comuni od ai costi di gestione del complesso cimiteriale“, mentre l’art. 4, comma 2 D. M. (Interno) 1° luglio 2002 fa ricorso al termine di “canone“.
Quest’ultimo ha, nel contesto, un unico, quanto inequivoco significato, quello di costituire un (il?)… ... Leggi il resto
Concessioni cimiteriali e fruizione dei servizi e parti comuni del cimitero – 3/4
Un antecedente
Un riferimento che ci pare importante, per quanto tendenzialmente sottovalutato, merita di essere richiamato, quello che traspare dall’art. 4, comma 2 D. M. (Interno) 1° luglio 2002 (e s.m.), per il quale la tariffa, anche differenziata (per la conservazione di urna cineraria in cimitero) è determinata dal comune, in base a specifiche voci di calcolo: (a) canone annuo per l’uso dello spazio assegnato per ogni anno di durata della cessione in uso, percepibile anche in un’unica soluzione, che compete a chi cede in uso la sepoltura; (b) canone annuo per il recupero delle spese gestionali cimiteriali, per ogni anno di durata della cessione in uso, pari o inferiore alla metà di cui al punto (a), percepibile anche in unica soluzione, che compete al gestore del cimitero.… ... Leggi il resto
Concessioni cimiteriali e fruizione dei servizi e parti comuni del cimitero – 2/4
Alcune esperienze
Tralasciando alcune situazioni abbastanza isolate, specie quando caratterizzate da altri presupposti, la questione sta, qui o là, emergendo, in particolare con riguardo a esistenti concessioni cimiteriali a tempo indeterminato (c.d. perpetue), dal momento che esse sono maggiormente esposte, per più ragioni (dispersione delle famiglie al di fuori del luogo originario, mutamenti di status delle famiglie, estinzione delle famiglie oppure proliferazione dei loro componenti – cosa che può portare a minori coesioni, quando non anche a conflittualità – ecc.),… ... Leggi il resto
Concessioni cimiteriali e fruizione dei servizi e parti comuni del cimitero – 1/4
Premessa.
Nei cimiteri si trovano, in via generale, aree destinate ad assolvere agli obblighi cui sono chiamati i comuni in applicazione dell’art. 337 T.U.LL.SS., R. D. 27 luglio 1934, n. 1265 e s.m. (e, in sua attuazione dell’art. 58 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285), nonché , se ed in quanto previste dal piano regolatore cimiteriale (art. 91 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., altre aree, eccedenti quanto costituisce il “fabbisogno cimiteriale” (cfr.: art.… ... Leggi il resto
Ulteriori pronunce, confirmativa, in materia di diritti fissi
Il diritto fisso costituisce legittima espressione dell’automa potestà impositiva dell’Ente locale e del suo potere discrezionale di istituire tariffe in relazione allo svolgimento di servizi pubblici: lo ha statuito, ancora una volta, il Consiglio di Stato, Sez. V, 11 gennaio 2021, n. 333 (reperibile nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM).
La pronuncia, che riformando precedente sentenza del TAR, qualifica legittima l’imposizione del diritto fisso (art. 19, comma 2 D.P.R. 10/9/1990, n. 285), ribadendo una linea interpretativa della norma del tutto consolidata (anche quando non “gradita” da alcuni soggetti).… ... Leggi il resto
La trasformazione del sepolcro di famiglia in sepolcro ereditario: quali eredi? – 2/2
Le questioni retrostanti
Il comune interessato ha adottato, in sede regolamentare, il principio per cui la concessione, una volta sorta, rimanga nella titolarità del fondatore del sepolcro, anche in caso di suo decesso (è una scelta tra quelle possibili).
Non si discute qui della trasformazione del sepolcro di famiglia (o, gentilizio, che nel contesto ne è sinonimo), natura che è va presunta salvo diversa indicazione nel regolare atto di concessione, in sepolcro ereditario quando si esauriscano le persone appartenenti alla famiglia del concessionario, ma solo approfondire quanto si debba tenere presente al momento in cui questa trasformazione si realizza.… ... Leggi il resto
La trasformazione del sepolcro di famiglia in sepolcro ereditario: quali eredi? – 1/2
Introduzione
È pervenuto un interessante quesito: “”” … una problematica sorta in tema di tombe di famiglia per le quali sono deceduti tutti gli aventi titolo (per Regolamento: ascendenti, discendenti in linea retta e rispettivi coniugi) e chiedere un suo parere in merito.
Secondo il nostro Regolamento il concessionario rimane sempre il fondatore della sepoltura familiare. Al suo decesso, gli aventi titolo o alcuni di essi, designati come referenti da tutti gli altri aventi diritto, possono chiedere una nuova intestazione, ma non viene rinnovata la concessione, che rimane quella originaria.… ... Leggi il resto
Gli effetti della scadenza delle concessioni cimiteriali – 2/2
Effetti alla scadenza della concessione
Il riferimento all’art. 86, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s,m. porta direttamente a considerare quali siano gli effetti della scadenza della concessione, tanto più che con essa viene meno ogni legittimazione ad utilizzare il posto feretro a sistema di tumulazione (non si fa qui cenno ad eventuali, anche se abbastanza rare, concessioni cimiteriali di aree per l’impianto di campi ad inumazione, non solo per la rarefazione – e, in parte, geolocalizzazione – ma, soprattutto, per il fatto che si dovrebbero fare riferimento alle disposizioni dei precedenti articoli da 82 ad 85, cioè alle esumazioni).… ... Leggi il resto
Gli effetti della scadenza delle concessioni cimiteriali – 1/2
Introduzione
L’input di questo intervento è individuabile in una segnalazione pervenuta, circa una comunicazione fatta a concessionari, (o, forse, a familiari di defunti) da parte di un comune (che, per carità di patria -riferita a chi ha formulato la segnalazione – non si indica, neppure genericamente), con la quale si informava di una prossima “estumulazione ordinaria“, in attuazione del programma di “estumulazioni ordinarie“, di salme “con permanenza nel tumulo comunale da oltre 20 anni“.… ... Leggi il resto
Anche il sepolcro ereditario può conservare natura di sepolcro familiare
Nella distinzione tra sepolcro di famiglia o gentilizio (termine che ne è sinonimo), spesso l’attenzione viene data alle condizioni di una possibile trasformazione di un sepolcro originariamente familiare in sepolcro ereditario (ovviamente, quando non si tratti di sepolcro già originariamente ereditario), sottovalutando gli effetti che possono aversi a seguito di tale trasformazione.
È il caso affrontato dal TAR Abruzzo, sede staccata di Pescara, Sez. I, 2 gennaio 2021, n. 2, reperibile per gli Abbonati PREMIUM nella sezione SENTENZE, con cui è stata affrontata una situazione nella quale il concessionario, privo di eredi legittimari all’atto della morte, con testamento pubblico, ha nominato quale suo erede universale una data persona onerandola, tra l’altro, oltre che dell’assistenza vitalizia anche abitativa a richiesta, di provvedere “con ogni cura alla manutenzione anche straordinaria della cappella gentilizia nel cimitero curandovi altresì la mia sepoltura” e disponendo poi che “la cappella se e in quanto possibile ai sensi delle disposizioni vigenti all’epoca della mia morte passerà in proprietà del mio erede istituito, ma questi non potrà in alcun modo modificarne la destinazione e cioè dovrà rispettare le sepolture dei miei familiari ivi poste“.… ... Leggi il resto
Effetti delle durate delle concessioni cimiteriali nelle ipotesi di loro rinnovabilità – 4/4
Conclusioni
Le considerazioni precedentemente fatte, in particolare quelle della parte finale del precedente punto, porta, come ulteriore conseguenza, a ritenere ammissibile l’ipotesi fatta, per quanto con alcuni limiti poco, o nulla, derogabili.
Il primo limite è la sua “collocazione” temporale, ritenendosi in via interpretativa che non possa che esercitarsi al momento iniziale del sorgere della concessione cimiteriale.
Il secondo che, nella fase prossima ed antecedente alla scadenza, difettino altre persone che in via ordinaria avrebbero titolo a richiedere il rinnovo della concessione cimiteriale, come nel caso di persone che, essendo subentrate abbiano, anche, acquisito a loro propria volta la qualità di concessionari.… ... Leggi il resto