Quesito pubblicato su ISF2008/2-a

La legge dispone che la cremazione di ciascun cadavere debba essere autorizzata dal Comune di decesso sulla base della volontà testamentaria del defunto ed in mancanza di questa dal coniuge e, in difetto dal parente più prossimo individuato secondo gli articoli 74 e seguenti del C.C..
Si chiede quindi di avere una chiara interpretazione di tali articoli, per sapere precisamente chi può autorizzare la cremazione oltre al coniuge, figli, genitori e fratelli del defunto.


Risposta:
Come prima cosa, vanno precisati due aspetti attorno alla previsione dell’art. 79, comma 1 D.P.R. 10/9/1990, n. 285 in relazione alla volontà alla cremazione da parte dei familiari.
Il primo aspetto riguarda il fatto che tale norma costituisce la sintesi dell’elaborazione giurisprudenziale sull’individuazione dei soggetti che hanno titolo a disporre delle spoglie mortali. Il secondo aspetto è che essa considera i diversi familiari in ordine di poziorità, in quanto i familiari indicati per primi contemporaneamente escludono quelli che seguono nell’ordine.
Se rispetto al coniuge non vi sono particolari problemi di individuazione, rispetto ai parenti va ricordato come rilevi unicamente il grado di parentela, restando indifferenti la linea (che può essere retta o collaterale) o l’ascendenza/discendenza.
Dal momento che le disposizioni degli artt. 74 e seguenti del C.C. non presentano particolare difficoltà interpretativa, anche se questa possa, a volte, aversi nel ricorso al linguaggio comune, si cerca di fornire un’indicazione di natura esemplificatrice.
Essendo la parentela computata per gradi, e ciascun grado corrispondente ad una generazione, non calcolando il capostipite, si ha:
Parenti di 1° grado: Figli, genitori (i figli sono parenti in linea retta, discendente, rispetto al proprio genitore (infatti tra figli e genitore vi è una generazione e non si computa il genitore, capostipite (in questo rapporto)); i genitori sono parenti in linea retta, ascendente; le due situazioni sono identiche, differenziandosi per la discendenza/ascedenza della linea generazionale).
Parenti di 2° grado: Fratelli e sorelle (fratello/sorella sono parenti in linea retta, ascendente rispetto al genitore (una generazione) e questi è parente in linea retta, discendente rispetto ad altro figlio/a (una generazione); parentela in linea collaterale).
Parenti di 3° grado: Nonni e nipoti (linea retta), zii e nipoti (linea collaterale) (nel primo caso, nonni/nipoti valgono le indicazioni delle prime due, dove vi è una generazione tra nonno e padre/madre e una seconda generazione tra padre/madre e figlio; nel secondo caso, zii/nipoti vi è parentela in linea collaterale di 3° grado, in quanto lo zio è parente in linea collaterale di 2° grado col padre/madre e, quindi, vi è un’ulteriore generazione verso il figlio, nipote dello zio).
Parenti di 4° grado: Cugini (anche qui vi sono quattro generazioni e non si computa il capostipite comune, cioè il nonno).
E così via, fino al sesto grado compreso.
Ai fini dell’art. 79, comma 1 D.P.R. 285/90 e, per quanto detto in precedenza, neppure sul titolo a disporre delle spoglie mortali, non rilevano minimamente gli affini. In ultima analisi: se vi è in vita il coniuge solo lui ha diritto a decidere in merito alla cremazione (fatto salvo il fatto che non può andare contro il volere del de cuius).
In assenza del coniuge (ad es. premorto) e se sussistano in vita 1 genitore del de cuius e 2 figli. Tutti e 3 hanno titolo a chiedere la cremazione e attualmente occorre (per norma statale) la coincidenza del volere dei 3 per procedere alla cremazione (sempre che il de cuius non abbia lasciato volontà contraria alla cremazione). Talvolta può capitare che qualche legge regionale sia intervenuta in materia (ad es. limitando alla sola necessità della maggioranza assoluta dei parenti di pari grado aventi titolo e allora, nel caso di cui sopra, occorre che vi sia almeno la volontà cremazionista di 2 su 3 aventi titolo ad esprimersi).


Norme correlate:
Art 74 di Regio Decreto n. 262 del 1942
Art 75 di Regio Decreto n. 262 del 1942 Riferimenti:

Parole chiave:
CREMAZIONE-autorizzazione alla cremazione,CREMAZIONE-cremazione cadaveri


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