[fun.news.1406] Servizi funerari francesi: Astorg Partners riacquista il Gruppo OGF

I fondi di investimento Astorg Partners e Vestar Capital Partners hanno recentemente annunciato la firma di un accordo definitivo per l’acquisto del Gruppo OGF, in Francia la prima impresa privata di servizi funerari (fondata nel 1844 ed ora leader del settore).
L’operazione è stata realizzata in partenariato con i dirigenti del Gruppo, guidato da Philippe Lerouge.
I rappresentanti dei fondi Astorg e Vestar hanno dichiarato che "La transazione verrà eseguita alla fine del mese di settembre, dopo aver ottenuto le usuali autorizzazioni regolamentari".… ... Leggi il resto

Alcune riflessioni sul rito cattolico apostolico romano

L'articolo è parte 12 di 13 nella serie Posizioni Chiesa cattolica

Nella tradizione cattolica italiana, il funerale si divide generalmente in tre parti principali:
· La “contemplazione” o “veglia” durante la quale il corpo del defunto è esposto a cassa aperta (ove non sussistano ragioni ostative di ordina sanitario). In alcune realtà locali (soprattutto nel Meridione) il defunto, sempre a cassa aperta è traslato subito in chiesa. Partecipano alla veglia funebre gli amici e i parenti, e normalmente si tratta di una partecipazione non rigidamente codificata.… ... Leggi il resto

Imprese funebri aperte tutto l'anno

Pochi si sono accorti che un’agenzia di pompe funebri è aperta 365 giorni all’anno e che il cosiddetto “beccamorto” non fa mai festa.

Uno dei pochi luoghi in cui questa specificità è stata riconosciuta è in questo scritto del blog “Le parole di Lori”, di cui si riporta il brano di interesse e alla lettura integrale, cliccando qui

… sara’ che agosto è da considerare un mese sabbatico perche’ tutto funziona alla carlona che non so chi sia ma è il capro espiatorio di quando tutto è davvero un disastro…a parte le agenzie di pompe funebri che purtroppo devono garantire il servizio 12 mesi su 12 e funzionano davvero bene…ma spero che siano pochi coloro che dovranno beneficiare di tale attenzione.

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A Torino si pensa di ampliare il crematorio

Fatto del tutto inconsueto nel panorama italiano, la STAMPA di Torino, ha analizzato con una certa profondità il fenomeno di crescita che sta avvenendo nelle scelte cremazioniste dei cittadini torinesi, forendo ampi dati al riguardo. Nell’immagine una tabella tratta dalla Stampa di Torino, del 17.8.2007, sulla base di dati forniti dal Comune di Torino.

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Si rimanda all’articolo integrale di Alessandro Mondo reperibile cliccando qui, del quale si riporta un brano:

Il moderno concetto di cremazione che da qualche anno sta prendendo piede anche a Torino, superata da altre città (vedi Genova), poggia su un insieme di elementi diversi: semplificazione delle pratiche, igiene, efficienza tecnologica degli impianti.

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[fun.news.1405] USA: gioiello in memoria dei propri animali domestici

La ditta americana Puppy Paws Inc., con sede a Bridgeville in Pensyllvania, ha recentemente introdotto fra i suoi articoli il Memory Paw Pendant, un pendente a forma di impronta di animale disponibile in argento, oro bianco ed oro giallo che può essere impreziosito da pietre o cristalli (www.puppypaws.com).
Il gioiello ha circa le dimensioni di un penny e può contenere al suo interno un piccolo quantitativo di ceneri dell’animale. Queste vengono sigillate al gioiello attraverso l’utilizzo di uno smalto resinico, che può essere trasparente o miscelato con una vasta gamma di colori opachi.… ... Leggi il resto

Art. 79 comma 4 DPR 285/90 ed autenticazione della firma

L’art.79 comma 4 del DPR 10 settembre 1990 n. 285 prevede esplicitamente che l’autorizzazione alla cremazione non può essere concessa se la richiesta non è corredata da certificato in carta libera redatto o dal medico curante o dal necroscopo CON FIRMA AUTENTICATA DAL COORDINATORE SANITARIO”.

Tale documento serve ad escludere il sospetto di morte violenta o dovuta a reato, ovviamente diventa del tutto superfluo quando la cremazione proprio perché il decesso è stato cagionato da fatto criminoso sia subordinata al rilascio del Nulla Osta (1) da parte dell’Autorità Giudiziaria.… ... Leggi il resto

Crisi di tombe in SudAfrica

In Sud Africa, Pretoria, nel 2009, non ci sarà più terra per seppellire i morti. A Johannesburg, 24 cimiteri hanno raggiunto il limite massimo di capienza. E a Durban, dove 51 cimiteri su 53 sono saturi e si riciclano le tombe.

Nel distretto di Johannesburg Alan Buff, direttore di Cityparks (la struttura che gestisce i cimiteri), sta pensando da tempo a soluzioni alternative alla sepoltura tradizionale. Una delle opzioni è la riconversione delle miniere abbandonate in cimiteri post-moderni“.… ... Leggi il resto

Allo studio in Italia norma UNI sulle bare

UrnaSpallata rovere4580STUDIO-LEGNO ( Studio di consulenze in materia scientifica e tecnologica del legno – Firenze ) in stretta collaborazione con FEDERLEGNO ARREDO ha realizzato uno studio per una norma tecnica nazionale che regolamenti la costruzione e l’identificazione dei cofani funebri.
L’obiettivo è quello di giungere ad una norma UNI in materia, che svecchi l’attuale norma prevista dal DPR 285/90. Si ricorda che in Francia la norma è già esistente e anche in Germania e Portogallo si stanno realizzando analoghe iniziative.… ... Leggi il resto

Bara XXXL

Troppo ingombrante per entrare in un forno crematorio o in una bara. 395Mark Bomber: 300 kg. Problemi di taglie da vivo e da morto!
I suoi familiari, che hanno fatto di tutto per assicurargli una sepoltura dignitosa, si sono rivolti ai vigili del fuoco per far rimuovere il corpo dalla finestra della camera da letto e posizionarlo direttamente in una bara costruita su misura per lui: 2,4 m di lunghezza per 1,4 m di larghezza per un totale di 500 kg.… ... Leggi il resto

Messico, il rito della “Santa morte”

Nota dell’autore: già tanto tempo fa mi occupai delle pratiche funerarie in Messico, ma l’articolo pubblicato in questi giorni sul sito di www.Repubblica.it è fonte per me di nuove riflessioni. Così ho riesumato dal mio polveroso archivio intere pagine di appunti per offrirVi questo piccolo rèportage.

Più di 500 anni fa, i Conquistadores spagnoli, quando approdarono sulle assolate coste di quell’immenso territorio che, oggi, chiamiamo Messico, ap109793051308095139 bigincontrarono le popolazioni indigene mentre si esercitavano in un rituale così pittoresco e bizzarro da sembrare, addirittura, un teatrale sberleffo per deridere la morte.… ... Leggi il resto