[fun.news.782] A Parma i servizi funerari diventano SPA

A Parma nasce, Ade spa, la società di gestione dei servizi cimiteriali e funebri comunale. Svolgerà sia i servizi in regime di monopolio (manutenzione ordinaria delle aree cimiteriali; operazioni di sepoltura) che quelli «in concorrenza» con i privati (attività di pompe funebri e di illuminazione votiva). In prima battuta la società coprirà i bisogni del territorio comunale per poi ampliare il raggio di attività a altre realtà, specie i piccoli comuni. Presidente è Carletto Nesti. «Variamo un intervento rilevante – ha detto il sindaco Elvio Ubaldi- Le attività cimiteriali da un lato hanno raggiunto una dimensione aziendale vera e propria, visto che il giro d’affari annuo è stimato in oltre tre milioni di euro. Ma a differenza di altri settori, questo rappresenta un servizio delicatissimo che viene fornito alle famiglie in un momento particolare. La nascita di Ade spa era stata varata in primavera dal consiglio comunale che aveva esaminato il progetto predisposto dall’assessorato competente, quello retto da Paola Colla. Un progetto che aveva sollevato dubbi e perplessità, specie nella minoranza e nelle rappresentanze sindacali dei lavoratori, come ha ricordato lo stesso sindaco. «Passiamo dalla gestione diretta alla creazione di un’azienda – ha precisato, in questo senso Ubaldi – non perché siamo insoddisfatti del servizio erogato, che è decisamente buono, ma anche perché in questo modo riusciamo a offrire migliori condizioni economiche, lavorative e professionali a chi vi lavora». E, soprattutto, perché esistono degli obblighi normativi, come ha rimarcato Paola Colla. «La legge nazionale prevede l’esternalizzazione del servizio entro il 2006, ma quella regionale è ancora più restrittiva – ha ricordato Colla – . Dunque per noi è un passaggio obbligato che, comunque, aderisce al nostro indirizzo politico di valorizzare questo servizio e le persone che vi lavorano». Nel costituire Ade spa, il Comune ha stabilito che la quota maggioritaria resti pubblica: «In un secondo tempo potremo cercare, attraverso una gara, un partner privato qualificato – hanno specificato Ubaldi e Colla – In ogni caso, il Comune controllerà comunque il 51% delle azioni».

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