[fun.news.493] ANCI e UPI sempre più distanti da Governo e Regioni

Gli Enti locali, in materia di federalismo, rivendicano un maggior ruolo: Comuni e Province, riuniti a Rimini per il Terzo Salone delle autonomie locali polemizzano con la decisione del governo di portare, senza prima averli consultati, nella prossima seduta del Consiglio dei Ministri, il ddl di riforma del Titolo V della Costituzione, sul quale nei giorni scorsi la Casa delle Liberta’ ha trovato un punto di accordo. ”Questo disegno di legge – ha detto il presidente dell’Anci, Leonardo Domenici – riguarda anche noi; e’ inaccettabile che il governo su una questione cosi’ importante per il futuro degli enti locali si sia consultato solo con le Regioni. Ci lascia sconcertati che si vada percio’ al Consiglio dei Ministri senza aver sentito prima il nostro parere”. Domenici ha ricordato che l’associazione dei Comuni non si e’ mai opposta perche’ vi fosse una ”unificazione di tutti i disegni di legge di revisione del Titolo V”. ”Lo avevamo detto – ha ricordato Domenici – gia’ a Napoli concludendo i lavori della nostra assemblea annuale. In quella sede dicemmo anche di essere d’accordo ad un assorbimento della devolution in un unico provvedimento, anche se eravamo convinti, e lo siamo ancor piu’ oggi, che debba essere riconsiderata a cominciare dal punto che riguarda la polizia locale. Siamo sempre stati certi che la riforma del Titolo V fosse incompleta ed andasse rivista, ma la conditio sine qua non era che qualsiasi modifica dovesse essere decisa insieme. E’ per questo che oggi non possiamo condividere la decisione del governo”. Anche il presidente dell’Upi, l’Unione delle Province italiane, Lorenzo Ria, e’ d’accordo con un unico ddl, ma chiede il rispetto degli impegni presi con la firma dell’intesa interistituzionale di giugno scorso. In quell’intesa – ha ricordato Ria – si parlava di integrazione della Bicameralina, di attuazione dell’art. 119 e di definizione delle funzioni fondamentali di Comuni e Province, ”tutti argomenti dei quali non si parla piu’ o sui quali ancora non e’ stata presa una decisione”. Ria ha poi detto di non condividere le disposizioni previste, in materia elettorale, dal ddl che andra’ venerdi’ prossimo in Consiglio dei Ministri. ”Sembra che ogni Regione – ha concluso Ria – decidera’ per se’, ognuno avra’ il proprio sistema elettorale e questo sarebbe devastante per il Paese”.

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