E’ stato smantellato un presunto comitato affaristico, composto da infermieri e da titolari di imprese di pompe funebri, a Molfetta (Bari). Il gruppo agiva nell’ospedale della citta’ e, secondo l’accusa, aveva monopolizzato il business legato al disbrigo delle pratiche funebri dei pazienti. I militari hanno arrestato 7 persone, tra cui 4 infermieri del nosocomio e due titolari di imprese funebri. Gli infermieri arrestati, per ogni decesso segnalato, ricevevano in cambio tra i 200 e i 250 euro. Il meccanismo era collaudato: gli infermieri segnalavano i decessi già avvenuti, o imminenti, attivandosi nella preparazione dei falsi certificati di morte in modo da accelerare il seppellimento. Allo stesso tempo cercavano di impedire i contatti dei parenti dei deceduti con le imprese concorrenti e facilitavano il trasferimento delle salme nelle abitazioni dei congiunti senza passare dalla camera mortuaria dell’ospedale. Le ipotesi di reato a vario titolo sono associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, concussione, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, falso in atto pubblico e peculato.
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