Sospesa l’attività del forno crematorio di Varese: la decisione è stata presa dall’amministrazione comunale a seguito della necessità di provvedere all’esecuzione di interventi tecnico-manutentivi all’impianto.
Le persone che vorranno far cremare i corpi dei loro defunti dovranno rivolgersi ad altri impianti. Al momento, in zona, è possibile chiedere ai forni crematori di Como, Verbania e Domodossola.
In considerazione dell’aggravio dei costi che le famiglie dovranno sostenere per la cremazione, la giunta comunale, pur rilevando che da parte dei comuni non vi è alcun obbligo di garantire un servizio di cremazione sul proprio territorio, ha deciso, di sostenere economicamente le famiglie varesine che, per far cremare i corpi dei loro defunti, si rivolgeranno ad altri impianti: nel dettaglio verrà rimborsata la tariffa praticata nel crematorio di Varese per la specifica tipologia di cremazione (cadavere 215,50€; resti mortali 172,40€; resti ossei 86,20€).… ... Leggi il resto
Sulla Stampa di oggi 1/11/2009 è presente un articolo dal titolo “Non si uccidono così anche i morti?” di Enzo Bianchi, che affronta il tema della morte dal punto di vista cristiano e introduce una serie di domande sulla cremazione che fanno riflettere.
Nella seduta di Consiglio Comunale di Monza del 19 ottobre 2009 l’Assessore Giovanni Antonicelli ha distribuito all’assemblea copia della comunicazione pervenuta dalla Regione Lombardia, in cui si nega l’autorizzazione alla realizzazione di un forno di portata provinciale a Monza. L’assessore, già impegnato dalla mozione consiliare del 13 luglio e dalla volontà espressa dai 2226 cittadini sottoscrittori della petizione, ha tratto l’unica conclusione possibile, che cioè “questo impianto non sarà più realizzato“ con le modalità per effettuare cremazioni di resti mortali estumulati di tutta la regione Lombardia.…