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  • Trasporto salma dal luogo di decesso

    Una salma, deceduta in un centro ricreativo, viene trasportata - su richiesta della famiglia e con certificato medico presso l'abitazione in attesa del funerale.
    D'altro canto, il Comune ha una convenzione con una Casa Protetta del territorio, idonea al servizio di camera mortuaria/deposito di osservazione.
    Per questo, nella convenzione si specifica che tali funzioni riguardano esclusivamente:
    - persone decedute in abitazioni inadatte, su richiesta dei familiari, con certificazione medica ad esclusione di cause di reato;
    - persone decedute a cui siano stati eseguiti autopsia o riscontro diagnostico (di ritorno dalla medicina legale);
    - persone decedute in altri luoghi per cui si richieda la sosta nelle camere ardenti in attesa del trasporto funebre."
    Si chiede quindi se si può trasportare una salma da un luogo pubblico ad un'abitazione non riferendosi alle leggi preposte e alla convenzione stipulata.
    Anno: 2007
  • Requisiti formativi per addetti funebri

    Si chiede chiarimento sui requisiti formativi che deve possedere il personale addetto ai servizi funebri.
    In particolare, se tutti gli addetti in forza al servizio, entro il 10 febbraio 2007, devono effettuare il corso relativamente alla sola parte teorica.
    Compresi quelli che hanno maturato 5 anni per la figura del Direttore Tecnico, oppure 2 anni per i Necrofori. Dopo il 10 febbraio 2007 sarà possibile operare con personale preso in prestito con convenzione da impresa terza in regola con le autorizzazioni?
    Anno: 2007
  • Autorizzazioni per attività funebre

    La Regione Umbria con delibera di Giunta Regionale n. 575 del 30/03/2005 approva il codice deontologico delle imprese funebri operanti in Umbria.
    In particolare, l'art. 4 prevede che si considerino imprese di onoranze funebri quelle in possesso di tutte le autorizzazioni e licenze previste per l'espletamento dell'attività.
    Dunque, quali sono tali autorizzazioni e licenze, in tutte le fasi organizzative, esecutive ed amministrative?
    Nello specifico, le imprese funebri devono avere anche una autorizzazione comunale per poter effettuare il trasporto?
    Pertanto, questo oltre alla licenza di cui all'art. 115 del T.U.L.P.S. ed all'iscrizione alla camera di commercio, ai sensi del D.L. 114/98, Ciò anche in considerazione dell'art. 3 del citato codice deontologico, in cui l'incaricato al trasporto risulta incaricato di pubblico servizio.
    Anno: 2007
  • Dispersione ceneri in Umbria

    Si può autorizzare in Umbria la dispersione delle ceneri di una salma la cui cremazione è stata autorizzata e verrà effettuata in Lombardia?
    Anno: 2007
  • Trasporto funebre a cassa aperta

    Nel Comune di ... (in Emilia Romagna) l'ospedale locale ha rilasciato una autorizzazione al trasporto di salma dall'ospedale all'abitazione del defunto (quale obitorio in attesa del funerale).
    Nonostante la normativa regionale preveda il trasporto da abitazione a camere ardenti/ ospedale, su richiesta dei parenti è stato rilasciato la autorizzazione di cui sopra.
    Ora il responsabile dell'Ufficio Polizia mortuaria di detto Comune chiede come comportarsi nel rilascio delle autorizzazioni e se esiste differenza tra trasporto salma e di cadavere fatto a cassa aperta.
    Anno: 2007
  • Dispersione in cinerario comune

    Nel caso in cui i parenti di un defunto deceduto nel Comune optassero per l'affidamento familiare dell'urna in abitazione di un Comune diverso, dovrebbero ottenere l'autorizzazione del Comune di residenza?
    Le ceneri dei defunti cremati nel Comune possono essere disperse nel suo cinerario comune, anche se residenti in altri Comuni?
    Anno: 2007
  • Conservazione ceneri di deceduti e cremati anteriormente al 31.3.2001

    Al Comune è pervenuta richiesta da parte di una cittadina tedesca, di poter conservare le ceneri del marito (cremato e sepolto nel nostro cimitero dal 1989) nella sua abitazione, ove attualmente risiede.
    Alla luce della L. 130/01 e del D.P.R. 24/2/2004, a seguito dei quali il Comune ha introdotto la possibilità di conservare in abitazione private le ceneri, si chiede se tale possibilità comprenda anche la conservazione di ceneri di persone decedute e cremate anteriormente al 31.3.2001.
    Anno: 2007
  • Quesito pubblicato su ISF2007/2-d

    In uno dei cimiteri del Comune di ... le pareti posteriori di alcune vecchie cappelle di famiglia costituiscono un tutt'uno con il muro di recinzione del cimitero stesso.
    Nel caso in cui tali cappelle necessitassero di opere di manutenzione ordinaria e/o straordinaria nella parte posteriore, che funge anche da muro divisorio con l'esterno, i costi relativi dovrebbero essere sostenuti dal Comune o dal privato cittadino?
    Anno: 2007
  • Quesito pubblicato su ISF2007/2-e

    Si richiedono notizie in merito alle tombe ipogee costruite prima dell'approvazione del D.P.R. 285/1990, che non rispettano le prescrizioni stabilite dal suo art. 76.
    C'è la possibilità di procedere a nuove tumulazioni? E per eventuali estumulazioni?
    Anno: 2007
  • Quesito pubblicato su ISF2007/2-f

    L'Ufficio cimiteriale di un Comune lombardo chiede chiarimenti in merito alla dispersione delle ceneri in natura, già prevista dalla L. 130/01, poi ribadita dalla L.R. Lombardia 22/03, riproposta nel Regolamento 6/04 ed ancora nella recente modifica apportata dal Regolamento 1/07.
    Chiede se corrisponde a verità il fatto che le ceneri possono essere disperse soltanto nel luogo denominato "giardino delle rimembranze", ma non ancora in natura (mare, fiumi, laghi, monti).
    Anno: 2007