Le cosiddette “fosse comuni” sono più o meno considerate quali atti barbarici, tanto si è radicata la prassi di provvedere all’inumazione (che non guasta mai ricordare come sia, nell’attuale contesto giuridico, la pratica funeraria standard, di default o, altrimenti, quella normale cui fare riferimento ogni qualvolta di parli di sepoltura; se non se ne tenesse conto, deficiterebbero fattori di comprensione) dei corpi dei defunti previa collocazione (c.d. incassamento) in una cassa mortuaria.
Attorno allo scorso periodo natalizio, in relazione agli scontri nella Striscia di Gaza, si sono potute vedere operazioni in cui vi erano delle trincee scavate nel terreno, di una certa ampiezza e tale da poter essere percorse da bulldozers nella cui benna anteriore erano collocati sacchi di plastica blu che venivano rimossi uno ad uno, collocati sul fondo della trincea e quindi un po’ coperti di terreno.… ... Leggi il resto
Autore: Sereno Scolaro
Disposizione del corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica
Fino ad una certa epoca (circa mezzo millennio addietro, senza minimamente voler essere precisi sulle datazioni – anche se si registrano papiri egizi che provano attività di ricerca su questo campo), l’attività di ricerca scientifica sui corpi non veniva effettuata, in termini di sezionamento, dai medici, quanto da barbieri, per quanto sotto la guida dei medici.
R.L. Stevenson ebbe a scrivere, tra le altre opere, anche “Strange case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde” (1886), racconto di cui non tutti hanno presente, o esplicitano, il momento d’ispirazione, essendo emerso come la Facoltà di Medicina di Edimburgo, quando si trovava in carenza di corpi di persone senza familiari, specie se in condizioni di marginalità sociale, da utilizzare come “materiale didattico” per lo studio dell’anatomia, provvedeva a rivolgersi a “procacciatori”, previo pagamento, che non mancavano di “approvvigionarsi”, dapprima ricorrendo ad omicidi più o meno cruenti, fino a che alcuni, perfezionando la “tecnica”, avevano adottato una tecnica che consentiva di disporre di corpi non “danneggiati”, che venivano remunerati meglio.… ... Leggi il resto
Ancora sui cimiteri quali “servizi a rete”
Qualche lettrice/lettore si è chiesto per quale motivo, in un precedente intervento, si sia introdotta l’aspettativa di riconoscere, di qualificare i servizi cimiteriali riconoscendone la sostanziale natura di “servizi pubblici locali a rete”, domanda del tutto legittima da porre.
Si tratta di una domanda che sorge da una visione per cui il concetto di “rete” è colto con maggiore immediatezza in senso strutturale, fisico, cioè come servizi che richiedono collegamenti attraverso tubature, cavi e simili, cioè interconnessioni sostanzialmente fisiche.… ... Leggi il resto
Ossa dimenticate: che fare?
Forse può essere noto, quanto meno alle lettrici e lettori maggiormente frequenti, come non piaccia il termine “resti ossei”, anche se quale norma regionale l’utilizzi, preferendosi quella, più breve, di “ossa” (proprio volendolo anche “ossa umane”).
Ora, sempre rimanendo in tema di termini, vi sia chi preferirebbe non parlare di “sepolcri abbandonati” (in stato di abbandono) quanto di “sepolcri dimenticati”, può anche accadere che si registrino situazioni in cui oggetto di una qualche “dimenticanza” non siano solo i “sepolcri”, ma altresì le “ossa”.… ... Leggi il resto
Arie stantìe: non guasterebbe una ventata d’aria nuova, almeno post-Costituzionale (anche se sarebbe poco)
In occasione di un confronto (chiacchere fatte al caffè) con altri emergeva il ricordo di come risalenti Regolamenti comunali di polizia mortuaria prevedessero una certa quale regolazione dell’individuazione delle persone appartenenti alla famiglia del concessionario, ai fini di cui all’art.93, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. (o precedenti), con alcune indicazioni un po’… “mascoline”, tra cui la previsione per cui le “figlie femmine passate a nozze conservano per sé il diritto di sepoltura, ma non lo trasmettono al marito e ai figli”, facendosi osservare come i figli di queste sono/sarebbero pur sempre “discendenti in linea diretta” del concessionario del sepolcro, così come le loro madri… benché coniugate.… ... Leggi il resto
Alla “caccia” del concessionario: avere presente i limiti dell’ANPR
Anche se numerosi Regolamenti comunali di polizia mortuaria, forse pressoché tutti, prevedono che, in caso del decesso del concessionario/fondatore del sepolcro così come di decesso di persone che abbiano, dopo il sorgere di un sepolcro privato nei cimiteri, acquisito la qualità di concessionari, gli aventi titolo provvedano entro un certo tempo a darne comunicazione richiedendo contestualmente l’aggiornamento dell’intestazione della concessione, in verità questo obbligo è frequentemente non osservato, con la conseguenza che in molte occasioni si pone l’esigenza di una ricerca delle persone che, nel momento attuale, abbiano titolo sulla concessione, a volte come titolari dello ius sepulchri, altre volte come concessionari, altre volte ancora quali persone tenute agli obblighi manutentivi (art.… ... Leggi il resto
I due significati dati all’aggettivo “funerario”
Ogni qualvolta vi sia l’esigenza di comunicare tra più soggetti, siano questi persone, gruppi od altro, il linguaggio è strumento ineliminabile per la comunicazione e, al suo interno, rientra anche l’uniformità dei significati dati alle parole.
Quando queste ultime siano assunte, dai diversi soggetti parte della comunicazione, con significati non uniformi, magari anche percepiti soggettivamente differenti, per quanto poco o tanta sia la differenza di significato, sorgono evidentemente difficoltà nella comunicazione tra quanti usino le stessa parola, attribuendone significati non uniformi.… ... Leggi il resto
Funzioni dello stato civile & funzioni comunali – 3/3
E = Tra le possibili “destinazioni” delle ceneri vi sono (il riferimento è all’art. 3, comma 1, lett. e) L. 30 marzo 2001, n. 130, citata per il suo incipit, nel rispetto della volontà espressa dal defunto (da tenere sempre presente), alternativamente, E-1 la tumulazione, E-2 l’interramento o E-3 l’affidamento ai familiari.
Attorno allo E-2 interramento, è aperta la questione se questa “destinazione” abbia natura “conservativa” oppure quella “dispersiva”, magari argomentandosi per la possibilità di seguire l’una o l’altra delle opzioni “nel rispetto della volontà del defunto”, dove la tesi “conservativa” si fonda sul fatto che la disposizione parla di “modalità di conservazione”, mentre la tesi opposta sull’argomento per cui l’uso di questo termine sia dovuto unicamente all’esigenza di distinguerla dalla “dispersione” quale regolata dalla precedente lett.… ... Leggi il resto
Isole amministrative sull’Isola …
Merita di segnalarsi la pronuncia del Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione Siciliana, Sez. Giurisd., 18 dicembre 2023, n. 846 (reperibile, per gli Abbonati PREMIUM, nella Sezione SENTENZE), per la presenza di più elementi di peculiarità.
La situazione ha riguardo a due comuni, che costituivano un unico comune, successivamente articolatosi (1910) in due, cosa che ha comportato che il cimitero del precedente unico comune venisse a cadere nel territorio di uno dei due.<br>
Per inciso, ma poco rileva, i due comuni erano stati riunificati in un’epoca che aveva visto numerose aggregazioni di comuni e successivamente ulteriormente suddivisi.… ... Leggi il resto
Funzioni dello stato civile & funzioni comunali – 2/3
B = Dal momento che per l’effettuazione della pratica funeraria – caso per caso richiesta – il cadavere necessita di essere trasportato dal luogo di decesso o, se lo si ignori (art. 72, comma 1 D.P.R. 3 novembre 2000, n. 396 e s.m.), di deposizione, e fatta salva l’eventualità considerata, in termini di potestà dispositiva presente nella parte finale dell’art. 76 D.P.R. 3 novembre 2000, n.… ... Leggi il resto
Funzioni dello stato civile & funzioni comunali – 1/3
In alcune occasioni viene posta la questione del riparto di competenze tra funzioni proprie del servizio dello stato civile od attribuite a questo, da un lato e dall’altro, proprie del comune.
La questione può essere riconducibile al riparto di funzioni derivante dall’applicazione (per il servizio dello stato civile) dell’art. 14 T.U.E.L., D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e s.m., oppure (per le seconde) dell’immediatamente precedente art.… ... Leggi il resto
Alla ricerca delle motivazioni sottostanti alla crescita della cremazione
Andando a consultare i dati, espressi in percentuale sul totale dei defunti, delle cremazioni effettuate su base nazionale risultano e considerando non tanto i dati per singoli anni, ma unicamente per decenni, si individuano i seguenti valori: 2002 = 6,94%; 2012 = 16,62%; 2022 = 36,43%.
Si tratta di valori che segnalano un trend di netta crescita e che porta, allo stato, a valutare come la pratica funeraria della cremazione sia divenuta ormai la seconda tra le tre pratiche funerarie e lascia ipotizzare che abbastanza a breve divenga la prima.… ... Leggi il resto
Violazioni al Regolamento comunale di polizia mortuaria e sistema sanzionatorio – 2/2
Tornando alla disposizione (regolamentare) attualmente vigente, cioè al sopra citato art. 7-bis T.U.E.L., D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e s.m., si fa osservare come questo, al comma 1 disponga: “Salvo diversa disposizione di legge, per le violazioni delle disposizioni dei regolamenti comunali e provinciali si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro”, introducendo una misura minima ed una massima, il che consente di applicare l’art. 16 L.… ... Leggi il resto
Violazioni al Regolamento comunale di polizia mortuaria e sistema sanzionatorio – 1/2
Partiamo dalla Costituzione della Repubblica Italiana, la quale, sebbene tacciata, nei primi anni ’50 del secolo scorso, da un Ministro di essere una “trappola”, continua ad essere la legge fondamentale di riferimento per l’ordinamento giuridico nazionale, tanto che si rincorrono proposte per sue modifiche, in un senso od in altro.
L’art. 23 Cost. pone una riserva di legge con la disposizione per cui: “Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge”, da cui consegue che le fonti di rango secondario, quali i regolamenti, non costituiscano fonte idonea per stabilire un qualche sistema sanzionatorio.… ... Leggi il resto
È colpa del raggio?
Per una seconda volta, il Consiglio di Stato, Sez. VI, 10 gennaio 2024, n. 326 (per gli Abbonati PREMIUM reperibile nella Sezione SENTENZE) è stato chiamato a pronunciarsi su di un’argomentazione, sostenuta da una parte, secondo la quale la misura del vincolo di inedificabilità cimiteriale vada computato con riferimento dal centro del cimitero, anziché, come consolidatamente ritenuto dal suo perimetro esterno, cioè considerando la fascia di area esterna al recinto cimiteriale.
Per inciso, si è anche avuto modo altri di dichiarare che una certa area, esterna al cimitero e separata da questo da una certa fascia vegetata e da una, larga, strada comunale di scorrimento, fosse qualificata “area cimiteriale”, quando, mappe alla mano, era in parte, neppure tutta, retinata quale “zona di rispetto cimiteriale”.… ... Leggi il resto
Segnali che preoccupano: modificare o non modificare l’art. 79 D.P.R. 285
Da qualche tempo si stanno verificando interventi, ma anche tentativi di questi, volti a modificare l’art. 79 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.
È stato il caso dell’art. 36-bis D.-L. 21 marzo 2022, n. 21, convertito, con modificazioni, nella L. 20 maggio 2022, n. 51, che ha modificato il comma 2 del citato art. 79, prevedendo che “all’articolo 79, comma 2, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n.… ... Leggi il resto