Affidamento di urne cinerarie a soggetti commerciali

Con molta probabilità, la vicenda è nota: un’azienda aveva avviato un’attività di realizzazione di locali in cui conservare, su commissione onerosa dei familiari, urne cinerarie, realizzando un certo numero di “punti” in diverse realtà della città capoluogo della provincia in cui aveva sede la ditta.
Dato che l’iniziativa aveva sollevato contestazioni, il comune ha provveduto ad una lieve modificazione del proprio regolamento comunale di polizia mortuaria, prevedendo che la conservazione delle urne cinerarie dovesse avvenire presso l’abitazione del familiare affidatario.… ... Leggi il resto

Posti feretro a sistema di tumulazione, caratteristiche tecnico-costruttive che non si esauriscono

L’art. 106 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., innovando sulla precedente regolamentazione nazionale, ha introdotto indicazioni volte a consentire, previa autorizzazione, di ricorrere a speciali prescrizioni tecniche sia per la costruzione e ristrutturazione dei cimiteri, sia per l’utilizzazione delle strutture cimiteriali esistenti alla data di entrata in vigore dello stesso Regolamento e, con la circolare del Ministero della sanità n. 24 del 24 giugno 1993, al Punto 16), nonché Modelli allegati, ha fornito indicazioni attuative di questa possibilità.… ... Leggi il resto

Non si tratta di due facce della stessa “medaglia”, ma di due – e ben distinte – “medaglie”

Come noto, l’art. 90 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. prevede che, una volta assicurata una disponibilità di sepolture a sistema di inumazione, debitamente dimensionata secondo i criteri dell’art. 58, il comune possa (se ed in quanto previsto dal piano regolatore cimiteriale, ai sensi del successivo art. 91) concedere a (1) privati, od a (2) enti l’uso di aree (I) per la costruzione, da parte del concessionario, per la costruzione di sepolture a sistema di tumulazione, oppure, in luogo di questo fine, (II) per l’impianto di campi a inumazione … purché tali campi siano dotati ciascuno di adeguato ossario.… ... Leggi il resto

Sepolcro con vista lago

Un comune con una popolazione inferiore a 15.000 abitanti (per dare riferimento unicamente ai sistemi elettorali per l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali), si trova affacciato su di un lago montano, non piccolo da essere chiamato “laghetto”, ma propriamente “lago”.
Il cimitero (o, se lo si voglia, uno dei cimiteri) è posto abbastanza in prossimità del lago, cosicché da alcuni punti si ha una gradevole vista sul lago.
All’incirca, nel primo decennio del secolo precedente una famiglia del luogo, che godeva di un certo status sociale da essere qualificata come “benestante” e i cui membri in alcuni atti notarili erano indicati quali di “condizione: civile”, ha chiesto – ed ottenuto – una concessione di porzione di area cimiteriale, allo scopo di costruirvi un edicola funeraria per la famiglia, realizzando un sepolcro anche di buona fattura, arredandolo, corredandolo, da elementi di un certo valore estetico (es.:… ... Leggi il resto

Appunti (e ricordi diretti) sulla duplice cassa

All’art. 30, comma 2 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. si legge: “… La cassa metallica, o che racchiuda quella di legno o che sia da questa contenuta, deve essere ermeticamente chiusa mediante saldatura e tra le due casse, al fondo, deve essere interposto … ”.
Si tratta di disposizione abbastanza consolidata (era presente anche nelle norme più o meno corrispondenti, almeno dal 1° luglio 1943.
Chi abbia occasione di presenziare ad esequie, con molta probabilità (quando non sempre) non ha occasioni per vedere feretri confezionati con la cassa metallica posta all’esterno (racchiudente quella di legno), dato che questa modalità può anche essere non apprezzata, e meno gradita, dai familiari (e ciò è del tutto comprensibile da questo punto di vista), ma anche contrastata da chi appresti il servizio funebre, dal momento che la cassa di legno, quando racchiusa da quella metallica, è meno visibile, con l’effetto di renderla meno “vendibile”, cosa che riduce il prezzo che possa essere richiesto.… ... Leggi il resto

Le risalenti concessioni perpetue possono essere oggetto di revoca?

A volte vi è stata discussione sul fatto che l’art. 92, comma 2 d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., faccia menzione delle concessioni cimiteriali rilasciate prima dell’entrata in vigore del d.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803 di durata eventualmente eccedente i 99 anni, senza fare cenno alle concessioni altrettanto precedenti rilasciate in perpetuo, in funzione dell’eventuale (se ne sussistano le condizioni) revocabilità.
In proposito vi è ormai abbondante giurisprudenza amministrativa, sostanzialmente consolidata, nel cui solco viene ad aggiungersene altra, quella del Consiglio di Stato, Sez.… ... Leggi il resto

Quanto è ammissibile autorizzare la dispersione delle ceneri di defunti ante L. 30 marzo 2001, n. 130?

Talora accade che la L. 30 marzo 2001, n. 130 venga esposta a difficoltà interpretative, con la generazione di “interpretazioni”, per l’appunto, non tra loro coerenti, quando non anche contrapposte. Non si tratta di “vizi” di cui si affetta la legge, quanto del fatto che la realtà si rappresenta molto più articolata e piena di variazioni ben oltre quanto il “legislatore” possa prevedere o avere previsto. E non sempre chi aderisca da un’interpretazione riesce a confrontarsi con quanti argomentino diversamente, in particolare quando gli “angoli di visuale” non siano paritari, tendendosi, qui o là, a privilegiare alcuni aspetti, comprimendo approcci in cui siano considerate plurime angolazioni di visuale, specie quando i livelli di preparazione non siano adeguati o di abbastanza pari consistenza.… ... Leggi il resto

La recinzione dei cimiteri

Forse poco si fa attenzione a quanto dispone l’art. 61 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. [1] con cui è stabilito che il cimitero non solo debba avere una propria recinzione, ma anche che questa debba presentare un requisito di altezza (2,50 m.) dal “piano esterno di campagna”, nel senso che a volte non ci pone la domanda su quale sia la motivazione, non tanto sulla recinzione, quanto sulla sua altezza.
Anzi, se accada di accedere a cimiteri, specie se si tratti di cimiteri di minori dimensioni, nelle Province autonome di Bolzano o Trento, spesso si può notare che una qualche recinzione vi possa anche essere, ma che essa non presenti l’altezza così fissata (segno di altre tradizioni cimiteriali), a volte rimanendo attorno al metro (decimetro più o decimetro meno).… ... Leggi il resto

Costruire un sepolcro gentilizio nel 1990

A seguito del decesso dell’ex Presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi, figura che ha segnato un lungo periodo, molti mass media hanno dato rilievo, tra i diversi aspetti a vario titolo considerati, anche alla costruzione, riferita essere avvenuta nel 1990, di un sepolcro di famiglia (o, gentilizio, termine che in questi contesti ne è sinonimo), rammentando vari aspetti, gli autori commissionati, i materiali impiegati ed altro.
Gli stessi mass media non hanno detto molto sulle condizioni che, all’epoca, stavano a presupposto di un’iniziativa di questa natura, anche per il fatto che essi non potevano, comprensibilmente, disporre, in tempi brevissimi, di informazioni specifiche.… ... Leggi il resto

Animali d’affezione e/o animali da compagnia?

Da qualche tempo stanno avendosi sempre maggiori attenzioni per i c.d. cimiteri per animali, spesso denominati quali “d’affezione“, materia del tutto estranea al contesto della polizia mortuaria, in quanto propria della materia della polizia veterinaria (D.P.R. 8 febbraio 1954, n. 320 e s.m.), materia che, oltretutto, è ampiamente (molto ampiamente) oggetto di norme dell’Unione europea (e, non solo, essendovi anche Convenzioni di diritto internazionale pattizio (Cfr.: infra).
Il reg.… ... Leggi il resto

Contenziosi tra parenti, di diverso grado, in materia di cremazione

Il fatto
In una data realtà è deceduta una persona (accade un po’ dovunque) che aveva un’unica/o figlia/o (cioè, parente in linea retta discendente di 1° grado), la/il quale, in applicazione dell’art. 3, comma 1, lett. b), n. 3) L. 30 marzo 2001, n. 130, provvede a rendere, nelle dovute forme, all’Ufficiale dello stato civile la manifestazione della volontà alla cremazione della persona defunta, con la conseguenza che viene formata l’autorizzazione alla cremazione e il feretro perviene all’impianto di cremazione per l’esecuzione della cremazione.… ... Leggi il resto

Geo-localizzazione delle sepolture e delle loro gestioni

Talora le cronache segnalano situazioni di criticità nelle gestioni delle sepolture, spesso portando alla conoscenza del pubblico la carenza di questa o quella tipologia di sepoltura, magari lamentando come, in una data localizzazione siano stati adottati nel passato “piani” per dare soluzione a questa o quella carenza, dando conto di come, alla fin fine, questi non abbiano ancora trovato attuazione, cosicché la situazione cui si voleva porre rimedio non solo non si è risolta, ma si è progressivamente aggravata, lasciando le famiglie coinvolte in difficoltà inenarrabili.… ... Leggi il resto

La visita necroscopica potrebbe non essere sempre effettuata?

Per quanti abbiano una data formazione, la fattispecie del reato di falso ideologico è ben diversa da quella del falso materiale, consistendo nell’attestare, in un documento che non sia stato materialmente falsificato, un contenuto non corrispondente alla realtà.
Sotto questo profilo, attestare di avere compiuto una qualche “attività” senza effettivamente averla effettuata costituisce, appunto, un falso ideologico.
La Corte di Cassazione, Sez. V Pen., 7 giugno 2022, n. 22089 (che è possibile, per gli Abbonati PREMIUM, reperire alla Sezione SENTENZE) è stata chiamata a pronunciarsi sul ricorso per legittimità avverso ad una condanna, dichiarata dal tribunale e, quindi, confermata dalla Corte d’appello, da parte di un medico necroscopo che, sembrerebbe dalla pronuncia, rilasciasse la certificazione prevista dall’art.… ... Leggi il resto

Parlare dell’evento morte, senza trascurare il “dopo”

Molto spesso, quando viene affrontato il tema della morte. vi sono tendenze a considerare le fasi che la precedono, magari estendendosi a quelle immediatamente successive, come l’approccio al lutto (che, secondo lo “schema Kubler-Ross”, è un modello a fasi e non a stadi, dove le fasi possono alternarsi, presentarsi più volte nel corso del tempo, con diversa intensità e senza un ordine preciso, proprio come fanno le emozioni, mentre gli stadi sono dei passaggi consequenziali, fasi che, secondo tale modello, sono individuate in 5) ed al cordoglio (non sempre distinguendone le differenze), in termini spesso di aiuto all’elaborazione del lutto.… ... Leggi il resto

I miasmi …, nei cimiteri?

Un contributo a firma di Necroforo del 10 novembre u.s. (ultimo giorno dell’annata agraria), intitolato: “Morte, salme e cadaveri: qualche orientamento filosofico…”, richiamava, tra l’altro, la parola: “miasmi”.
Il termine era presente anche nella circolare del Ministero dell’interno n. 2129-8 del 30 settembre 1970 “Avvertenze sulla polizia igienica dei cimiteri”, oltretutto utilizzando questa (ritenuta) evenienza per la definizione della zona di rispetto cimiteriale, da un minimo di 200 m. fino a 1.000 m.,… ... Leggi il resto

Il cinerario comune

Tra i numerosi “impianti” che devono essere presenti nei cimiteri non vi sono solo quelli elencati all’art. 56, comma 2 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., oltre ad eventuali altri, ma – dal 27 ottobre 1990 – anche il cinerario comune, che si è venuto ad affiancare, anche nella terminologia, all’ossario comune considerato dal precedente art. 67.
Nell’immediato, l’introduzione di quest’innovazione non ha sollevato molta attenzione, anche per il fatto che, all’epoca, la cremazione era del tutto contenuta, sostanzialmente inferiore, su media nazionale (per quanto possano valere le medie nazionali), al 2% dei decessi, arrivando a superare il 10% solo nel 2007, cioè 17 anni dopo che questo “impianto” era divenuto obbligatorio per ogni cimitero.… ... Leggi il resto