Via libera a maggioranza il 13/5/2004 da parte della Quarta commissione alla Sanità e sicurezza sociale, presieduta da Federico Gelli, alla proposta di legge n.338 sull’affidamento, la conservazione e la dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti. Si tratta della prima normativa toscana in questa materia ed una volta approvata dal Consiglio regionale andrà ad integrare la legge nazionale sulla cremazione in vigore dal 2001. Una particolarità di questa legge è che consentirà la dispersione delle ceneri in determinati luoghi, come ad esempio in mare ad oltre mezzo miglio dalla costa, nei laghi ad almeno cento metri dalla riva o in montagna a più di duecento metri dalle abitazioni, dettando anche alcune modalità da osservare. La legge prevede che le Amministrazioni comunali debbano determinare le entità delle sanzioni da comminare a chi contravviene le disposizioni sui luoghi e sulle modalità. Le attività di affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri, inoltre, non possono dar luogo ad attività a fini di lucro. Ed anche questo è previsto dal testo di legge che si conclude, fra l’altro, con l’obbligo da parte dei Comuni e della Regione di offrire un’adeguata informazione ai cittadini in questa materia.
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