[fun.news.602] La FIC sollecita il Parlamento a dare attuazione alla L. 130/01

La FIC ha indetto per domenica 26 ottobre 2003 la 8ª “Giornata Nazionale della Cremazione”. È l’occasione per fare il punto anche sulle modifiche legislative in itinere. La dispersione delle ceneri, introdotta con la L. 30 marzo 2001, n. 130 “Disposizioni in materia di cremazione e dispersione di ceneri”, per la mancanza del regolamento applicativo non è ancora possibile. Rimangono infatti inattuabili la dispersione delle ceneri o la loro conservazione fuori dai cimiteri, rimangono inattuati i Piani Regionali, gli adempimenti dei Comuni e dei medici in ordine al diritto di informazione dei cittadini. Nel 2002 le cremazioni sono ulteriormente aumentate in Italia: oltre il 7% dei decessi termina ora con la cremazione. In dieci anni questa percentuale è aumentata di oltre 12 volte, segnalando quindi un cambiamento sociale che si sta estendendo anche nelle regioni meridionali. La posizione della FIC sull’A.C. 4144 “Disciplina delle attività nel settore funerario” è sostanzialmente favorevole e la Federazione si augura che il provvedimento ora in discussione alla Commissione Affari Sociali della Camera possa essere rapidamente approvato dai due rami del Parlamento per rispondere alle attese di moltissimi cittadini e dare quindi attuazione alla normativa già inserita nella legge n. 130/2001. La FIC è in contatto con tutte le Regioni italiane e svolge azioni di sensibilizzazione affinché provvedano a predisporre i piani regionali di coordinamento per la realizzazione dei crematori che la legge 130/2001 attualmente in vigore ha loro affidato. La FIC ricorda che fino alla trasformazione in legge del Disegno di Legge n. 4144 qualsiasi normativa regionale sulla dispersione delle ceneri non potrà avere valore, in quanto le Regioni sono prive della essenziale competenza per legiferare in materia di stato civile: la autorizzazione alla dispersione delle ceneri è infatti di esclusiva competenza dei Comuni attraverso tale loro ufficio.

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