[Fun.News 2311] I cambiamenti della legge di stabilità per IVA e detrazioni fiscali di interesse del settore funerario

Come noto il settore funebre e cimiteriale italiano è entrato in fibrillazione quando il Governo presentò il DDL di stabilità 2013.

PRIMA:Per grande sintesi l’IVA sarebbe aumentata dal 1/7/2003 per l’aliquota ordinaria dal 21% attuale al 22% e quella agevolata dal 10% al 11%. Quindi aumento dei costi di acquisto di beni e servizi poi indetraibili per la nota esenzione spese funebri. Ma anche aumento del costo dei loculi e tombe per effeto dell’IVA dal 10% al 11% e aumento delle operazioni cimiteriali e cremazione(dal 21% al 22% di IVA).

ORA:La discussione alla Camera ha ribaltato la iniziale impostazione del Governo e l’IVA aumenterà solo per l’aliquota ordinaria dal 21% al 22% dal 1 luglio 2013. E la cosa ha permesso di tirare un sospiro di sollievo.

Ma la vera mannaia era considerata la riduzione della detraibilità dele spese funebri (si ricorderà che queste sono detraibili nell’anno del pagamento e per i soli casi di parentelela stabiliti, entro il tetto di 1500 e rotti euro per funerale).

PRIMA: IL DDL del Governo prevedeva di fatto la eliminazione di gran parte delle detrazioni, in quanto inseriva per ogni tipologia di dspese detraibili una franchigia di 250 euro e poi un tetto massimo di 3000 euro per l’insieme delle detrazioni (escluse poche categorie, come quelle del 55% per l’edilizia). E il tutto dalle dichiarazioni dei redditi 2012.

POI: avevano scherzato! Il Parlamento cambia tutto quello che lo stesso Governo aveva ipotizzato. (taglio retroattivo a partire dai redditi 2012, tetto di 3000 euro e la franchigia di 250 euro) nel testo originario. Tutto resta come prima!

Si è conclusa nell Aula della Camera la discussione generale sul disegno di legge recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2013). L esame del provvedimento riprenderà martedì 20/11/2012 alle 10. Il governo è intenzionato a porre tre volte la fiducia, con la triplice votazione prevista per mercoledì. Il via libera finale dovrebbe arrivare giovedì, e il provvedimento potrà passare così al Senato (dove si ritiene vengano fatte altre modifiche, ma non su queste materie) e quindi dovrebbe tornare alla Camera per il voto finale.

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