[Fun.News 2111] Passa al Senato la manobra bis: effetti anche per il settore funerario

E’ di 54,265 miliardi nel 2013, anno in cui dovra’ essere raggiunto il pareggio di bilancio, l’entita’ della manovra che è stata approvata ieri sera dal Senato. Ora si attende via libera dalla Camera la prossima settimana. Circa 4,399 miliardi in piu’ rispetto alla manovra varata dal governo il 13 agosto che provengono dal maxiemendamento dell’esecutivo e in particolare dall’aumento dell’Iva. Dalla stretta sulle pensioni al carcere per i maxievasori, dal contributo di solidarieta’ alle deroghe per le leggi sul lavoro, dalla Robin Hood Tax alla spending review, ecco le principali novita’:

– L’IVA PASSA DAL 20 AL 21% (ad es. per cremazioni, operazioni cimteriali effettuate da terzi rispetto al comune, illuminazione votiva, ecc,). L’aumento dell’aliquota Iva ordinaria dal 20 al 21% garantira’ un maggior gettito di 4,236 miliardi su base annua dal 2012. Per l’anno 2011 il maggior gettito e’ stimato in circa 700 milioni. L’aumento scattera’ a decorrere dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto. L’iva per le concessioni cimiteriali resta al 10%. I funerali restano esenti IVA.

– PRIVATIZZAZIONE SERVIZI PUBBLICI. Tra i tagli ai Comuni e l’incentivo monetario a vendere partecipazioni societarie pubbliche (art.5) si avrà una forte apertura al mercato delle ex municipalizzare. Sono interessate anche le imprese pubbliche del settore funerario

– LIBERTA’ INIZIATIVA ECONOMICA. Tutto ciò che bon è vietato per legge si potrà fare e le restrizioni all’accesso alla possibilità di operare sono fortemente ridotte, dopo un certo periodo di tempo dato a comuni e regioni per adeguarsi alle nuove regole (interessate le imprese funebri, i marmisti, ecc,).

– PENSIONI, AUMENTO ETA’ DONNE PRIVATO DAL 2014. L’aumento graduale dell’eta’ di pensionamento delle donne nel settore privato partira’ dal 2014, con l’incremento di un mese, per completarsi nel 2026.

– ARTICOLO 8. Saranno possibili deroghe alle leggi nazionali sul contratto di lavoro per gli accordi aziendali e territoriali, comprese quelle sui licenziamenti fatti salvi quelli discriminatori quindi i diritti legati alla maternita’ e ai congedi parentali. Recepito anche l’accordo del 28 giugno sulla rappresentanza sindacale.

– SALVE FESTE 1 MAGGIO, 2 GIUGNO E 25 APRILE. Sono escluse dall?accorpamento alle domeniche le feste civili del 1 maggio (Festa del Lavoro) del 25 aprile (Festa ella Liberazione) e del 2 giugno (festa della Repubblica). Confermato il salvataggio delle feste concordatarie religiose mentre restano fuori le feste patronali.

– 100% PROVENTI ROBIN TAX A ENTI LOCALI. Non sono dimezzati ma solo ridotti di 1,8 miliardi i tagli agli enti locali e le risorse arriveranno tutte dalla Robin tax. Nessun alleggerimento quindi per i ministeri che non potranno beneficiare dei proventi della Robin tax che saranno destinati al 100% agli enti locali.

– AI COMUNI INTROITI LOTTA EVASIONE. I comuni parteciperanno all’attivita’ di accertamento tributario e incasseranno tutte le somme di quanto recuperato con la lotta all’evasione fiscale.

– PROVINCE, SOPPRESSIONE RINVIATA A DDL COSTITUZIONALE. La soppressione delle province con meno di 300.000 abitanti e’ stata rinviata a un ddl costituzionale che sara’ domani all’esame del Consiglio dei ministri. Dimezzati i consiglieri provinciali.

– STRETTA PICCOLI COMUNI, VERSO UNIONI. Soppressione delle giunte e obbligo di gestione sotto forma di unione dei servizi fondamentali per i comuni con meno di mille abitanti.

– DEROGA A BLOCCO TURN OVER PER REGIONI INDEBITATE. Deroga al blocco del turn over per il personale del servizio sanitario regionale delle regioni sottoposte ai piani di rientro dai disavanzi sanitari che avranno conseguito risparmi di riduzione di lavoro straordinario.

– AUTONOMIE, RISPETTATE LE SPECIALITA?. I tagli delle risorse destinati ai comuni dalle Regioni dovranno avvenire nel rispetto dello Statuto delle Regioni autonome e delle Province autonome di Trento e Bolzano.

Lascia un commento

Quando inserisci un quesito specifica sempre la REGIONE interessata, essendo diversa la normativa che si applica.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.