[Fun.News 1785] D’Ascenzi sul decreto SPL:più privatizzazione che liberalizzazione

La riforma dei servizi pubblici ”e’ piu’ una privatizzazione che una liberalizzazione”. Lo afferma il vice presidente di Federutility Mauro D’Ascenzi, che intervenendo nei giorni scorsi all’iniziativa promossa dalla rivista ”Formiche”, con l’Unione degli industriali e delle imprese di Roma, e al ministero Affari regionali, chiede ”tempi di adeguamento alle aziende in house, perche’ le banche non finanziano attivita’ con la data di scadenza”. Secondo D’Ascenzi ”e’ condivisibile l’approccio della riforma, anche se riguarda solo alcuni e non tutti i servizi. Per come e’ formulata pero’, punta piu’ alla privatizzazione che alla liberalizzazione dei servizi pubblici locali. Anzi verso la liberalizzazione sono stati posti dei limiti vincolanti. Non possono partecipare alle gare in nessuna parte d’Italia, le aziende che nella loro storia abbiano avuto affidamenti diretti, in house. Le gare andrebbero deserte”.
In pratica, spiega il vicepresidente, ”si escluderebbero non solo tutte le aziende che sono nate come municipalizzate all’inizio del secolo e che oggi sono spa, ma anche privati italiani ed europei. Sarebbe come escludere per decreto l’Enel, la Fiat, o l’Eni, dal mercato, per il fatto che in passato abbiano avuto partecipazioni o aiuti dallo Stato”.

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