Con DGR del 9/12/2024 la regione Lombardia ha approvato il rapporto sulla pianificazione regionale dei crematori e monitoraggio dell’attività degli impianti per gli anni 2022/2023.
Il rapporto fornisce un’analisi dettagliata della pianificazione regionale per gli impianti di cremazione in Lombardia, in accordo con la normativa statale (art. 6 L.130/2001).
Vengono presentati i dati relativi all’attività degli impianti esistenti, alle nuove realizzazioni e ai potenziamenti, nonché un monitoraggio del trend della scelta crematoria da parte dei cittadini lombardi.
Nel 2023, la capacità crematoria totale in Lombardia è pari a 51.000 cremazioni/anno.
La scelta crematoria ha raggiunto il 50% dei decessi nel 2023, in linea con la crescita lineare osservata negli anni precedenti.
Nonostante una quota significativa di cremazioni avvenga ancora fuori regione, l’attuale assetto degli impianti è considerato compatibile con il bisogno stimato fino al 2026, suggerendo che non sia necessaria un’ulteriore evoluzione della rete al momento (visto anche che sono stati potenziati impianti esistenti e autorizzato di nuovi).
Di seguito una tabella sintetica delle informazioni più rilevanti.
- Impianti esistenti (2023): 12
- Linee esistenti (2023): 29
- Capacità attuale (esistenti): 40.100 cr/a
- Capacità totale (con potenziamenti/nuovi): 51.000 cr/a
- Adesione Survey Comuni (2023): 69,1%
- Adesione Survey Gestori (2023): 100%
- Quoziente di mortalità (2023): 10,3‰ (ISTAT)
- Scelta crematoria (2023): 50,0% dei decessi in Lombardia
- Cremazioni in Lombardia (2023): 84,2% delle autorizzazioni comunali
- Cremazioni fuori Lombardia (2023): 15,8% delle autorizzazioni comunali (7.502)
- Impianti extra-regione più usati: Trecate (35,4% delle cremazioni fuori regione) e Valenza (16,1%)
- Provincie con alta quota cremazioni fuori regione (2023): Monza Brianza (35,8%), Varese (28,3%), Pavia (18,4%), CM Milano (17,9%), Como (17,1%).
- Media cremazioni/linea (2023): 2400 cr/a
Il rapporto evidenzia un trend consolidato verso la cremazione in Lombardia, che ha raggiunto la metà dei decessi nel 2023. La Regione ha risposto a questa crescente domanda pianificando il potenziamento e la realizzazione di nuovi impianti.
Nonostante persistano flussi significativi verso impianti extra-regionali, principalmente in Piemonte, l’attuale capacità prevista è considerata sufficiente a soddisfare il bisogno stimato nel breve-medio termine (fino al 2026), rendendo superfluo, al momento, un ulteriore sviluppo della rete degli impianti.
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