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  • Quesito pubblicato su ISF2005/3-e

    Che cosa si intende per resti mortali senza parti molli: solamente la scheletrizzazione completa oppure anche i resti mortali mummificati?
    Anno: 2005
  • Quesito pubblicato su ISF2005/3-d

    Nel novembre 2005 al Comune Y, situato in Liguria, è pervenuta la richiesta da parte di un residente intesa ad ottenere l'autorizzazione a prelevare le ceneri della madre (deceduta nel 2003) dal cimitero lombardo di X in cui si trovano per poi portarle presso la propria abitazione. Nonostante la defunta non abbia lasciato alcuna volontà scritta in merito, il figlio ha dichiarato per scritto che la madre aveva più volte manifestato tale volontà sia a lui, che alla sorella ed ai nipoti. Si pongono quindi i seguenti quesiti alla luce del regolamento regionale lombardo 9/11/2004, n. 6: Possiamo acconsentire alla richiesta avanzata dal figlio? E se si da chi deve essere rilasciata l’autorizzazione e qual è la modulistica da utilizzare? Quali sono i criteri per la conservazioni delle ceneri da parte del figlio? Dobbiamo richiedere anche l'autorizzazione scritta della sorella?
    Anno: 2005
  • Quesito pubblicato su ISF2005/3-c

    Il regolamento regionale lombardo n. 6/04 non prevede la concessione d'uso di sepoltura privata "perpetua" o di durata superiore ai 99 anni, ma in questo Comune le concessioni perpetue o per 100 anni già in essere sono tantissime (soprattutto riferite a tombe a terra con sovrapposizione). Possono queste essere modificate in concessioni a termine (30 o 50 anni) senza ledere diritti comunque acquisiti dal concessionario?
    Anno: 2005
  • Quesito pubblicato su ISF2005/3-b

    Nel cimitero cittadino di ..., all’interno di una delle tombe retrocesse al Comune (per abbandono da parte dei precedenti titolari), è stata rinvenuta la sepoltura di un soldato, caduto sul Carso nel 1916. Si chiede se sia possibile vendere tale edicola ad una delle seguenti condizioni: 1) mantenendo intatta la salma e dandole sepoltura in altro loculo; 2) effettuando la raccolta dei resti e mantenendoli all'interno dell'edicola da riaggiudicare, affiggendo (eventualmente) una lapide riportante i dati del soldato e le circostanze del decesso. Si domanda inoltre se, per effettuare gli spostamenti di Caduti sia da edicole che da campi militari, sia necessaria l’autorizzazione da parte del Ministero dell'Interno o di altri enti e quale sia la normativa di riferimento?
    Anno: 2005
  • Quesito pubblicato su ISF2005/3-a

    Ci viene chiesto come è possibile controllare i requisiti di una impresa funebre nel caso in cui la sua sede commerciale non si trovi nel Comune di … in Lombardia.
    Anno: 2005
  • Quesito pubblicato su ISF2005/2-g

    Nel nostro territorio esiste da tempo una querelle tra le agenzie di onoranze funebri riguardante l’applicazione del D.Lgs. 626/94, con particolare riferimento al numero degli addetti che devono seguire la cerimonia funebre. La L.R. Emilia Romagna 19/04 dispone che ci sia un numero minimo di addetti per ogni agenzia (assunti, qualificati e formati), mentre per le operazioni si invita al rispetto della legge anti-infortunistica. A mio giudizio una disposizione – quale quella di alcuni Comuni – che obbligano la presenza di quattro operatori in ogni funerale è da considerarsi una prevaricazione. Esistono cerimonie, e penso ai decessi in abitazione e residenze condominiali, in cui anche quattro addetti sono pochi, altri funerali (il classico ospedale-chiesa-cimitero) dove, anche grazie a carrelli, pianali estraibili, ecc. la movimentazione del cofano è ridotta. Per altro la legge in materia di movimentazione è riferita ai lavoratori, credo, che effettuano questo lavoro in modo continuativo, per tutto l’orario di lavoro, mentre nel nostro settore la movimentazione è limitata e occasionale. Ecco perché penso che la normativa comunale, in questo senso, dovrà essere più flessibile e non categorica. Cosa ne pensate?
    Anno: 2005
  • Quesito pubblicato su ISF2005/2-f

    Il Comune di … metterà all’asta alcune cappelle del cimitero comunale senza prima aver effettuato le operazioni di estumulazioni dei defunti presenti (che ormai non hanno più parenti). Tale decisione è motivata dalla mancanza di personale: è infatti previsto che il Comune, al momento della stipula della concessione, si riservi un lasso di tempo per effettuare tali operazioni. È legittima tale iniziativa di vendita delle cappelle?
    Anno: 2005
  • Quesito pubblicato su ISF2005/2-e

    In relazione alla legge regionale Emilia Romagna 29/7/2004, n. 19, al di là dell’impianto generale estremamente positivo, trovo che nella mia zona sarà particolarmente difficoltoso realizzare la struttura di cui all’art. 4, comma 5. In primo luogo perché le Camere mortuarie nei cimiteri, esistenti da decenni, sono fatiscenti, inutilizzate e soprattutto mancano le aree per potere disporre anche della sala per il commiato, i cui requisiti, per altro, non sono ben definiti. Questa disposizione inoltre elimina, di fatto, la possibilità di provvedere a dotarsi di camere mortuarie attraverso convenzioni con strutture pubbliche esistenti, procedura seguita dalla maggior parte dei Comuni e, in prospettiva, anche eventualmente con impianti di nuova realizzazione, penso soprattutto alle case funerarie. Il quesito che volevo porre è sostanzialmente quali caratteristiche debbano avere le camere mortuarie dei cimiteri (circ. SEFIT 20/12/2002 n. 4856) e la sala per il commiato ed in cosa consiste la “custodia”.
    Anno: 2005
  • Quesito pubblicato su ISF2005/2-d

    Nell’ipotesi in cui il defunto non abbia designato in vita l’affidatario delle ceneri, quali soggetti possono manifestare la volontà di avere le ceneri in affidamento? Supponiamo, ad esempio, che il defunto lasci il coniuge e alcuni figli e che la richiesta di affidamento venga fatta da un nipote. Come ci si comporta in tali casi? È possibile accogliere la richiesta (previo assenso del coniuge e di tutti i figli) oppure deve ritenersi che la presenza del coniuge e/o quella di parenti di grado più prossimo precluda la possibilità di affidamento ai parenti più lontani?
    Anno: 2005
  • Quesito pubblicato su ISF2005/2-c

    A questa Amministrazione è stato presentato un testamento olografo a firma di una signora vedova senza figli, datato nel 1995 e redatto verbale di pubblicazione notarile solo in data 14/12/2004, col quale si lasciava in eredità una tomba nel nostro cimitero alla nipote “Tizia”. La titolare della concessione è deceduta nel settembre del 2003. Nel novembre 2003 due altri nipoti (eredi consanguinei) chiedevano a questa Amministrazione di essere inclusi nella voltura della concessione quali eredi insieme alla nipote “Tizia”. È legittimo volturare la concessione solo al soggetto indicato nel testamento olografo o si deve procedere anche per gli altri nipoti?
    Anno: 2005