Studi settoriali analizzano le stime provvisorie del forte calo di aspettativa di vita dovuto ai decessi della pandemia

Uno studio, recentemente realizzato da Elizabeth Arias, Betzaida Tejada-Vera e Farida Ahmad del National Center for Health Statistics (NCHS) ha fornito dati interessanti sulle stime provvisorie dell’aspettativa di vita negli Stati Uniti da gennaio a giugno 2020, in rapporto alla pandemia da Covid-19.
Il Centro è usualmente deputato a raccogliere e diffondere le statistiche di vita americane ufficiali, attraverso un proprio sistema di rilevamento ed utilizzando sia dati statistici provvisori, di aiuto per il compito di sorveglianza della sanità pubblica, sia dati finali necessari per produrre statistiche nazionali annuali sulla natalità e sulla mortalità.… ... Leggi il resto

ISTAT e ISS hanno diffuso un approfondito studio sulla mortalità in periodo COVID, fino a novembre

Il 30 dicembre 2020 ISTAT e ISS hanno diffuso il rapporto sull’andamento di mortalità connesso al COVID e i confronti con l’evoluzione della mortalità totale di periodo e confrontata con la media storica quinquennale. Di seguito se ne riportano i principali dati, con qualche valutazione scaturente dalla loro analisi.

L’insieme dei documenti diffusi dall’ISTAT e dall’ISS è il seguente:

  • Report Iss-Istat Impatto dell’epidemia covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente – Periodo Gennaio-Novembre 2020 reperibile cliccando QUI.
... Leggi il resto

Nel 2020 si stima che il numero dei morti supererà le 700mila unità

“Non è ancora finito il 2020, ma una valutazione ragionevole fa pensare che quest’anno supereremo il confine dei 700mila decessi complessivi, che è un valore preoccupante perché una cosa del genere l’ultima volta, in Italia, era successa nel 1944. Eravamo nel pieno della seconda guerra mondiale”.

A illustrare i numeri dai quali si deduce anche il peso della pandemia Covid, è stato, durante la trasmissione Agorà su Rai Tre, il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo. “Nel 2019 – precisa – il dato era stato di 647.000 morti”.… ... Leggi il resto

Disponibili i dati sulla mortalità del mese di novembre delle medio-grandi città italiane

Rispetto ad una attesa per il mese di novembre di 3.718 defunti nelle grandi città del Nord, l’effettiva mortalità è stata di 6.405 persone, con un aumento del 72% rispetto al dato atteso, cioè + 2.687 defunti).
Per il Centro – Sud, l’analogo confronto ci dice che a fronte di una mortalità attesa di 4.496 unità, se ne sono registrate 6.602, con un aumento di 2.106 unità sull’atteso e quindi un incremento percentuale del 47%.
E’ Bolzano il capoluogo con maggior incremento di mortalità tra l’atteso e il reale (+ 128%).… ... Leggi il resto

Modena: camere ardenti e crematori in tilt.

(Fonte: Radio Bruno news)

 

Ottanta salme in attesa di cremazione, per la quale, ad oggi, occorre attendere almeno due settimane e mezzo. Accade al crematorio di Coviolo, nel reggiano. Nei primi 21 giorni di marzo, numeri alla mano, le morti sono più che raddoppiate in tutto il nord Italia, mettendo in crisi anche le camere mortuarie ed i crematori delle nostre città.

Da Boretto, sempre nel reggiano, è partito ieri un camion frigo dell’Atm Group destinato al Policlinico di Modena: al suo interno potranno essere stoccate circa 150 bare, salme in attesa della cremazione.… ... Leggi il resto

COVID-19 : Indicazioni operative per personale necroforo in cimitero (parte II)

In un precedente articolo abbiamo esaminato alcune procedure su trasporto funebre e relativo confezionamento del feretro.

Nella malaugurata evenienza che l’eventuale aumento di mortalità risulti eccedere le possibilità di avvio a sepoltura dei deceduti in arrivo al cimitero potrebbe essere necessario, con intervento delle autorità competenti, disporre quanto segue:

  1. la camera mortuaria del cimitero, oltre ad altri locali di servizio o spazi cimiteriali liberi, dovrebbe ricever in  custodia temporanea (e questa è proprio la sua funzione edittale!)
... Leggi il resto

Pubblicato il V Rapporto B.E.S. – 2017: speranza di vita e indicatori di mortalità.

Il 15 dicembre 2017 l’ISTAT ha pubblicato il V Rapporto B.E.S. – 2017,  da cui, tra gli altri indicatori, emerge come migliori la speranza di vita alla nascita (in Italia, nel 2016, è stata pari a 82,8 anni), con un completo recupero rispetto alla flessione osservata nel 2015, in concomitanza del picco di mortalità registrato in Italia (ed altresì in molti paesi europei). Nel 2016, gli indicatori che descrivono la qualità degli anni da vivere in buona salute o senza alcuna limitazione nelle attività a 65 anni non evidenziano variazioni di rilievo rispetto agli ultimi due anni.… ... Leggi il resto