Quesito pubblicato su ISF2010/4-b

Una concessione di sepolcro cimiteriale nel tempo viene nella disponibilità del concessionario A.
Nella tomba sussistono spoglie mortali di persone non appartenenti alla famiglia del concessionario A, ma ad altra famiglia (B) titolare della stessa concessione in epoca passata (e che aveva rinunciato).
Dal carteggio intercorso con l’Amministrazione comunale il concessionario A vorrebbe procedere alla estumulazione delle salme riconducibili al vecchio concessionario B.
I familiari di B hanno segnalato all’Amministrazione comunale che non intendono procedere alla domanda di estumulazione delle salme ancora presenti nel sepolcro, anzi diffidano l’Amministrazione dall’autorizzare operazioni cimiteriali in tal senso.
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Tribunale, L’Aquila, Sez. Civile, 27 settembre 2010

Norme correlate:
Art 822 Regio Decreto n. 262/1942
Art 823 Regio Decreto n. 262/1942
Art 824 Regio Decreto n. 262/1942
Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massima:
Tribunale, L’Aquila, Sez. Civile, 27 settembre 2010
Deve essere dichiarata la nullità dell’atto di cessione dei loculi, per impossibilità originaria dell’oggetto (bene extra commercio). La vendita dei loculi cimiteriali è vietata, in quanto i cimiteri sono soggetti al regime dei beni demaniali e, quindi, sono inalienabili:
«Per quanto attiene al merito della controversia, rileva il giudicante che deve essere dichiarata la nullità dell’atto di cessione dei loculi, per impossibilità originaria dell’oggetto (bene extra commercio).… ... Leggi il resto

Consiglio di giustizia amministrativa, Sicilia, Palermo, 6 settembre 2010, n. 1151

Massima:
Consiglio di giustizia amministrativa, Sicilia, Palermo, 6 settembre 2010, n. 1151
È consolidato in giurisprudenza il principio secondo il quale se un provvedimento è supportato da una pluralità di capi di motivazione e tutti vengano censurati, è sufficiente per la validità dell’atto che almeno un capo di motivazione resista alle censure dedotte. Se poi qualche capo di motivazione non sia stato impugnato, esso capo è inoppugnabile e da solo sorregge l’atto impugnato; conseguentemente la censura degli altri capi di motivazione va dichiarata inammissibile per difetto d’interesse non essendo idonea a provocare l’annullamento dell’atto.… ... Leggi il resto

Tribunale, Bari, Sez. III, 1° settembre 2010

Norme correlate:
Art 2051 Regio Decreto n. 262/1942

Massima:
Tribunale, Bari, Sez.III, 1° settembre 2010
L’attore agisce per tutelare il suo diritto al risarcimento del danno causato da omessa manutenzione da parte del Comune di un bene di proprietà dello stesso convenuto di cui, pertanto, ne ha la custodia, secondo i principi che regolano la responsabilità prevista dall’art. 2051 c.c. Dalla c.t.u. espletata a mezzo del geom. Do.Lo. è emerso che la cappella dell’attore è una cappella gentilizia edificata con struttura in calcestruzzo composta di due superfici, cappella piano terra e cripta piano cantinato, tutta rifinita in marmo pregiato bianco di Carrara e Badiglio che risulta ingiallito nella misura del 50% per effetto dell’umidità esterna.… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2010/3-b

Il Comune lombardo di … ha dato in concessione per 25 anni un’area cimiteriale per due posti.
Alla scadenza del contratto ha proposto al concessionario, come indicato dal regolamento di polizia mortuaria comunale, il possibile rinnovo della stessa area per altri 10 anni (a seguito di risposta negativa, il Comune dovrebbe procedere all’estumulazione delle salme ivi tumulate).
Poiché l’ultima salma tumulata nella tomba in questione è deceduta solo 5 anni prima della scadenza della concessione dell’area, si chiede se è possibile procedere alla estumulazione (quindi all’apertura della cassa) anche della seconda salma tumulata solo da 5 anni o è invece più corretto procedere al trasferimento del feretro ad altra sepoltura all’interno del cimitero (es.
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TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 5 agosto 2010, n. 9197

Norme correlate:
Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massima:
TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 5 agosto 2010, n. 9197
Le concessioni cimiteriali perpetue rilasciate prima dell’entrata in vigore del D.P.R. 803/1975 non possono essere revocate ma possono essere trasformate in concessioni a tempo determinato della durata di 99 anni in caso di soppressione del cimitero. Le concessioni rilasciate prima dell’entrata in vigore del D.P.R. 803/1975 che abbiano durata superiore ai 99 anni possono essere revocate ove si verifichi una grave situazione di insufficienza del cimitero rispetto al fabbisogno del comune e non sia possibile provvedere tempestivamente all’ampliamento o alla costruzione di nuovo cimitero e sempre che siano trascorsi 50 anni dalla tumulazione dell’ultima salma: «9.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 25 giugno 2010, n. 4081

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massima:
Consiglio di Stato, Sez. V, 25 giugno 2010, n. 4081
Risulta illegittima per i vizi di eccesso di potere e di difetto di motivazione la determinazione di decadenza della concessione di un’area cimiteriale per la circostanza di fatto relativa alla inesistenza di rapporti di parentela diretta tra il titolare della concessione cimiteriale e un certo numero di persone tumulate nella cappella gentilizia, nel caso in cui l’Amministrazione comunale, sempre tempestivamente informata della collocazione delle sepolture, non dimostri l’assenza di autorizzazioni.… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2010/2-c

Un privato chiede chiarimenti in merito al regime autorizzatorio in caso di richiesta di estumulazione ordinaria di una salma che si trova in un loculo posto in una cappella di famiglia (tale cappella è stata eretta su un’area cimiteriale concessa in uso perpetuo nel 1958).
Il richiedente l’estumulazione è un erede di uno dei due titolari al 50% della concessione.


Risposta:
Con ordinanza del sindaco (o assessore competente) viene regolata la materia nel dettaglio.
Può essere normata dal regolamento di polizia mortuaria comunale e in assenza dei due (ordinanza e regolamento comunale) vale la norma statale, sempre che non ci sia un normativa regionale configgente.
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TAR Lombardia, Brescia, Sez. II, 30 aprile 2010, n. 1659

Norme correlate:
Art 823 Regio Decreto n. 262/1942
Art 824 Regio Decreto n. 262/1942

Riferimenti:
Cass. civ., sez. II, 25/05/1983, n. 3607; T.A.R. Calabria, 26/01/2010, n. 26; T.A.R. Sicilia, Catania, sez. III, 24/12/1997, 2675; T.A.R. Puglia, Bari, sez. I, 01/06/1994, n. 989

Massima:
TAR Lombardia, Brescia, Sez. II, 30 aprile 2010, n. 1659
Anche prima del c.c. del 1942 i cimiteri erano beni di proprietà comunale:«7. In proposito infatti non va dimenticato che, anche prima dell entrata in vigore del codice del 1942, di cui subito si dirà, i cimiteri erano beni di proprietà comunale, come tali in linea di principio non liberamente disponibili; di conseguenza la costituzione di cappelle private nell ambito degli stessi si configurava pacificamente non come cessione del relativo spazio ad un privato acquirente, ma come concessione dello stesso: è così anche nella fattispecie per cui è causa, dato che l atto originario del 1912 parla in modo espresso di “concessione … fatta” (doc.… ... Leggi il resto

TAR Lazio, Roma, Sez. II, 2 aprile 2010, n. 5618

Riferimenti:
T.A.R. Salerno, sez. II, 14/07/2008, n. 2133; C.d.S., sez. V, 08/03/2010, n. 1330; T.A.R. Catanzaro, sez. I, 04/02/2009, n. 100; Cons. Stato, sez. V, 17/11/2006, n. 6728; T.A.R. Veneteo, sez. III, 26/09/2006, n. 3074; Cass., 29/09/2000, n. 12957; T.A.R. Catania, sez. III, 29/01/2009, n. 243

Massima:
TAR Lazio, Roma, Sez. II, 2 aprile 2010, n. 5618
La concessione cimiteriale attribuisce al concessionario un diritto soggettivo perfetto, assimilabile ad un diritto di superficie, come tale opponibile erga omnes, il quale si affievolisce laddove l amministrazione concedente decida di agire con i propri poteri di autotutela: «2.… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2010/1-d

Il signor X chiede, all’rgano amministrativo di un cimitero consortile, la voltura in suo favore della concessione di una cappella intestata allo zio (celibe), in seguito a testamento olografo a firma del defunto zio regolarmente registrato a mezzo di notaio.
Il testamento riporta: “” in previsione della mia morte e per il tempo in cui avrò cessato di vivere, dispongo quanto segue: ” a mio nipote ” (richiedente la voltura) lascio la piena proprietà della cappella sita nel cimitero di … con diritto di sepoltura della famiglia del mio defunto fratello … e delle mie sorelle … ed è mio desiderio che non vengano sepolti estranei.”
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TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 26 febbraio 2010, n. 1171

Riferimenti:
TAR Campania, Napoli, sez. I, 28/07/2009, n. 4427

Massima:
TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 26 febbraio 2010, n. 1171
È legittima la norma del regolamento di polizia mortuaria che prevede l’applicabilità anche alle concessioni cimiteriali già rilasciate del divieto di qualsiasi cessione diretta fra privati delle concessioni: essa infatti non è retroattiva, in quanto va a regolamentare i futuri atti di cessione fra privati. Il fatto tuttavia che la norma alteri delle regole cristallizzate al momento del rilascio della concessione comporta la necessità di un’adeguata considerazione dell’affidamento creatosi in capo al privato (ad es.… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2009/4-g

La signora X ha chiesto la voltura in suo favore della concessione di una cappella gentilizia intestata a terzi (Istituto Religioso) in conformità di un titolo esecutivo rappresentato dal verbale di conciliazione giudiziale emesso dal Giudice del Lavoro di … .
La signora richiedente la voltura, a fronte di un credito inerente il trattamento di fine rapporto vantato nei confronti di tale Istituto Religioso, ha accettato la proposta conciliativa diretta alla soddisfazione del credito. Tale proposta concerneva la cessione, in favore della stessa signora, del diritto di esclusivo e pieno utilizzo della cappella gentilizia presente nel cimitero consortile, appartenente all’Istituto Religioso.
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Quesito pubblicato su ISF2009/3-h

In un Comune della Lombardia si deve procedere all’estumulazione di resti mortali di salme tumulate in loculi per i quali da anni non è stata rinnovata la concessione (salme tumulate da oltre 25 anni), avendo accertato il disinteresse di famigliari e l’impossibilità di reperire eventuali eredi. Nel caso di resti mortali non mineralizzati l’amministrazione comunale con ordinanza del Sindaco può procedere d’ufficio alla loro cremazione? Per il forno crematorio incaricato può bastare, per la ricezione dei resti mortali, la solo ordinanza del Sindaco con l’elenco di nominativi dei resti mortali che saranno cremati?... Leggi il resto