[fun.news.974] Bollettino quotidiano sul rischio calore

Sul sito www.euroact.net , nell’area Informazioni, è presente un link al sito della Protezione Civile che fornisce giornalmente le previsioni sul rischio di calore. È utile seguirne la evoluzione per prevedere eventuali effetti anomali e quindi essere preparati per eccessi di mortalità. Le previsioni sono di 3 giorni in 3 giorni, scorrevoli di giorno in giorno. Si tratta di un sistema di allarme inventato dagli americani, che si chiama ‘Heat/Health Wacht/Warning System’, in sigla HHWWS, che incrocia i dati delle previsioni meteo con quelli delle situazioni a rischio per la salute. In Italia funziona così: ogni giorno le previsioni a 72 ore fornite dal Servizio meteorologico dell’Aeronautica militare vengono elaborate dal Centro di Competenza nazionale della Protezione Civile. Qui vengono prodotte per i tre giorni successivi le previsioni delle masse d’aria a rischio e sul numero di giorni consecutivi in cui esse si verificano. Inoltre, le previsioni sulla temperatura massima, sul superamento del livello soglia associato a un significativo aumento della mortalità e sul livello dell’eccesso di mortalità previsto. Questi risultati sono sintetizzati in un bollettino giornaliero che segnala le condizioni di rischio per la salute, per il giorno stesso e per i due giorni successivi, attraverso livelli graduati di rischio: nessun allarme; livello di attenzione (se sono previste masse d’aria a rischio a 72 ore); livello di allarme (se sono previste masse d’aria a rischio e un eccesso di mortalità a 24-48 ore); livello di emergenza (se le condizioni a rischio permangono per oltre 2 giorni consecutivi). Il bollettino viene inviato tempestivamente, via Internet, al centro locale di competenza identificato (il Comune o la sede della Protezione Civile), che ha il compito di attivare la sua rete informativa e gli interventi di prevenzione. I bollettini sono inviati ad Asl, organizzazioni di volontariato, medici di medicina generale, ospedali, case di riposo per anziani e alla stampa, perché ne dia notizia.

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