[fun.news.726] Il caro estinto non … muore

La Procura di Nocera Inferiore, a seguito di denunce di titolari di pompe funebri vittime di minacce e ritorsioni, ha provveduto ad effettuare indagini e a denunciare un vasto numero di impresari di pompe funebri e di dipendenti comunali. L’accusa per gli indagati è di associazione a delinquere finalizzata all’illecita concorrenza nell’ambito delle agenzie di pompe funebri nel salernitano. Le infrazioni commesse dalla presunta organizzazione, per gestire il mercato del ”Caro estinto” sono gravi. I Savarese ad Angri e i D’Avino e i Cesarano a Nocera Inferiore, secondo l’accusa, avrebbero creato una vera e propria lobby: atti intimidatori e incendiari non sarebbero mancati per decretare l’assoluto predominio nel campo delle pompe funebri. Perfino una gambizzazione sarebbe stata effettuata per impedire agli eredi Palumbo, proprietari dell’omonima azienda di pompe funebri, situata proprio nel centro nocerino, di affermarsi sul mercato. Dovranno rispondere delle accuse anche alcuni dirigenti e dipendenti comunali di Nocera Inferiore e di Angri: in ballo ci sarebbero, secondo gli inquirenti, alcune autorizzazioni all’esercizio dei trasporti funebri in mancanza dei requisiti prescritti dalla normativa e dal regolamento comunale adottato in materia e senza effettuare i dovuti controlli sulla regolarità della documentazione.

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