[fun.news.474] Le prime anticipazioni sul testo del DDL Sirchia

Il Consiglio dei ministri ha approvato il ddl del ministro della Salute, Girolamo Sirchia, che modifica la legislazione funeraria. La gestione dei cimiteri (che restano demaniali e quindi pubblici) potrà essere effettuata nelle forme previste per l’affidamento di un pubblico servizio, oltre che attraverso lo strumento del project financing. Viene facilitato l’iter per la cremazione e si dettano norme che consentono la dispersione delle ceneri in natura e l’affido delle urne cinerarie al familiare. Viene infine stabilita una normativa di riferimento per i cimiteri per gli animali di affezione. Per la prima volta in Italia è riconosciuta ufficialmente da una legge dello stato l’attività funebre, regolandone l’esercizio, come pure quello del trasporto funebre e inoltre e’ identificata una nuova figura, quella del tanatoprattore, che si occupa di trattare le salme per la momentanea conservazione e per rendere presentabile il cadavere. Con lo schema di disegno di legge approvato in Consiglio dei Ministri il 7 marzo, che passa ora all’esame del Parlamento, ma che dovrà ricevere il parere della Conferenza Unificata, viene rinnovato il settore non solo negli aspetti igienico sanitari ma anche per quelli gestionali e per l’utenza. «Bisogna infatti considerare – si legge nella relazione illustrativa che accompagna il testo – la particolarità della materia, che coinvolge oltre mezzo milione di famiglie l’anno e i suoi risvolti psicologici». Lo Stato fissa nel testo i principi fondamentali come gli standard uniformi su tutto il territorio nazionale per il trattamento delle salme e dei resti (ceneri e ossa). Così si dettano anche nuove norme per evitare situazioni di concorrenza asimmetrica laddove vi sia contiguità tra mercati in monopolio e mercati in concorrenza. I cimiteri restano pubblici in quanto demanio comunale e solo i comuni potranno erigere nuovi cimiteri. Ma si apre il mercato ai privati che potranno partecipare nell’edilizia, con lo strumento del Project financing, già sperimentato nella realizzazione di opere pubbliche, oltre che gestire il servizio pubblico nelle forme consentite dall’art. 113 bis del D.Lgs. 267/2000 e s.m.i.. I forni crematori continueranno ad esser pubblici all’interno dei cimiteri. Il testo rende più agevole la costruzione delle cappelle gentilizie in aree di proprietà privata in modo, si spiega, “da renderli popolari e non più elitari”. «La costruzione e l’uso di cappelle private familiari fuori dai cimiteri, per accogliere cadaveri», ma anche ceneri, «sono consentiti quando le cappelle sono attorniate per un raggio di almeno 25 metri da una zona di rispetto dei fondi di proprietà delle famiglie interessate al loro uso». Ridefinite le norme sulle zone di rispetto dopo che la legge 166/2002 all’articolo 28, le aveva cambiate, senza tenere in debito conto le prospettive di sviluppo cimiteriale. Nel testo anche i cimiteri per animali. Si tratta di una novità attesa da chi ama gli animali. Quando muoiono, infatti, almeno fino ad ora, non hanno diritto ad alcun luogo per la sepoltura. Nasceranno, sempre che il testo venga approvato dalle Camere, delle nuove aree dove accogliere le spoglie degli animali d’affezione.

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