[fun.news.282] In Svizzera c’è chi punta decisamente al cimitero parco

A Zurigo, si sta profilando un cambiamento nella gestione di alcuni cimiteri per renderli “più vivaci” o “più vivibili”. Si pensa a trasformare gli ampi spazi alberati, dove ci sono, e ancora privi di tombe, in parchi e giardini con viali, vialetti e panchine per permettere ai passanti di godere giornalmente, a tutte le ore, le oasi di pace nei pressi dei defunti e nel dovuto rispetto dei camposanti. La gente si divide in due settori: i favorevoli e i contrari. I tentativi di realizzare i cimiteri “vivacizzati” sono già in corso, tanto che il Municipio di Zurigo dovrà decidere proprio nel corso di questo mese di maggio, l’inasprimento eventuale dei controlli e il prelievo di multe nei confronti dei trasgressori colti sul fatto, ossia di quanti “rompono la quiete” dei cimiteri, in particolare di due ormai liberalizzati: il Sihlfeld e il Manegg. Il primo è situato al centro del quartiere omonimo zurighese e possiede, a lato delle tombe vere e proprie, una parte alberata con prati, cespugli e viali che suggeriscono, da soli, l’idea del parco civico, circondato dalla classica cinta e dalle cancellate. Proprio per la sua posizione centrale viene sfruttato da quanti si spostano, a piedi, da una parte all’altra del quartiere evitando così le strade trafficate. Controlli mirati da parte dei custodi e la chiusura notturna dovrebbero inoltre scongiurare la presenza di drogati e malintenzionati come si è temuto in un primo tempo al cimitero del Manegg, ora nuovamente sotto controllo. Ma, dicono ancora i custodi unanimi, il segno più bello del cambiamento di mentalità e se vogliamo dei rapporti tra i vivi e i morti dato dalla maggior vita nei cimiteri, dove è possibile farlo, è la presenza timida delle mamme con i loro bebé in carrozzina. I tabù sono scomparsi e si è già visto il neonato allattato serenamente al seno della mamma, all’ombra di un grande faggio che a Sihlbrugg, in estate, si allunga protettivo fin sulle tombe.

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