Clamorosa occupazione del cimitero di Secondigliano a Napoli da parte degli stessi rappresentanti delle amministrazioni locali. Il sit-in è stato messo in atto dai presidenti e da una ventina di consiglieri di varie forze politiche delle circoscrizioni di Secondigliano e di San Pietro a Patierno – cui si sono uniti i capigruppo comunali di Forza Italia, Pietro Mastranzo, del Partito democratico cristiano, Nino Funaro; i consiglieri Lello Ambrosino e Marco Mansueto – per protestare contro Palazzo San Giacomo per i ritardi nel varo del progetto di ampliamento. Le salme restano anche una settimana nei depositi prima di essere interrate, e anche ieri ben quattro cadaveri giacevano da giorni nelle bare per l’impossibilità di sotterrarli. «Ormai è saturo anche il giardinetto ch’era destinato ai bambini. Se non si libera qualche posto, data l’impossibilità di trasferire i corpi da sottoterra nei nicchiai», spiegava il presidente circoscrizionale di Secondigliano, Gaetano Salomone, «lunedì questi quattro nostri defunti saranno trasportati a Poggioreale, ma le famiglie vogliono che chi ha vissuto per tutta una vita nel quartiere resti qui». E il presidente di San Pietro, Vincenzo Solombrino: «Da decenni si parla di costruire altri 5-6mila loculi. La gente ci assedia e noi dobbiamo rappresentare queste esigenze della cittadinanza». «Il cimitero è consortile tra Secondigliano e San Pietro a Patierno sin da quando erano comuni a sé, fino al 1925», spiegava Nino Funaro che è nato e vive da sempre a San Pietro. «Non più di quindici giorni fa si è tenuto un Consiglio comunale monotematico sulle periferie dov’è emersa con evidenza anche la questione della saturazione dei cimiteri, l’assessore s’era impegnato a risolvere presto il problema… Da sette anni si parla dell’ampliamento, il Comune doveva farlo entro il 2001. La situazione è esplosiva». Una questione che finì addirittura sulla stampa internazionale quando, in virtù di un vecchio bando, qualche anno fa si ricorse a un sorteggio per assegnare i loculi (una “riffa sui posti per i morti” che finì quasi in rissa). Il sit-in si è concluso quando l’assessore Caputi ha dato la sua disponibilità ad incontrarsi con i due Consigli circoscrizionali e con i consiglieri comunali dell’opposizione che hanno sostenuto la protesta. Presto la questione sarà esaminata col presidente del Consiglio comunale Squame e col sindaco Iervolino.
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