[Fun.News 1777] UE impone sostituzione lampadine ad incandescenza

E’ partito dal 1° settembre 2009 il piano energetico dell’Unione Europea, che prevede l’abolizione dal commercio delle vecchie lampade a incandescenza da 100 Watt.
Da settembre 2010 verranno ritirate quelle da 75 watt e l’anno dopo quelle da 60 watt e via via tutte le altre entro il 2012. Si otterrà, così, un risparmio di energia elettrica dell’80%, con costi inferiori da 11 a 46 miliardi di euro all’anno (sulla bolletta tra 50 e 160 euro all’anno per famiglia) e si avranno da 32 a 239 milioni di tonnellate di CO2 in meno all’anno nell’atmosfera.
L’illuminazione verrà realizzata unicamente da lampade alogene, con sistema LED e dalle fluorescenti compatte dette Cfl, che devono rientrare nelle classi di efficienza energetica A, B, C.
Le vecchie lampadine a incandescenza avevano l’inconveniente di trasformare in luce solo il 5% dell’energia elettrica che consumavano, con grande dispendio e produzione di calore e CO2, e per questo erano di classe D, E, F, meno efficienti e meno resistenti. Lo smaltimento dei vecchi modelli verrà realizzato in appositi centri per il loro possibile contenuto di mercurio e rame.
Il costo delle lampadine fluorescenti è leggermente maggiore, ma è compensato dalla maggiore durata e migliore qualità. Rimarranno a incandescenza solo le lampadine per elettrodomestici come forni e frigoriferi e per le incubatrici da allevamenti e neonati, ma dal 2016 spariranno anche quelle di classe C, secondo il piano energetico.
Allo stato attuale non vi ancora nessuno studio dell’impatto di questa decisione sul sistema della illuminazione elettrica votiva italiano, anche se è sempre più diffuso il passaggio alla illuminazione con lampade a LED, per gli indubitabili vantaggi economici che la soluzione comporta (indipendentemente dall’obbligo europeo).

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