Dopo l’Aster, l’Asef: continua il processo di trasferimento dei servizi d’interesse pubblico fuori dall’apparato comunale. Dal 1° dicembre 2001 nasce infatti l’azienda speciale per i servizi funebri oggi Atf: di proprietà del Comune, assumerà una diversa forma giuridica, assorbendo quasi tutti gli attuali dipendenti (una settantina) e procedendo ad una trentina di assunzioni (personale amministrativo e tecnico), le cui selezioni sono già in corso. In questi giorni si è svolta l’ultima riunione fra gli amministratori comunali (il sindaco Pericu, gli assessori Ghio e Facco) ed i rappresentanti sindacali, da cui è scaturita la fumata bianca. “È stata una vicenda tortuosa – dice Antonello Sotgiu della Cgil-Funzione Pubblica – ma adesso l’ultimo tassello è andato a posto e ritengo che si possa partire con grande fiducia. L’azienda dei servizi funebri è forse l’unica ad avere sempre avuto un’alta redditività: possiede uomini, mezzi, professionalità e rispetto per l’utente. Entrare nel regime di libera concorrenza andrà a vantaggio dei cittadini, garantendo costi più contenuti”. L’ultimo tassello citato da Sotgiu riguardava la ristrutturazione della sede di via Frugoni, per cui è prevista una spesa di 3,8 miliardi. È stato deciso che sarà l’Asef a realizzarla, indebitandosi con le banche (il Comune rilascierà un’eventuale fidejussione a garanzia): il mutuo verrà ammortizzato non pagando, per 34 anni, il canone di affitto. In questo modo i lavori dovrebbero essere avviati la prossima primavera, cioè più celermente rispetto ai tempi di un intervento diretto da parte del Comune.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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