E’ stata raggiunta un’intesa sul ddl Lanzillotta sui servizi pubblici locali e si fara’ il possibile affinchè il testo, fermo alla Commissione Affari Costituzionali del Senato, percorra il più rapidamente possibile il proprio iter per il via libera definitivo. Questo in sintesi l’accordo raggiunto 1l 16 gennaio 2008 tra il ministro per gli Affari Regionali, Linda Lanzillotta e Sergio Chiamparino, sindaco di Torino, arrivato al ministero di via della Stamperia in qualità di membro dell’ufficio presidenza dell’Anci, l’Associazione dei comuni italiani.
‘Sono state apportate alcune modifiche – ha spiegato al termine della riunione Chiamparino – e si e’ raggiunta un’intesa sul testo. Prenderemo ora contatti con tutti i gruppi parlamentari affinchè il testo vada avanti il più rapidamente possibile’.
Del ddl, fermo da lungo tempo in Senato, si pensò ad un certo punto di inserirlo in Finanziaria, per velocizzarne l’iter di approvazione, cosa che poi non e’ più avvenuta.
Lanzillotta e Chiamparino, che era accompagnato dal segretario generale dell’Anci, Angelo Rughetti, hanno – informa una nota del ministero – giudicato l’incontro ‘molto positivo e importante perchè‚ è servito a chiarire le posizioni e a superare dubbi interpretativi’.
L’auspicio, aggiunge il comunicato, è che l’iter del ddl di liberalizzazione sia il più rapido possibile così da approvare finalmente un provvedimento che a detta di entrambi può rappresentare un utile strumento per il rilancio e la crescita del settore delle utility, tale da consentire economie locali più solide e servizi più efficienti per i cittadini.
Circa i contenuti dell’accordo l’ANCI ha diffuso una nota in cui è specificato che sono state fornite rassicurazioni circa la possibilita’ delle societa’ miste gia’ costituite, di partecipare alle gare ad evidenza pubblica e – così – di non subire le limitazioni indicate dal comma 4 del provvedimento.
Questi chiarimenti consentono di tutelare sia gli investimenti effettuati dalle societa’ partecipate dagli enti locali in questi anni caratterizzati da un quadro di regole disomogeneo e incerto, sia il principio della libera concorrenza nel mercato che e’ alla base del provvedimento e che è condiviso dai Comuni.
Proprio per questo – in attesa dell’approvazione definitiva del testo – l’ANCI ha annunciato la costituzione di un gruppo di esperti che supporti i Comuni nell’attuazione dei principi espressi nella riforma di riordino del settore e che sostenga le amministrazioni nelle scelte amministrative più idonee per ogni singolo ente, al fine di organizzare il sistema delle partecipazioni e dei servizi pubblici in modo efficiente ed in linea con i principi di concorrenza, par condicio, autonomia ed economicità.
Tutti i Comuni, conclude l’ANCI nella nota, con il ddl, potranno scegliere tra un ventaglio di modelli organizzativi, quello più aderente alle proprie esigenze.
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