L’Avvenire del 9 gennaio 2008 ha dedicato un’intera pagina per informazioni ai parroci e ai credenti sulle esequie ecclesiastiche con cremazione.
La questione ufficialmente accettata già dal 1967, con la preferenza per "la sepoltura come il Signore", si era riproposta ad Aosta, dove un parroco aveva rifiutato la benedizione di salma destinata all’"incenerimento".
La Curia in seguito si premurò di assicurare il nulla-osta, in presenza di scelta non dettata da intento anticristiano.
A commento poi del canone 1240 nelle stesse istruzioni si raccomanda di non favorire "mentalità panteiste o naturalistiche, l’intolleranza verso i morti e la loro visibilità", per affermare la "fede nella resurrezione".
La serie di articoli dell’Avvenire detta la linea della Chiesa in materia, che si può sostanziare nella garanzia dei riti delle esequie anche a chi sceglie la cremazione e a chi disperde le ceneri, purché tali scelte non siano fatte in dispregio del credo cristiano.
Importante notare anche la presentazione da parte del presidente della Commissione episcopale per la liturgia, Monsignor Di Molfetta, del sussidio pastorale per la celebrazione delle esequie "Proclamiamo la tua risurrezione".
"Il volume – chiarisce Mons. Di Molfetta – offre testi per le preghiere, brani biblici e riflessioni che possono accompagnare i diversi momenti del lutto: dalla morte alla celebrazione delle esequie.
Dai gesti subito dopo la morte (come la visita alla famiglia) alla veglia di preghiera proposta in cinque diversi schemi; dalle orazioni alla chiusura della bara fino ai suggerimenti liturgico-pastorali per la celebrazione delle esequie e alle preghiere al cimitero.
Una trentina, inoltre, le pagine dedicate ai funerali in caso di cremazione, cui è dedicato il sesto capitolo.
Una lunga introduzione offre una panoramica sulla situazione attuale, i riferimenti alla dottrina e alla prassi cristiana e le indicazioni pastorali." Il testo degli articoli è possibile reperirlo sul sito www.avvenire.it o anche cliccando qui
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