Un Nucleo ispettivo regionale della Emilia Romagna, già in fase di costituzione, che avrà il compito di coordinare le Aziende sanitarie nelle attività di verifica, revisione e valutazione delle procedure adottate in ambito funerario. E che potrà effettuare controlli diretti e senza preavviso.
Ha deciso di istituirlo la Regione Emilia-Romagna, con uno specifico obiettivo: verificare, appunto, il rispetto delle regole e certificare che i servizi svolti nelle strutture sanitarie quando si verifica il decesso di un paziente siano conformi ai requisiti legali, alle linee guida regionali e alle migliori pratiche esistenti.… ... Leggi il resto
Categoria: Attivitafunebre
Bologna: le azioni di Regione Emilia Romagna e Comune di Bologna per contrastare fenomeni malavitosi nel settore funebre
Di seguito, la comunicazione al Consiglio comunale di ieri del Sindaco Virginio Merola sull’inchiesta che ha coinvolto numerose imprese di pompe funebri.
“Ho ritenuto in apertura di Consiglio di parlare di questi brutti accadimenti, è bene che io parli al Consiglio, che il Consiglio abbia piena cognizione da me di quelle che sono le nostre valutazioni e di quello che pensiamo sia opportuno fare. Ho detto in una precedente dichiarazione che su queste questioni non bisogna fare confusione, ma non per una difesa di principio dell’Amministrazione comunale, ma perché c’è un’indagine in corso.… ... Leggi il resto
Gibellini: occorre la riforma del settore funerario
L’inchiesta “Mondo Sepolto” che ha portato all’arresto di 30 persone da parte dei Carabinieri di Bologna, di cui 3 anche a Modena, nell’ambito delle pompe funebri, ha scoperchiato una situazione generalizzata che va avanti da tempo.
È ciò che sostiene Gianni Gibellini, Presidente di Eccellenza Funeraria Italiana, che da decenni lancia appelli alla politica chiedendo di regolamentare il settore, troppo spesso teatro di lavoro nero.
La richiesta, così com’era stata avanzata ai Governi precedenti, viene ora portata anche all’attenzione dei gialloverdi.… ... Leggi il resto
Centocinquantamila euro come disservizio e danno da immagine chiesti ad operatori sanitari che procacciavano funerali
A dodici anni dai fatti, risalenti al 2006, la Sezione giurisdizionale della Corte dei conti dell’Umbria dovrà decidere sul caso di due addetti all’obitorio dell’ospedale di Perugia, condannati per aver preso soldi per la vestizione dei defunti e per aver favorito alcune imprese funebri.
In primo grado i due dipendenti pubblici furono condannati rispettivamente a un anno e sei mesi e due anni e due mesi, anche per essersi prestati dietro compenso a vestire i defunti.… ... Leggi il resto
Bologna: tempesta politica a Bologna dopo la maxi-operazione sul presunto racket del caro estinto
Lorenzo Tomassini, portavoce di Fratelli d’Italia a Bologna ha chiesto le dimissioni del sindaco di Bologna e dell’assessore Davide Conte, come conseguenza della maxi-operazione dei Carabinieri, disposta dalla Procura di Bologna, che è intervenuta contro un presunto racket delle pompe funebri locali.
Secondo il numero uno Fdi, la Giunta comunale “ha permesso cio’ che non dovrebbe mai accadere a Bologna, che ora e’ accomunata ad altre zone del Paese dove si lottizzano i beni pubblici”.
Il sindaco di Bologna ha risposto affermando con forza che il Comune, attraverso la sua controllata Bologna servizi cimiteriali, e’ fuori dalla vicenda, chiarendo che l’ex amministratore delegato di BSC Massimo Benetti e’ coinvolto nell’inchiesta per la sua attivita’ privata in CIF.… ... Leggi il resto
Bologna: 30 arresti per due cartelli di imprese funebri operanti nei 2 nosocomi cittadini
I carabinieri di Bologna hanno smantellato due cartelli di imprese di pompe funebri che controllavano le camere mortuarie dei due principali ospedali cittadini riuscendo in pratica ad avere il monopolio nell’aggiudicazione dei servizi funebri.
Sono 30 le misure cautelari e 43 le perquisizioni eseguite da 300 militari che hanno sequestrato un patrimonio di 13 milioni di euro.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna, hanno consentito di disarticolare una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e riciclaggio.… ... Leggi il resto
Alezio: attentato intimidatorio ad impresa funebre locale
Ad Alezio (Lecce) un paio di notti or sono è esplosa la vetrina dell’agenzia funebre Spiri, in piazza Vittorio Emanuele.
La deflagrazione ha svegliato i residenti, che hanno pensato a un ordigno.
Invece a fare esplodere la vetrina è stato il rogo appiccato all’interno.
Ignoti si sono introdotti all’interno dell’agenzia e hanno cosparso di benzina l’immobile, distruggendo bare e altri arredi funebri per un notevole danno economico.
I primi ad arrivare sul posto sono stati i vigilantes, impegnati in un giro notturno di pattuglia, che poi hanno allertato i carabinieri.… ... Leggi il resto
Bari: sventata tentata estorsione a impresa funebre
La Polizia ha eseguito il fermo di sette persone ritenute vicine al clan mafioso Strisciuglio di Bari.
Sono accusate, a vario titolo, di tentata estorsione aggravata e porto e detenzione illegale di arma da fuoco. Si tratta di presunti componenti di una banda che operava al quartiere Libertà al cui vertice la Polizia colloca Ivan Caldarola, 19 anni, figlio di Lorenzo, ora in carcere, storico esponente di punta del clan Strisciuglio.
I fermi, eseguiti sabato scorso e convalidati ieri dal gip, sono frutto di indagini della Squadra Mobile avviate dopo l’incendio dei locali di una ditta di onoranze funebri del rione Libertà.… ... Leggi il resto
Criteri di individuazione del reddito d’impresa funebre con metodo induttivo
Il reddito dichiarato da un’imprenditore funebre risultava basso, inferiore a 17.300 euro lordi.
E veniva dichiarato come fossero le uniche entrate di un nucleo familiare di quattro persone.
Dall’accertamento analitico induttivo effettuato dal fisco, tuttavia, era emerso un maggior reddito di impresa ai fini Irpef, Iva e Irap. Da qui l’avviso di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate nei confronti del titolare una ditta svolgente servizi funebri.
A nulla è valsa l’impugnazione del provvedimento nei confronti della CTR.… ... Leggi il resto
Merano: cambia la modulistica per la denuncia dei decessi
A partire dal 14 gennaio 2019 per la registrazione dei decessi avvenuti a Merano verrà applicata una nuova procedura che consentirà di ridurre la burocrazia e di agevolare il lavoro di tutte le persone coinvolte.
Il nuovo iter semplificato è il risultato di un lungo processo di concertazione con numerose parti, perché nei casi di decesso, accanto allo Stato civile e ai Servizi cimiteriali, sono coinvolti imprese di pompe funebri, l’ospedale, le case di cura, le cliniche private, il medico legale e l’Ufficio igiene.… ... Leggi il resto
Amantea: chiusa casa funeraria irregolare
I carabinieri, durante un controllo interforze, in data 4 dicembre 2018 presso la “Onoranze Funebri Padre Pio SRL” di Gentile Domenico, detto Mimì, fratello del boss di Amantea (Cosenza) Tommaso Gentile, hanno scoperto l’utilizzo di un immobile adibito abusivamente a casa funeraria e parte ad autorimessa in via Lava Gaenza, 69c.
Dalla relazione redatta dalle forze dell’ordine interforze e inviata al Comune di Amantea presso gli uffici SUAP è nato il provvedimento datato 7 dicembre 2018 e quindi la notifica del Comune del divieto di utilizzo di detto immobile per gli usi commerciali di cui sopra.… ... Leggi il resto
Lombardia e Veneto: conflitti ed antinomie sul trasporto “a cassa aperta”: procedure a confronto.
Il caso spinoso in esame ha il merito di enucleare il problema “atroce” della relazione complessa e contraddittoria fra norme regionali in materia di polizia mortuaria nel caso di persone decedute che siano traslate fra più Comuni di Regioni diverse dal momento del decesso a quello del seppellimento o cremazione.
Nella fattispecie concreta si è verificato un decesso nella regione Lombardia, ma – ancora nella fase di osservazione – il deceduto è stato traslato in un’abitazione privata di un Comune della regione Veneto senza alcuna autorizzazione sanitaria o amministrativa, assistiamo, allora, ad un trasporto a cassa aperta ma sine titulo, evidentemente tra Comuni contermini, ma siti entro confini regionali diversi.… ... Leggi il resto
Non si può contestare da parte dei vicini l’apertura di una sala del commiato vicino ad una chiesa
Un gruppo di cittadini di Cameri, nel Novarese, ha deciso di rivolgersi al tribunale perché un’agenzia di onoranze funebri ha aperto una sala del commiato di fianco alle loro abitazioni, nei pressi di una chiesa.
Per questo motivo ogni giorno sono costretti a vedere persone triste, feretri e fiori.
I cittadini hanno fatto un ricorso al presidente della Repubblica, poi trasposto al Tar.
Il Tar si è espresso negativamente poiché le emozioni non possono essere giudicate da un tribunale.… ... Leggi il resto
Intimidazione nei confronti di impresa funebre nell’agrigentino
Intimidazione a Palma di Montechiaro (Agrigento) nei confronti di un uomo di 50 anni, del luogo, proprietario di un’agenzia di onoranze funebri.
Sono 5 i colpi di pistola esplosi all’indirizzo della sua automobile e del furgoncino della ditta.
I due mezzi si trovavano sotto casa del proprietario che ha sporto una denuncia contro ignoti presso il locale Commissariato di Polizia.
Un fascicolo d’inchiesta è stato aperto dalla Procura della Repubblica e gli investigatori indagano.… ... Leggi il resto
Il funerale francescano
Il funerale francescano è una tipologia di onoranze improntata a semplicità, sobrietà e al tempo stesso piene di valori.
Il feretro semplice e basilare, tipo quello che si è visto al funerale di alcuni Papi, è dotato di un sudario bianco benedetto che avvolge la salma oltre al tradizionale cuscino imbottito.
Durante il trasporto in chiesa e la celebrazione del rito, il feretro è ricoperto da un telo semplice raffigurante una croce e sulla cassa viene appoggiato il Vangelo e una rosa.… ... Leggi il resto
Imperia: oltre 6 anni a medico necroscopo che non faceva il proprio dovere
“Intollerabile cinismo“ e “aberrante modalità di redazione e firma dei certificati necroscopici “. Questo il secco commento dei giudici del Tribunale di Imperia, nelle motivazioni delle sentenza di condanna della dott.ssa Simona Del Vecchio, ex dirigente della Struttura Complessa di Medicina Legale dell’Asl1 Imperiese, a 6 anni e 6 mesi di carcere con l’accusa di truffa ai danni dello Stato, peculato e falso.
In relazione alle cosiddette autopsie “fantasma”, i giudici scrivono che “si era giunti a una prassi di aberrante modalità di redazione e firma dei certificati necroscopici, senza la preventiva visita del cadavere, che coinvolgeva la dottoressa Del Vecchio e altri medici della struttura di medicina legale: salvo si trattasse di morti giovani o di morti strane, che avrebbero potuto evidenziare maggiori sospetti rispetto le morti di anziani avvenuto nelle proprie case.… ... Leggi il resto