Bologna: Le decisioni della Regione E.R. e del Comune di Bologna per evitare il ripetersi di atti di procacciamento dei funerali

Un Nucleo ispettivo regionale della Emilia Romagna, già in fase di costituzione, che avrà il compito di coordinare le Aziende sanitarie nelle attività di verifica, revisione e valutazione delle procedure adottate in ambito funerario. E che potrà effettuare controlli diretti e senza preavviso.

Ha deciso di istituirlo la Regione Emilia-Romagna, con uno specifico obiettivo: verificare, appunto, il rispetto delle regole e certificare che i servizi svolti nelle strutture sanitarie quando si verifica il decesso di un paziente siano conformi ai requisiti legali, alle linee guida regionali e alle migliori pratiche esistenti. E su questo tema, la Regione ha già convocato le Direzioni di tutte le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna per un incontro all’assessorato alle Politiche per la salute.

Inoltre, fra le misure che la Regione punta a introdurre c’è anche la regolamentazione informatizzata degli accessi degli addetti delle imprese di onoranze funebri alle strutture sanitarie e alle camere mortuarie. Si valuterà la possibilità di utilizzare la piattaforma gestionale automatizzata e le modalità che già vengono utilizzate per altre categorie di professionisti, registrati sulla piattaforma stessa e dotati di cartellino identificativo, che riporti il nominativo e l’azienda di dipendenza. Regole che potranno cominciare a valere anche per chi lavora per le aziende funebri, costituendo fra l’altro uno strumento di contrasto al lavoro irregolare e più in generale al fenomeno del “nero”. Sarà così possibile registrare informaticamente gli accessi.
E ancora, andrà rafforzata la rotazione del personale pubblico, così come previsto dalle stesse indicazioni regionali e dalle norme anticorruzione.
“Ciò che è emerso e che sta emergendo dall’inchiesta condotta dalla Procura di Bologna – afferma Venturi, che ieri ha incontrato in viale Aldo Moro l’assessore alla Sanità del Comune di Bologna, Giuliano Barigazzi – è un fatto gravissimo, che ci sdegna profondamente. Su questo, voglio ribadire ciò che ho già detto subito dopo la conferenza stampa degli inquirenti, che di nuovo ringrazio, giovedì scorso: è vergognoso che si calpesti il dolore per la perdita di una persona cara arrivando al punto di sfruttarlo per fare soldi. È quanto di peggio, e di inumano, si possa pensare. Anche per questo, e per rispetto dei famigliari coinvolti, abbiamo il dovere di capire cosa non ha funzionato e di farlo in fretta. Parliamo di un settore molto delicato, che richiede una soglia di attenzione altissima. Per questo la Regione aveva fornito delle precise indicazioni alle Aziende sanitarie, le Ausl e le Aziende ospedaliere, proprio per prevenire e contrastare possibili forme di collusione con gli operatori delle imprese che operano nel settore dei servizi funerari e garantire così trasparenza e correttezza. Ci sembrava la soluzione possibile, ma così non è stato: servono misure più efficaci e intendiamo adottarle in tempi rapidi. Proprio per questo- aggiunge Venturi- ci siamo attivati per l’immediata costituzione del Nucleo ispettivo, uno strumento in più per valutare cosa sia successo, vigilare e inasprire i controlli, oltre a supervisionare le attività messe in campo dalle Aziende. L’inchiesta deve fare il suo corso- chiude l’assessore- ma sia chiaro che di fronte a responsabilità accertate di personale sanitario non resteremo con le mani in mano, a tutela delle migliaia di persone, a partire dagli infermieri- e ricordo che alcun infermiere è coinvolto nell’inchiesta-, che ogni giorno contribuiscono col loro lavoro a fare della sanità dell’Emilia-Romagna una eccellenza riconosciuta in Italia e all’estero”.

Il Nucleo regionale di audit coordinerà quindi le funzioni di verifica, controllo, revisione e valutazione delle attività e delle procedure adottate da ogni Azienda sanitaria, per certificarne la conformità ai requisiti legali, alle linee guida regionali e alle migliori pratiche esistenti. Al suo interno, uno specifico gruppo si occuperà di verificare, anche direttamente e senza preavviso, il rispetto delle regole e delle procedure messe in campo.

Le Aziende sanitare, dal canto loro, devono assicurare la piena e completa attuazione delle Linee guida e delle indicazioni regionali, disciplinando l’accesso e la permanenza nelle camere ardenti degli operatori delle imprese di onoranze funebri, limitando e regolamentando i contatti degli stessi operatori con i dipendenti aziendali, aumentando il livello di riservatezza e soprattutto assicurando la continua rotazione del personale

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