Circolare Ministero Finanze n. 9 del 27/05/1999 – Ordinamento dello stato civile. Art. 235 del decreto legislativo 18 febbraio 1998, n. 51. Adempimenti dei prefetti

Circolare, Ministero Finanze, 1999
Circolare allegata

Norme correlate:
Art 235 di Decreto Legislativo n. 51 del 98

Circolare del Ministero delle Finanze n. 9 del 27/05/1999 Ordinamento dello stato civile – art. 235 del decreto legislativo 18 febbraio 1998, n. 51. Adempimenti dei prefetti Ai prefetti della Repubblica Al commissario di Governo della provincia di Trento Al commissario di Governo della provincia di Bolzano Al presidente della giunta regionale Valle d’Aosta – Servizi di prefettura e, per conoscenza: Al Ministero di grazia e giustizia – Direzione generale degli affari civili e delle libere professioni Al Gabinetto del Ministro Alla Direzione generale per l’amministrazione generale e per gli affari del personale Ai commissari del Governo Com’è noto, l’art.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. II, 22 maggio 1999, n. 5020

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massima:
Cassazione civile, Sez. II, 22 maggio 1999, n. 5020
La fondazione di un sepolcro familiare, che ricorre quando il fondatore abbia espresso la volontà di riservare lo ius sepulcri ai componenti della famiglia, non è incompatibile con la circostanza che i loculi di cui è costituito siano compresi in un più vasto portico-sepolcreto sito in un pubblico cimitero e realizzato dal concessionario dell’area; l’accertamento della sussistenza delle condizioni per la sussistenza di un sepolcro familiare è riservato al giudice di merito ed è insindacabile in sede di legittimità se sorretto da idonea motivazione.… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1999/2-e

Il Comune di …………….. sta provvedendo all’esumazione dei resti mortali dei caduti della Prima Guerra Mondiale, ma sta incontrando grosse difficoltà a causa dell’ostruzionismo dei parenti che ritengono i resti “sacri” e quindi non riesumabili. Questi ultimi asseriscono che diverse volte in passato si è proceduto all’esumazione, ma sono sempre state saltate le fosse in questione. Chiede quindi se esiste qualche disposizione o circolare emanata dal Ministero della Difesa che impedisca tale esumazione.

Risposta:
L’art. 7, ultimo comma, della Legge 9 gennaio 1951 n.... Leggi il resto

Cassazione civile, sez. I, 21 novembre 1998, n. 11788

Riferimenti: Giust. civ. Mass. 1998, 2414; Cass. 1697-1997, 8873-1991, 6065-1985)

Massima:
Cassazione civile, sez. I, 21 novembre 1998, n. 11788
In tema di interruzione del processo, la morte della parte appellata verificatasi dopo la prima udienza di trattazione, ma prima della precisazione delle conclusioni, e senza che la parte stessa risulti costituita, non comporta l’interruzione automatica del processo ex art. 299 c.p.c. (norma applicabile solo nel caso di morte verificatasi in pendenza del termine di costituzione, e, dunque, prima che la costituzione stessa avvenga, in cancelleria ovvero dinanzi all’istruttore), rilevando, per converso, l’evento morte, ai sensi dell’art.… ... Leggi il resto

TAR Liguria, Sez. II, 17 agosto 1998, n. 659

Riferimenti: Ragiusan 2000, f. 193-4, 455

Massima:
TAR Liguria, Sez. II, 17 agosto 1998, n. 659
L’interruzione del processo per morte della parte ricorrente presuppone la presentazione di apposita istanza, corredata del prescritto certificato di morte, ad opera di uno dei difensori con procura della stessa parte ricorrente, non anche ad opera dell’amministrazione, intimata, dovendosi presumere che negli eredi persista l’interesse ad ottenere una decisione nel merito della controversia iniziata dal “de cuius”.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. Unite, 22 aprile 1988, n. 3131

Norme correlate:
Art 824 Regio Decreto n. 262/1942
Art 1168 Regio Decreto n. 262/1942
Art 1170 Regio Decreto n. 262/1942

Massima:
Cassazione civile, Sez. Unite, 22 aprile 1988, n. 3131
La controversia possessoria fra privati, ancorché riguardi immobili realizzati in forza di concessione edilizia, ovvero assoggettati al regime del demanio pubblico (nella specie, mausoleo funerario in cimitero comunale), non coinvolge la pubblica amministrazione, e, pertanto, non può porre un problema di difetto di giurisdizione del giudice ordinario, con la conseguenza della inammissibilità del regolamento preventivo proposto per sollevare la relativa questione.… ... Leggi il resto

Circolare Ministero Interno n. 3 del 10/03/1998 – Autonomie locali. Controllo sugli atti degli enti locali. Legge 15 maggio 1997, n. 127

Circolare, Ministero Interno, 1998
Circolare allegata

Norme correlate:
Art 5 di Legge n. 127 del 97
Art 1 di Legge n. 127 del 97
Art 32 di Legge n. 142 del 90

Circolare del Ministero dell’Interno n. 3 del 10/03/1998 Autonomie locali – Controllo sugli atti degli enti locali – Legge 15 maggio 1997, n. 127 Ai prefetti della Repubblica e, per conoscenza: Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Segretariato generale Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della funzione pubblica Al presidente della commissione di coordinamento della Valle d’Aosta Al commissario del Governo per la provincia di Bolzano Al commissario del Governo per la provincia di Trento Ai commissari del Governo nelle regioni a statuto ordinario Al commissario del Governo nella regione siciliana Al rappresentante dello Stato nella regione Sardegna Al commissario del Governo nella regione Friuli-Venezia Giulia Al presidente della giunta regionale della Valle d’Aosta All’ANCI All’UPI All’UNCEM La legge n.… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1998/2-a

Il Comune di ….. chiede se devono essere osservate particolari norme concernenti la segnaletica cimiteriale.

Risposta:
Ai sensi del comma 1 dell’art. 75 del DPR 16.12.1992 n. 495 (in S.O. della G.U. del 28 dicembre 1992 n. 303) le norme relative ai segnali stradali si estendono anche ai cimiteri. Di seguito se ne riporta il testo: “1. Il campo di applicazione delle norme relative ai segnali stradali si estende alle strade pubbliche ed alle strade comprese nell’area dei porti, degli aeroporti, degli autoporti, delle università, degli ospedali, dei cimiteri, dei mercati, delle caserme e dei campi militari, nonché di altre aree demaniali aperte al pubblico transito.”... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1998/1-p

In ottemperanza all’art. 3 del D.Lgs. 507/93 i Comuni devono destinare una parte degli impianti pubblici a servizio delle affissioni svolte direttamente da privati (ad es. Imprese funebri)? Una ditta di onoranze funebri può affiggere con proprio personale i manifesti funebri e, nel caso positivo cosa dovrà pagare al Comune, a titolo d’imposta sulla pubblicità e a titolo di diritto per le pubbliche affissioni?

Risposta:
Con risoluzione ministeriale 7/6126 del 28/9/94 il Ministero delle Finanze ha ritenuto che il messaggio diffuso attraverso manifesti recanti annunci mortuari non ha alcuna rilevanza economica.... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. lavoro, 17 dicembre 1997, n. 12773

Riferimenti: Riv. it. dir. lav. 1998, II, 270 nota (POSO), Riv. it. medicina legale 1998, 845

Massima:
Cassazione civile, Sez. lavoro, 17 dicembre 1997, n. 12773
In caso di rifiuto, da parte di lavoratrice sordomuta dalla nascita assunta obbligatoriamente quale invalida, di svolgere (da sola) mansioni di pulizia nella camera mortuaria di una casa di cura privata, accompagnato da proposizione di ricorso d’urgenza per l’accertamento dell’incompatibilità di tali mansioni con la sua salute (in quanto scatenanti fenomeni depressivi), la sentenza che rigetti l’impugnativa del licenziamento intimato alla lavoratrice a causa di tale rifiuto, ritenendo contrario a buona fede e sproporzionato il comportamento di autotutela dalla stessa adottato, è viziata nella motivazione nella parte in cui non abbia valutato la ragionevolezza o meno della presa di posizione della lavoratrice rispetto a pretese del datore che potevano incidere seriamente sulla sua salute psicofisica, e nella parte in cui abbia omesso di verificare la (contestata) buona fede del datore di lavoro nella sua insistita richiesta di svolgimento delle mansioni in questione, alla luce anche del dettato normativo secondo cui l’inserimento dell’invalido nell’organizzazione aziendale deve assicurare la compatibilità delle mansioni con le condizioni fisiche del medesimo; nè la stessa sentenza è in armonia con il principio per cui il giudice, in relazione a licenziamento per mancanze, deve tenere conto anche degli elementi idonei a giustificare il comportamento del lavoratore acquisiti in un secondo tempo e originariamente ignorati dal datore di lavoro.… ... Leggi il resto