Quesito pubblicato su ISF2015/3-a

L’ossario comune del cimitero di …, sito in Lombardia, è ormai saturo e non è più possibile inserire nuove ossa. Come può procede l’Amministrazione comunale?

Risposta:
Può utilizzare la procedura di cui al regolamento r.le Lombardia 6/2004 e smi, di cui si riporta l’art. 10, comma 4:
“4. Periodicamente, per far spazio a nuove immissioni, le ossa contenute nell’ossario comune vengono calcinate in crematorio. Le ceneri risultanti sono disperse nel cinerario comune.”
L’autorizzazione viene invece trattata al paragrafo 6 della circolare Min. Salute 10/1998, sotto riportata:
“6. Cremazione di resti ossei.
La cremazione di resti ossei è consentita qualora siano consenzienti i familiari.
Le ossa vengono introdotte nel crematorio dentro un contenitore facilmente combustibile, con l’asportazione preventiva della cassetta di zinco.
Per le ossa contenute in ossario comune è il Sindaco a disporre per la cremazione.”
Dal punto di vista pratico si consiglia la seguente procedura:
Le ossa vanno collocate dentro una cassa di cartone o di legno e avviate ad un crematorio che le accoglie per la cremazione.
Poi le ceneri tornano, dentro ad es. una cassa di zinco, al cinerario comune del cimitero di partenza, per lo sversamento.
Lo stesso ossario comune può essere dichiarato anche cinerario comune, ma spesso vengono usati due luoghi distinti. Le caratteristiche del cinerario comune sono specificate nella circolare Min. Sanità n. 24/1993.
Ordinariamente si chiede il preventivo al crematorio più vicino.

Norme correlate:

Riferimenti:

Parole chiave:
OSSARIO, CREMAZIONE-cineraio comune.


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