Sette titolari di pompe funebri e sei ausiliari ASL addetti all’obitorio dell’ospedale San Paolo di Savona sono stati arrestati per tangenti sui defunti. I dipendenti della ASL sono stati rinchiusi in carcere, gli altri sono stati posti agli arresti domiciliari. Gli ausiliari della ASL indirizzavano i parenti dei deceduti alle pompe funebri, intascando per ogni defunto dai 200 ai 300 euro, in un caso anche 500 euro. Inoltre pretendevano mance da 50 e 100 euro per la vestizione delle salme. Il Direttore generale dell’ASL, Fracassi, dichiara di aver sospeso i propri dipendenti e di averli sostituiti con altri nelle loro mansioni. “Avevamo la preoccupazione che potessero verificarsi fatti di questo genere – ha precisato Fracassi- e per questo abbiamo introdotto un protocollo che tutela le famiglie dei defunti e che garantisce loro la scelta dell’impresa funebre.” Evidentemente il protocollo non ha funzionato, se si è innescata una vera e propria associazione per delinquere. Nessun commento dagli imprenditori funebri.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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