È composto da undici punti il manifesto indirizzato ai candidati alle prossime elezioni europee ed ai partiti politici dai rappresentanti degli enti locali e delle regioni riuniti nel Consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa (Ccre). Costituzione, servizi pubblici, politica di coesione, ma anche il problema dei gemellaggi e della cittadinanza insieme alla cooperazione transfrontaliera, sono i principali argomenti toccati dal documento. Per i SERVIZI PUBBLICI si rivendica il diritto per le collettività locali di decidere liberamente sulla gestione dei servizi pubblici e su quelli di interesse generale che sono di loro competenza compresa la scelta delle modalità di fornitura dei servizi cioè se solo pubblico o se in partenariato pubblico-privato o nel quadro di una gara pubblica d’offerta. Per quanto riguarda, invece, la legislazione europea sulla concorrenza e sugli aiuti di stato ai servizi di interesse generale si chiede di limitarla solo a quei servizi che hanno un reale carattere commerciale e non per quelli riferiti al sociale o all’ambiente.