[fun.news.690] Comincia anche in Emilia Romagna la discussione per il cambiamento della normativa funeraria

Illustrato il 25 marzo 2004 presso la commissione sanità e politiche sociali, presieduta da Graziano Del Rio, la proposta di legge, d’iniziativa dei consiglieri diessini Lino Zanichelli e Silvia Bartolini, che disciplina la pratica della cremazione, della conservazione e della dispersione delle ceneri dei defunti. Esistono, oggi, ha detto Lino Zanichelli, i presupposti perché la Regione risolva e dia certezza alla pratica della cremazione, che sempre più persone scelgono, anche nel nostro territorio. In modo particolare, la Regione, ha rilevato, può stabilire norme per quanto riguarda la conservazione o la dispersione delle ceneri, secondo le volontà personali (la legge di riforma costituzionale 3/2001, art. 3, prevede, infatti, ha ricordato Zanichelli, che l’emanazione di un regolamento sulla materia sia di competenza delle Regioni e non più dello Stato, a cui rimane peraltro la determinazione dei principi fondamentali). La proposta presentata, vuole, quindi, definire l’autorizzazione necessaria per la cremazione e stabilire che la dispersione delle ceneri può avvenire in apposite aree cimiteriali, in natura o in aree private, con il consenso dei proprietari (nel caso il defunto non abbia disposto in tal senso, si prevede che l’urna cineraria sia tumulata o affidata ai familiari, se richiesta, previa sottoscrizione di un apposito documento). Circa il piano per la realizzazione dei crematori, la Regione, secondo la proposta, delegherà alle Province la valutazione del fabbisogno e l’individuazione dei Comuni in cui collocarli. Vengono inoltre previsti, presso le aree cimiteriali, spazi per lo svolgimento di riti civili o di commiato, per i quali la Regione assegnerà contributi ai Comuni. La proposta legislativa, infine, stabilisce che la Giunta regionale emani una direttiva riguardante la polizia mortuaria e la materia funeraria, alla luce delle nuove competenze regionali. Per Silvia Bartolini, proponente insieme a Zanichelli della proposta di legge, “l’iniziativa vuole dare un segnale di attenzione politica al problema, al fine di razionalizzare le procedure (molto spesso, rileva la consigliera, si attendono giorni e giorni prima che sia dato l’assenso alla cremazione) e, soprattutto, di garantire spazi dove si possano tenere riti civili di commiato e la possibilità di utilizzare le ceneri in modo diverso”. Giovanni Ballarini (ds), positivo il suo giudizio sul provvedimento, ha rilevato la necessità di sostituire, nel testo del pdl, le parole “riti civili di commiato” con “cerimonie e riti di commiato”. Giudizio positivo viene anche da Mauro Bosi (margherita), che auspica che la disciplina della dispersione delle ceneri (in natura) sia più larga possibile. L’intenzione della Giunta di presentare uno schema di proposta su questa materia (in particolare, sulle procedure di polizia mortuaria e sulle tematiche inerenti all’attività delle Aziende funerarie), ha spinto Paolo Zanca (sdi) a proporre alla commissione di procedere comunque all’esame del pdl d’iniziativa del Consiglio regionale, dal momento che “il provvedimento della Giunta è altra cosa”.

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