[fun.news.677] Sepolture a Mestre

Nuova grande costruzione di loculi nel cimitero di Mestre, incentivo di cremazione e una politica di recupero del patrimonio di sepolture esistenti. Queste le linee di VESTA per risolvere la crisi cimiteriale veneziana. La cotruzione dei manufatti nel cimitero di Mestre sarà in una “Rotonda”, che si svilupperà su tre piani: uno interrato, uno a livello campagna e uno sopraelevato. Accoglierà, dall’inizio del 2007, data in cui si prevede la conclusione, tremila loculi e darà un po’ di fiato ad una gestione cimiteriale che, se non si trova più nell’affanno di una decina di anni fa, rischia nel tempo il “tutto esaurito”. Attualmente, infatti, il cimitero di Mestre non ha più loculi disponibili: può soddisfare solo le richieste di quanti accettano, per un proprio caro, un posto in un campo. In passato, per periodi più o meno lunghi, il cimitero di Mestre dirottava le sepolture verso i cimiteri limitrofi, Marghera in testa. Sembra ora che l’emergenza sia passata, «per il concorrere di tre fattori», spiega il dirigente di Vesta per i cimiteri, Renzo Favaretto. Una salma su tre, attualmente, viene cremata. Il che vuol dire 7-800 cremazioni rispetto ai 2200-2300 decessi che si verificano in Terraferma ogni anno. A parte le volontà di ciascuno, il fattore economico ormai influisce non poco sulla scelta e la politica tariffaria dell’Amministrazione comunale, per le condizioni specifiche del territorio, è di forte incentivo della cremazione: sono infatti stabiliti sconti di grande entità rispetto alle tariffe massime nazionali, sia in occasione del funerale che in caso di cremazione postuma all’esumazione. Anche le scelte compiute per le esumazioni sono state determinanti. Un tempo succedeva che troppe salme venissero trovate ancora intatte e quindi inumate nuovamente, col risultato che i posti si liberavano troppo a fatica. Ora, dopo i dieci o quindici anni dalla sepoltura, se non è avvenuta la mineralizzazione, si aprono due possibilità: la cremazione o una nuova temporanea inumazione, che favorisca con alcuni enzimi i processi di mineralizzazione. Il risultato è che molto più di prima i campi si liberano per accogliere nuovi defunti. In un anno nel cimitero di Mestre si eseguono 600 esumazioni a fronte di 700 inumazioni: uno scarto e il fenomeno deve essere tenuto sotto attento controllo.

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