Recupero delle condizioni ambientali conformi agli interessi fondamentali della collettività; prevenzione e repressione delle violazioni compiute in danno dell’ambiente; potere di vigilanza sulla neonata Apat (Agenzia per la protezione dell’ambiente) e sull’Icram (Istituto centrale per la ricerca applicata al mare). Queste alcune delle competenze del MinAmbiente riscritte a chiare lettere dal Dlgs 287/2002, il provvedimento di fine anno con cui il Governo ha lanciato nel 2003 un Dicastero riorganizzato alla luce delle modifiche introdotte dalla riformulazione del titolo V della Costituzione e dei nuovi compiti attribuiti alle istituzioni nazionali dall’Ue. Tecnicamente, con il provvedimento di fine 2002 il Governo ha inciso direttamente sul Dlgs 30 luglio 1999 n. 300 (“Riforma dell’organizzazione del Governo, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”), modificandone le parti riguardanti l’assetto del Ministero dell’ambiente.
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