A San Benedetto del Tronto il Comune contesta il provvedimento varato dal Ministero della Salute sul trasferimento di competenze in materia di rilascio di passaporto mortuario. Come noto il Minitro Sirchia ha scritto a tutti gli Assessori regionali una circolare con la quale identifica nel sindaco il responsabile del rilascio del “passaporto mortuario”, l’autorizzazione al trasporto internazionale delle salme che devono essere estradate dall’Italia verso altri Paesi, dell’Europa e non. Precedentemente, tale onere-competenza era a carico della Prefettura. Sorge quindi un problema nuovo e complicato da risolvere, specie nei piccoli comuni. Difatti, è questo il principale problema, sottolineato dal responsabile della Polizia Mortuaria del Comune di San Benedetto, Alesio Panfini, al sindaco Martinelli, al vice sindaco Piunti, al dirigente del Settore Attività Sociali e al segretario generale, la dott.ssa Elleni Iannoni: “Detto servizio (il rilascio del ‘passaporto mortuario’) determina problematiche organizzative e competenze tutt’altro che semplici. Si pensi – evidenzia Alesio Panfini – ai contatti con le Ambasciate e i Consolati sparsi nel mondo, nonché ai problemi linguistici con i diversi Paesi”. Il vice sindaco, Pasqualino Piunti, incaricato dal sindaco Martinelli di seguire la pratica del ‘trasferimento delle funzioni in materia di Polizia Mortuaria’, ha stigmatizzato la scelta del Ministro Sirchia. “Specialmente – puntualizza – se, escludendo i Comuni più grandi della provincia Picena, ipotizziamo quello che potrà accadere nei piccoli Comuni che non hanno dipendenti impiegati ai rapporti con l’Unione Europea e quindi a conoscenza di più lingue”. Partendo dall’innegabile presupposto e aggiungendo il preventivo consiglio del responsabile della Polizia Mortuaria del Comune di San Benedetto (“i sindaci si attivino, affinché a livello provinciale sia istituito un apposito ufficio a beneficio di tutti i Comuni del Piceno”), il vice sindaco Piunti, nel ruolo di consigliere provinciale di An, ha anticipato che se ne farà portavoce nel prossimo Consiglio provinciale.
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