Il consigliere Pascucci (Mpa) ha reso noto che il 29 marzo 2011 egli ha presentato una organica proposta di legge per la Regione Lazio, in materia funeraria. Di seguito le sue dichiarazioni ala stampa.
“Ho presentato questa mattina una proposta di legge per regolare, in modo organico, tutta la materia funeraria, in particolar modo i servizi e le funzioni necroscopiche, funebri, cimiteriali e di polizia mortuaria. La nostra Regione, su questa materia, non ha ancora una disciplina organica, né tantomeno un Regolamento di attuazione. Solo in tema di cremazione, di dispersione e affidamento delle ceneri, la Regione Lazio è intervenuta con una apposita norma.”
È quanto ha dichiarato il capogruppo Mpa alla Regione Lazio, Rocco Pascucci, a margine della presentazione della proposta di legge concernente le attività e i servizi necroscopici,funebri e cimiteriali.
La materia – ha spiegato Pascucci – è molto delicata perché investe non solo questioni di carattere sanitario e burocratico, ma va a toccare profonde sensibilità umane. L’urgenza di approntare una normativa chiara e uniforme è testimoniata dalle mille incombenze che la famiglia deve affrontare quando muore un proprio congiunto. Si è calcolato che negli ultimi anni, nel Lazio, si sono avuti 70 mila decessi annui, di cui 28 mila nella sola città di Roma. Sempre a Roma, solo il 40 per cento dei funerali si tiene in abitazioni private.
Di qui l’esigenza di istituire e disciplinare, tra gli altri istituti, la figura della Camera funeraria o delle Sala da commiato. Nella proposta di legge – ha proseguito Pascucci – sono previste anche competenze riservate ai diversi livelli dell’amministrazione pubblica e alle imprese private, impegnate nel settore. Sul fronte delle imprese funebri, sempre a Roma, emerge subito una singolarità: quelle iscritte in polizia mortuaria sono 200, mentre alla Camera di Commercio ne risultano 300. Per tutti questi motivi si ritiene indispensabile non solo intervenie con una legge apposita, ma rinviare a un successivo Regolamento di attuazione tutta la normativa di dettaglio, così come avvenuto in diverse Regioni del Nord.
Il legislatore regionale – ha concluso Pascucci – deve porsi come obiettivo prioritario il rispetto profondo per la persona defunta senza trascurare la tutela dei familiari che affrontano, in questa circostanza, un momento, tra i più dolorosi, della propria vita”.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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