[Fun.News 1772] Il Governo interviene con DL per modificare la normativa sui servizi pubblici locali di rilevanza economica

Si informa che nel Consiglio dei Ministri n. 61 del 9 settembre 2009 si è stato completato l’esame del decreto-legge finalizzato al rapido assolvimento di obblighi nei confronti dell’Unione europea e ad ovviare a procedure di infrazione a seguito di ritardato o non corretto recepimento di direttive comunitarie. Nel decreto, tra le altre, è stata inserita una disposizione che modifica la normativa in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica. Si riporta l’estratto del comunicato stampa tratto dal sito www.governo.it. Il testo del decreto non è ancora noto.

Su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro per le politiche europee, Andrea Ronchi, è stato poi completato l’esame del decreto-legge finalizzato al rapido assolvimento di obblighi nei confronti dell’Unione europea e ad ovviare a procedure di infrazione a seguito di ritardato o non corretto recepimento di direttive comunitarie. Il decreto, inoltre, disciplina la tutela del “Made in Italy” e, limitatamente all’anno scolastico 2009 – 2010, prevede che le supplenze temporanee siano assegnate, con precedenza assoluta, al personale docente ed ATA già destinatario di supplenze annuali nel precedente anno scolastico. Infine il decreto modifica la normativa in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica, così da adeguare la disciplina all’ordinamento comunitario e incrementare la spinta liberalizzatrice in un quadro regolatorio certo e chiaro, che incentiva l’iniziativa dei soggetti privati, riduce i costi per le pubbliche amministrazioni e garantisce la migliore qualità dei servizi resi agli utenti. Nel lavoro preparatorio del regolamento di delegificazione dell’intera materia sono emersi diversi elementi di problematicità ai quali si pone rimedio con la norma inserita nel decreto-legge.

In particolare, si chiarisce che l’affidamento a società mista pubblica e privata mediante procedura ad evidenza pubblica per la selezione del socio operativo (cosiddetta “gara a doppio oggetto”) rientra tra le modalità ordinarie di affidamento della gestione dei servizi pubblici locali, in linea con la Comunicazione interpretativa della Commissione europea del 5 febbraio 2008 sull’applicazione del diritto comunitario degli appalti pubblici e delle concessioni ai partenariati pubblico-privato istituzionalizzati, prevedendo, contestualmente, che al socio privato sia attribuita una partecipazione non inferiore al 40 per cento. Al fine di eliminare uno degli aspetti di maggiore criticità emersi in sede di applicazione della vigente normativa, si precisa il regime transitorio degli affidamenti non conformi alla nuova disciplina di adeguamento al diritto comunitario.

Quanto all’ipotesi straordinaria di affidamento “in house” della gestione, sottoposta a stringenti requisiti verificati dall’Autorità garante per la concorrenza e i mercati, si precisa che il parere di quest’ultima è reso soltanto in via preventiva, introducendo, altresì, il silenzio assenso in caso di mancata espressione del parere entro sessanta giorni.

Altri interventi riguardano i divieti rivolti a soggetti titolari di affidamenti diretti relativamente all’acquisizione della gestione di servizi ulteriori o in ambiti diversi e alla partecipazione a procedure ad evidenza pubblica per l’affidamento, nonché l’assoggettabilità al patto interno di stabilità cui devono essere sottoposte le sole società “in house” affidatarie della gestione di servizi pubblici locali.

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