[fun.news.1599] Le Socrem toscane chiedono rispetto delle procedure nella cremazione

‘La gravita’ di questo evento puo’ essere paragonata a quanto avvenne nel 2002 alla Tri-State Crematory negli Usa, che porto’ a severissimi controlli da parte dell’Epa, l’Agenzia di protezione ambientale, imponendo regole ferree per l’identificazione dei cadaveri e per il rispetto delle procedure”.
Lo afferma in una nota Giovanni Savioi, presidente del Consorzio toscano delle Societa’ per la cremazione, dopo l’arresto, nei giorni scorsi, di 13 persone nell’ambito di un’inchiesta su false cremazioni al cimitero di Massa. ”Questo – prosegue Savioi – e’ quanto deve avvenire anche in Italia da parte dei Comuni per dissipare i timori nel ricorso alla pratica della cremazione e garantire l’identificazione delle ceneri cremate con precisi disciplinari di gestione e con l’adozione di una Carta dei servizi.
Queste proposte sono state da tempo sottoposte agli organi competenti sia da societa’ per la cremazione presenti in Italia che da Federutility-Sefit con lo scopo di evitare ai cittadini di essere esposti ad un cosi’ turpe mercato”.
La settimana scorsa l’inchiesta dei carabinieri di Massa ha portato all’arresto di 13 persone (altri 12 gli indagati): sono circa 500 le salme i cui resti non sarebbero piu’ rintracciabili dai parenti.

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