[Fun.News 3082] Mortalità italiana 2016 torna alla normalità dopo dato anomalo del 2015

Il 17 ottobre 2016 l’ISTAT ha pubblicato i dati provvisori di mortalità del mese di giugno 2016. La sequenza di dati noti è quindi a partire dal gennaio 2016.
A giugno 2016 in Italia si sono registrati 46.510 decessi.
Dall’inizio d’anno si sono così registrati 314.719 morti, molti meno che nel corrispondente periodo del 2015 (339.479), con un minor numero di 24.720 (in sei mesi). Cioé il 7,2% in meno.
Per tale ragione, visto anche il periodo estivo particolarmente mite, si può concludere che quest’anno la mortalità totale annua sarà nettamente inferiore a quella eccezionale dell’anno passato, stimando che si possa avvicinare ai seicentomila decessi in ragione d’anno, un valore prossimo al dato 2014.... Leggi il resto

[Fun.News 3071] Negli USA la cremazione supera la sepoltura tradizionale

Per la prima volta, negli USA, e cremazioni hanno sorpassato le sepolture (in terra o in tumulo).
La notizia è contenuta nel periodico rapporto che NFDA (la federazione statunitense in materia di pompe funebri) effettua.
Il rapporto evidenzia come nel 2015 la percentuale di sepolture negli USA è sceso al 45,4 per cento, mentre l’incidenza percentuale della cremazione è aumentata al 48,5 per cento.

I risultati variano notevolmente da Stato a Stato, con alcune zone dove è fortemente prevalente la sepoltura e altre in cui viene preferita la cremazione.… ... Leggi il resto

[Fun.News 2998] Aspettativa di morte

Per la prima volta nella storia d’Italia l’aspettativa di vita (alias aspettativa di morte) degli italiani è in calo.
Lo afferma il rapporto Osservasalute secondo cui il fenomeno è legato ad una riduzione della prevenzione.
Nel 2015 la speranza di vita per gli uomini è stata 80,1 anni, 84,7 anni per le donne, ha spiegato Walter Ricciardi, direttore dell’osservatorio sulla Salute delle Regioni.
Nel 2014, la speranza di vita alla nascita era maggiore e pari a 80,3 anni per gli uomini e 85,0 anni per le donne.
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Temperature estive molto elevate: la mortalità nel 2015 sarà nettamente sopra quella dello scorso anno

Il 2015 sarà, quasi certamente l’anno più caldo mai registrato da 136 anni.
Lo scorso agosto è stato il più caldo di sempre da quando abbiamo disponibilità dei dati e lo stesso record è stato messo a segno nei primi otto mesi di quest’anno.
A dirlo è l’agenzia federale Usa per la meteorologia (Noaa).
Ad agosto i termometri mondiali hanno registrato 0,88 gradi centigradi in più della media del XX secolo.
Sulla terraferma le temperature sono state mediamente più elevate di 1,14 gradi, con l’ondata di calore ha interessato un’ampia zona dell’America del Sud e parti di Europa, Africa, Medio Oriente e Asia.… ... Leggi il resto

Registrato a livello statistico il caldo record di luglio

Lo scorso mese di luglio è stato a livello globale il mese più caldo da quando abbiamo disponibilità dei dati, cioè dal 1880, con 0,81 gradi in più rispetto alla media del 20/mo secolo. E’ quanto risulta dall’analisi del Noaa, l’agenzia federale Usa per la meteorologia. Battuto il precedente record del luglio ’98.La temperatura media di oceani e terraferma registrata a luglio, in particolare – secondo i dati del Noaa e dell’Ncdc (Centro Nazionale per le informazioni ambientali) – è stata la più alta da quando esiste questo tipo di rilevazioni, cioè dal 1880.… ... Leggi il resto

ISTAT mette on line altri 2 mesi di dati sulla popolazione e sulla mortalità

Dopo la tirata d’orecchie all’ISTAT (vedi il post Le ferie all’ISTAT) non credevamo ai nostri occhi oggi quando, andati sul sito dell’ISTAT, abbiamo registrato l’aggiornamento dei dati di ben due mesi. Ovviamente non crediamo di aver contribuito di un niente alla uscita di tali dati, ma ora registriamo che due mesi di arretrato sono stati recuperati. … Allora erano proprio in ferie!
Per la cronaca, a fine settembre sono on line i dati a tutto aprile.… ... Leggi il resto

Le ferie all’ISTAT

Come sia possibile che il 18 settembre 2014 l’andamento demografico del nostro Paese, certificato e diffuso dall’ISTAT, sia fermo a tutto il mese di febbraio 2014 è un mistero. Si tratta di 5,5 mesi di ritardo, quando usualmente il ritardo dell’ISTAT è di quattro mesi e in altre nazioni si cerca di essere aggiornati con 2-3 mesi di ritardo al massimo. Che all’ISTAT siano ancora in ferie??

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Tavole di mortalità ISTAT aggiornate al 2009

L’ISTAT ha diffuso i dati delle tavole di mortalità della popolazione residente aggiornato al 2009. I dati sono disponibili a livello nazionale, regionale e provinciale. Interrogazioni personalizzate permettono all’utente di costruire le tabelle di interesse e scaricare i dati in formato rielaborabile.

Le tavole sono disponibili in classi di età annuali o quinquennali e contengono i seguenti parametri di sopravvivenza: | probabilità di morte (per mille) | sopravviventi | decessi | anni vissuti | probabilità prospettive di sopravvivenza | speranza di vita Per le regioni (incluse le province autonome di Bolzano e Trento), le ripartizioni geografiche e l’Italia in complesso il periodo coperto dall’elaborazione va dal 1974.… ... Leggi il resto

Liberalizzazioni e prezzi dei servizi

“Vuoi vedere che se il Paese rischia il collasso è colpa delle mancate liberalizzazioni dei taxi, dei farmaci di fascia c o delle edicole ? In queste ore stiamo assistendo ad un vero e proprio attacco contro queste categorie, ma è possibile che non ci sia nessuno che alzi un dito e chieda conto alle assicurazioni, alle banche, alle ferrovie o alle società del gas o delle autostrade sul fatto che le liberalizzazioni che ci sono state in questi ultimi 20 anni hanno prodotto aumenti esponenziali di prezzi e tariffe, recando vantaggi solo ai grandi potentati economici che stanno dietro a questi settori?”… ... Leggi il resto

Ancora in crescita le imprese funebri in Italia

Sono oltre 4500 le imprese attive in Italia nel settore delle pompe funebri e delle attività connesse (+4,7% in un anno), a cui vanno ad aggiungersi più di 1400 imprese attive nel commercio di articoli funerari e cimiteriali (-1,2% in un anno) e quasi 20mila fioristi tra ambulanti e fissi. Complessivamente il settore del “caro estinto” cresce soprattutto in Liguria (+9,2% in un anno), in Valle d’Aosta (4,9%), in Umbria (+4%) e in Calabria (+3,5%). In Lombardia Sono complessivamente quasi 600 le imprese attive in Lombardia nel settore delle pompe funebri e delle attività connesse (+3,9% in un anno), a cui vanno ad aggiungersi circa 130 imprese attive nel commercio di articoli funerari e cimiteriali (-3,7% in un anno).… ... Leggi il resto

Statistiche nazionali dei dimessi dagli istituti di cura per aborto spontaneo

L’ISTAT ha ricordato che a partire dal 1/1/2011 è stata abolita la rilevazione mensile delle Dimissioni dagli istituti di cura (modello Istat D.9). Il sito https://www.istat.it/it/archivio/216595 consente agli istituti di cura di trasmettere per via telematica all’Istat i dati relativi alla rilevazione mensile sulle “Dimissioni dagli istituti di cura per aborto spontaneo” (modello Istat D.14).… ... Leggi il resto

ISTAT comunica i dati sulla mortalità 2010: in leggero calo rispetto all'anno precedente

Al 31 dicembre 2010 risiedevano in Italia 60.626.442 persone, con un incremento di 286.114 unità (+0,5%) dovuto esclusivamente alle migrazioni dall’estero. La quota di stranieri sulla popolazione totale residente è pari al 7,5%1, in crescita rispetto al 2009 (7,0 stranieri ogni 100 residenti). L’incidenza della popolazione straniera è molto più elevata in tutto il Centro-Nord (9,9% nel Nord-ovest, 10,3% nel Nord-est e 9,6% nel Centro), rispetto alle regioni del Sud e delle Isole, dove la quota di stranieri residenti è, rispettivamente, appena del 3,1% e del 2,7%.… ... Leggi il resto

ISTAT comunica i dati sulla mortalità 2010: in leggero calo rispetto all’anno precedente

Al 31 dicembre 2010 risiedevano in Italia 60.626.442 persone, con un incremento di 286.114 unità (+0,5%) dovuto esclusivamente alle migrazioni dall’estero. La quota di stranieri sulla popolazione totale residente è pari al 7,5%1, in crescita rispetto al 2009 (7,0 stranieri ogni 100 residenti). L’incidenza della popolazione straniera è molto più elevata in tutto il Centro-Nord (9,9% nel Nord-ovest, 10,3% nel Nord-est e 9,6% nel Centro), rispetto alle regioni del Sud e delle Isole, dove la quota di stranieri residenti è, rispettivamente, appena del 3,1% e del 2,7%.… ... Leggi il resto

Cambia dal 2011 la modulistica per il rilevamento delle cause di morte ISTAT

La circolare ISTAT n. 30 del 13 ottobre 2010 illustrava i criteri che ciascun Comune e ciascuna Prefettura devono seguire per l’esecuzione delle rilevazioni demografiche e sanitarie riferite al 31 dicembre 2010, per quanto riguarda i modelli Istat P.2 e Istat P.3, e all’anno 2011 per quanto concerne tutti gli altri modelli. La circolare presentava gli aspetti salienti delle rilevazioni, in particolare: i modelli di rilevazione e le innovazioni rispetto all’anno precedente, i nominativi dei referenti per le varie indagini, l’organizzazione della raccolta dei dati, le modalità e i tempi di invio, le disposizioni per le Prefetture, le disposizioni in materia di segreto statistico e di protezione dei dati personali, nonché l’obbligatorietà della risposta.… ... Leggi il resto

Nel 2009 si sono avuti 4.768 decessi di stranieri

I cittadini stranieri residenti in Italia al 1′ gennaio 2010 sono 4.235.059 pari al 7,0% del totale dei residenti. Al 1^ gennaio 2009 essi rappresentavano il 6,5%.

Nel corso dell’anno 2009 il numero di stranieri è aumentato di 343.764 unità (+8,8%), un incremento ancora molto elevato, sebbene inferiore a quello dei due anni precedenti (494 mila nel 2007 e 459 mila nel 2008, rispettivamente +16,8% e +13,4%), principalmente per effetto della diminuzione degli ingressi dalla Romania.… ... Leggi il resto

ISTAT pubblica i dati 2007 dei prodotti abortivi

L’ISTAT ha reso note le statistiche, aggiornate al 2007, delle dimissioni dagli istituti di cura per aborto spontaneo. Si tratta nel totale italiano di 74.718 prodotti abortivi del concepimento. Nella ricerca sono incluse informazioni sulle caratteristiche socio-demografiche della donna (età, stato civile, titolo di studio, condizione professionale, luogo di residenza), sulla storia riproduttiva pregressa (numero di nati vivi, nati morti, interruzioni volontarie e aborti spontanei precedenti) e sull’aborto (età gestazionale, luogo, causa, tipo di intervento, terapia antalgica, durata della degenza).… ... Leggi il resto