Concessioni cimiteriali “nominative” (o, “dedicate”)

In molte occasioni, in particolare nel passato, ma può anche essere che la pratica trovi ancora applicazioni, fosse/sia abbastanza diffuso il fatto di indicare nel regolare atto di concessione il nominativo della persona defunta che viene accolta nel posto feretro a sistema di tumulazione (sesso, magari anche con la formulazione: “… … esclusivamente per …”), cosicché potremmo qualificare questa tipologia come concessione nominativa oppure, anche come concessione dedicata.
Questo si presta particolarmente per le tumulazioni mono posto, ma a volte può essere presente anche relativamente a concessioni cimiteriali aventi capienze superiori, come (e.g.... Leggi il resto

Passato e suoi effetti a distanza di generazioni

L’art. 104, comma 4 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. prevede che le cappelle private e i cimiteri particolari preesistenti alla data di entrata in vigore del T.U.LL.SS., R.D. 24 luglio 1934, n. 1265 e s.m. siano soggetti alla vigilanza dell’autorità comunale.
Non importa più di tanto, qui, indicare la data di entrata in vigore; per quanti interessati si tratta del 24 agosto 1934, dato che la vicenda che si illustra si colloca ben oltre.… ... Leggi il resto

Il numero “tre” è proprio un numero perfetto?

Scopiazzando in giro si è trovata la spiegazione, poco scientifica, per cui il numero 3 sia stato considerato “perfetto”, richiamandosi ai pitagorici, movimento filosofico e scientifico nato nel I sec. a.C..
In quanto sintesi del pari (2) e del dispari (1), il 3 rappresenta nella teoria dei numeri la superficie (altri numeri rappresentavano il punto, la linea, ecc.) e la prima superficie è un triangolo.
Anche per i Cinesi il 3 (che scrivono con 3 barrette parallele, come nella numerazione romana, ma orizzontali, anziché verticali) perché sarebbe numero della totalità cosmica: cielo, terra, genere umano.… ... Leggi il resto

Si possono “novare” gli atti di concessione cimiteriale?

Di tanto in tanto può accadere che qualche concessionario richieda di modificare l’atto di concessione per inserire tra i destinatari del diritto d’uso della sepoltura privata in concessione, persone diverse da quelle cui spetta la “riserva” ai sensi dell’art. 93, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. e che non si trovano in alcune della condizioni individuate dal successivo comma 2, per quanto queste due posizioni siano limitate e una subordinata alla definizione di specifici criteri in sede di Regolamento comunale di polizia mortuaria, senza la quale quest’ipotesi non è neppure proponibile.… ... Leggi il resto

Alcune considerazioni sui piani regolatori cimiteriali

Non si può evitare di considerare che il termine: “piano regolatore cimiteriale” (art. 91 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. ed, altresì prima artt. 54, 55 e 56 precedenti) possa, in certe situazioni, apparire per quello che non è, per cui sembra utile qualche approfondimento, dal momento che questo strumento può avere livelli di elaborazione più o meno articolati, da quella più semplice, che potrebbe essere sufficiente per le realtà minori fino a livelli via via più complessi ed articolati a mano che la situazione locale richieda soluzioni di più ampio respiro, non trascurando che il suo livello di approfondimento e specificazione va valutato in relazione alle situazioni localmente rilevanti.… ... Leggi il resto

Estote parati, ovvero opportune cautele

La citazione latina costituisce il motto di formazioni scoutistiche italiane ed è tratta da alcuni passi evangelici: Luca 12, 40 e Matteo 24, 44, e la sua traduzione è abbastanza piana: “tenetevi pronti”.
Negli ambiti funebri e cimiteriali, nonché di cremazione, abbastanza spesso si hanno situazioni in cui, tra diversi “interessati”, si faccia parte diligente, o maggiormente attiva, una persona, cosa che potrebbe non essere condivisa da altri interessati, così come gli altri co-interessati potrebbero non essere neppure a conoscenza dell’attività intrapresa, oppure anche del tutto contrari ad essa.… ... Leggi il resto

Ma è vera discriminazione? Un caso di oversize proprio over

In una data realtà, alcuni mesi addietro vi è stato il decesso di persona leggermente … sovrappeso (solo 180 kg), quella situazione che è definita quale oversize (fuori misura nel testo italiano) al punto D.1, lett. c) dell’Allegato (Appendice, nel testo in italiano) D “Raccomandazioni minime concernenti l’uso delle bare, relativi accessori e urne cinerarie” dello standard CEN EN UNI 15017:2019 (così anche nella versione precedente), indicando un peso superiore a 120 kg. come criterio di individuazione degli oversize.… ... Leggi il resto

Cremazione ed indirizzi sulle destinazioni delle ceneri

Premessa introduttiva
L’art. 79 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. dispone che la cremazione sia autorizzata …. sulla base della volontà testamentaria espressa in tal senso … , ecc.
Altrettanta attenzione alla volontà della persona defunta è centrale nell’art. 1, nonché agli artt. 2 e 3, comma 1, lett. b) della L. 30 marzo 2001, n. 130 che disciplina la pratica funeraria della cremazione e della dispersione delle ceneri.
La questione della volontà porta a dover considerare il complesso delle convinzioni personali in materia di riti funerari, di pratiche funerarie, di “sepolture” e di tutti gli aspetti che ruotano, e conseguono, all’evento della morte.… ... Leggi il resto

Cimiteri particolari pre-esistenti

Nelle diverse realtà vi possono essere cimiteri c.d. particolari sorti prima del 24 agosto 1934, data di entrata in vigore del T.U.LL.SS., R. D. 27 luglio 1934, n. 1265 e s.m., che, a partire dall’art. 82, comma 4 R. D. 21 dicembre 1942, n. 1880, sono soggetti, come i cimiteri comunali, alla vigilanza dell’autorità comunale.
In realtà il termine temporale da assumere a riferimento non è quello dell’entrata in vigore di questo Regolamento (nazionale) di polizia mortuaria, quanto quello sopra indicato cioè dell’entrata in vigore del testo unico delle leggi sanitarie …, in conseguenza del disposto dell’art.… ... Leggi il resto

Cremazione ed indirizzi sulle destinazioni delle ceneri

Questo articolo è parte 7 di 13 nella serie Posizioni Chiesa cattolica

Premessa introduttiva
L’art. 79 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. dispone che la cremazione sia autorizzata …. sulla base della volontà testamentaria espressa in tal senso … , ecc.
Altrettanta attenzione alla volontà della persona defunta è centrale nell’art. 1, nonché agli artt. 2 e 3, comma 1, lett. b) della L. 30 marzo 2001, n. 130 che disciplina la pratica funeraria della cremazione e della dispersione delle ceneri.… ... Leggi il resto

Il rinvenimento di ossa

Introduzione
Il termine “rinvenire” è affine a “ritrovare”, ma esprimente atto più casuale, perché, secondo gli elementi di cui si compone, è come un Venire, un Capitare di nuovo sopra a una cosa smarrita o tenuta un tempo da altri e ora a tutti nascosta: così una definizione (qui ridotta) reperita in un “Dizionario della lingua italiana” del 1956, evitando di ricorrere ai dizionari presenti sul web.
Vi sarebbe anche un altro significato, quello di un qualche cosa posto in ammollo, significato che qui non interessa.… ... Leggi il resto

Autorizzazione alla cremazione: vi è ancora linearità? – 3/3

Questo articolo è parte 3 di 3 nella serie Autorizzazione alla cremazione

Non è finita! In sede di conversione del D.L. 21 marzo 2022, n. 21 – convertito, con modificazioni, nella L. 20 maggio 2022, n. 51 (quest’ultima pubblicata nella G.U. n. 117 del 20 maggio 2022 e quindi in vigore dal giorno successivo alla pubblicazione), è stato introdotto (con una tecnica “brutta” e deteriore consistente nell’”infilare” disposizioni in testi aventi tutt’altri oggetti e/o riguardanti altre materie) al D.L.… ... Leggi il resto

Autorizzazione alla cremazione: vi è ancora linearità? – 2/3

Questo articolo è parte 2 di 3 nella serie Autorizzazione alla cremazione

Si fa notare come dall’indirizzo formulato dal Dipartimento della Funzione Pubblica emergano anche questioni circa la natura (o ritenuta tale) della manifestazione di volontà resa dal coniuge (o altri familiari legittimati), nel senso di affermare, contro il dettato testuale delle norme – sia dell’art. 79 Regolamento di polizia mortuaria, sia dell’art. 3 L. 30 marzo 2001, n. 130 – non abbia la natura di manifestazione di volontà propria, quanto di una “rappresentazione” della volontà del defunto!… ... Leggi il resto

Autorizzazione alla cremazione: vi è ancora linearità? – 1/3

Questo articolo è parte 1 di 3 nella serie Autorizzazione alla cremazione

All’inizio (più o meno) vi era l’art. 79 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. che (comma 1) prevedeva che la cremazione fosse autorizzata dal Sindaco sulla base della volontà testamentaria espressa dal defunto, aggiungendo subito dopo (2° periodo) che “In mancanza di disposizione testamentaria, la volontà deve essere manifestata dal coniuge e, in difetto, dal parente più prossimo …. e, nel caso di concorrenza di più parenti nello stesso grado, da tutti gli stessi.… ... Leggi il resto

Alcune note sul sistema sanzionatorio per le violazioni al Regolamento di polizia mortuaria – 2/2

I rinvii nell’art. 107

Riprendendo il testo dell’art. 107 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. si nota che vi è un rinvio ad alcune disposizioni del T.U.LL.SS., precisamente agli artt. 338, 339, 340 e 358.
L’art. 338 ha ad oggetto la lascia di rispetto cimiteriale, l’art. 339 (già visto) al trasporto funebre, l’art. 340 al divieto di sepoltura fuori dai cimiteri (norma a rilevanza di ordine pubblico interno, prevedendo non solo una sanzione per il caso di violazione, ma altresì di “ripristino” della situazione violata).… ... Leggi il resto

Alcune note sul sistema sanzionatorio per le violazioni al Regolamento di polizia mortuaria – 1/2

Premessa

Per quanto il tema possa prestarsi, almeno dal titolo, a fornire una diversa impostazione, occorre premettere che, in via generale, l’osservanza delle disposizioni non deve aversi in ragione delle sanzioni previste per il caso di loro violazione, ma – in positivo – a motivo del fatto che esse sono poste in funzione di un ordinato svolgimento delle attività da queste regolate.
Inoltre, la questione delle sanzioni che comporta, implicitamente, altra, quella della “probabilità” che la violazione sia accertata ed applicata, aspetto che a volte può divenire maggiormente rilevante rispetto alla sanzione in sé, nonché alla sua entità, cosa che potrebbe anche indurre a indulgere a porre in essere violazioni, quando un eventuale beneficio che ne consegua sia percepito come maggiore che non la “probabilità” di applicazione e, quando ciò avvenga, altresì maggiore rispetto alla sanzione irrogata.… ... Leggi il resto