Il fatto che una norma regionale preveda questa consegna (sia in termini di facoltà o di prescrizione) di un tale atto (o, meglio, di un atto avente tale contenuto) poco importa, ma comunque determina che il soggetto del comune incaricato a queste finalità, venga a trovarsi, avvenendo il decesso (e correlata apertura della successione; art. 456 C.C. [3]), nella condizione di essere tenuto a provvedere all’incombenza di cui al predetto art. 620, comma 1 C.C.,… ... Leggi il resto
Categoria: Dottrina
Le analisi di Sereno Scolaro sulla evoluzione giurisprudenziale e normativa del settore funerario
Manifestazione di volontà alla cremazione: casi anomali di testamenti olografi – 1/2
Non mancano norme regionali che, introducendo ampio ricorso alle fantasie, hanno introdotto specifici “registri” (a volte per la cremazione, altre volte della cremazione).
E qui, tra le altre previsioni, si può leggere qualcosa del tenore: “… il richiedente consegna, oppure: può consegnare, al funzionario incaricato l’atto contenente la volontà di essere cremato …”, spesso aggiungendovi: “… a tale scopo il comune predispone un modello di dichiarazione.
Testi di questa natura sono presenti, in ordine alfabetico, Abruzzo, Puglia, Sardegna, Veneto.… ... Leggi il resto
Quanto è ammissibile la ri-apertura di un feretro?
Sembrerebbe che vi sia stato il decesso di una persona, con relativo trasporto del feretro in altro comune, prevista debita sigillatura dello stesso una volta decorso il periodo di cui all’art. 8 d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., alla luce anche delle indicazioni della circolare del Ministero della sanità n. 24 del 24 giugno 1993, Punto 9.7), 2° e 3° periodo.
Trasporto avvenuto con una sosta intermedia (art. 24, comma 3 d.P.R. 10 settembre 1990, n.… ... Leggi il resto
Morte del fondatore del sepolcro ed inerzie
In numerosi Regolamenti comunali di polizia mortuaria possono essere presenti norme che affrontano il caso del decesso del concessionario, quale fondatore del sepolcro.
Con ciò dando effetti che possono avere un dato contenuto, oppure uno differente, oppure quello di un indefinito “aggiornamento”, lasciando indeterminata la chiarezza degli effetti di un tale decesso, a volte regolando, altre no, se ed a quali condizioni le persone “a valle” assumano o meno la qualità di concessionarie e se quest’obbligo comunicativo si estenda anche in gradi successivi.… ... Leggi il resto
Esigenze di ordinaria diligenza
In molte occasioni nella gestione della c.d. polizia mortuaria o, volendo, in quella cimiteriale, vi sono situazioni che comportano attività, anche amministrative, che possono assumere una criticità, magari per il fatto di apparire (sottolineiamo questo termine) ridondanti, forse poco produttive (rispetto al raggiungimento di un obiettivo forse necessitato), poco rispettose di un principio di proporzionalità tra i “mezzi” ed i “fini”.
Una delle situazioni di maggiore delicatezza può aversi, a titolo esemplificativo, in relazione alla fattispecie considerata all’art.… ... Leggi il resto
Tumulazione privilegiata e famedio: elementi comuni
È ben noto come l’art. 105 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. preveda: “A norma dell’art. 341 [1] del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, il Ministro della sanità, di concerto con il Ministro dell’interno, udito il parere del Consiglio di Stato, previo parere del Consiglio superiore di sanità, può autorizzare, con apposito decreto, la tumulazione dei cadaveri e dei resti mortali in località differenti dal cimitero, sempre che la tumulazione avvenga con l’osservanza delle norme stabilite nel presente regolamento.… ... Leggi il resto
Sepolcreti militari e fascia di rispetto: alcune esigenze di coordinamento
L’art. 274 “Altre norme applicabili Codice dell’ordinamento militare (D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 e.m.), presente alla Sez. III del Capo VI “Zone monumentali di guerra, patrimonio” del Titolo II “Singole categorie di beni militari” del Lbro II del Codice, recita:
“[I] Per quanto non stabilito nella presente sezione, vanno osservate le disposizioni relative ai cimiteri comuni stabilite dalla legge sanitaria e dal regolamento di polizia mortuaria.
[II] Le disposizioni di cui all’art.… ... Leggi il resto
Un dubbio attorno all’art. 53, comma 2 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.
Un signore, di nome Socrate, sosteneva (o, gli è stato attribuito sostenere): “So di non sapere”.
Allineandoci a quest’impostazione, si confessa di non avere sufficienti informazioni se e quanto l’art. 53, comma 2 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. [1] sia applicato, anzi siano presenti protocolli, modalità, procedure e quanto altro necessario (comunque denominato) per conseguirne un’oggettiva applicazione.
La questione sorge da un “non detto”, cioè dal fatto che la norma prevede che, decorso l’anno di riferimento (cioè quello di accoglimento dei feretri), un esemplare dei registri cimiteriali sia consegnato all’archivio comunale, quando all’immediatamente art.… ... Leggi il resto
All’atto o in concomitanza?
L’art. 53 R.D. 21 dicembre 1942, n. 1880, così come il successivo art. 74 [1] D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803 presentavano, nella sostanza, una disposizione conforme (per questo se ne riporta una sola).
Essa è stata ripresa nell’art. 74 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. il cui testo è notoriamente: “Ogni cadavere destinato alla inumazione deve essere chiuso in cassa di legno e sepolto in fossa separata dalle altre; soltanto madre e neonato, morti in concomitanza del parto, possono essere chiusi in una stessa cassa e sepolti in una stessa fossa.… ... Leggi il resto
Non tutti i difetti e/o mancanze sono uguali
Essendo stata sollevata questione attorno alle procedure da osservare in un data fattispecie risulta essere stato elaborato un riscontro in cui si teneva conto delle connotazioni specifiche.
Per altro, la soluzione fornita, in relazione agli elementi specifici, porta all’esigenza di evitare generalizzazioni e puntualizzare anche altri aspetti, quanto meno per non generare equivoci, quando un orientamento formato su determinati presupposti venga, debitamente o meno, assunto anche quando i presupposti siano diversi.
La fattispecie, di partenza
Senza rigenerare testi, si riporta la questione per come è stata posta: “Abbiamo un caso di una defunta che era iscritta alla So.Crem.… ... Leggi il resto
Due tipologie di concessioni cimiteriali, cui se ne aggiunge una terza
In certe situazioni mancano, per così dire, previsioni normative rispetto a situazioni che, di fatto, sono ampiamente diffuse, tanto da appare come normali.
Il riferimento è all’art. 90 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., col quale (all’interno del Capo XVIII di questo Regolamento, nazionale) sono considerate due tipologie di concessioni cimiteriali:
[A] la concessione di un’area ai fini della costruzione, da parte del concessionario, di un manufatto sepolcrale a sistema di tumulazione e
[B] la concessione di un’area cimiteriale ai fini dell’impianto di campi a sistema d’inumazione, purché dotati di adeguato ossario.… ... Leggi il resto
Imbalsamazione e tanatoprassi: due trattamenti oppure un sinonimo?
Il Capo VIII D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. che, per semplicità, si riporta in [Nota 1] reca la rubrica: “Autopsie e trattamenti per la conservazione del cadavere”.
Per inciso, dato che si parla di autopsie queste non vanno sovrapposte con il riscontro diagnostico cui è dedicato il precedente Capo V, precisazione che origina dalla sensazione che questa sovrapposizione non sia assente neppure tra operatori professionali.
Per altro, il termine trattamento è presente anche altrove: artt.… ... Leggi il resto
Cremazione: quanto può essere importante una comunicazione corretta?
Così posta la questione probabilmente la risposta è scontata. Ma non mancano quanti non hanno di mira una comunicazione con tale caratteristica, quanto trovare strumenti per sostenere un data tesi, fondata o meno che sia; altri ancora, sottraendosi da ogni ricerca ed approfondimento, assumono informazioni sommarie e ne fanno il sunto che ritengono, magari affermando una conoscenza assente.
Come noto, on the web è possibile trovare “tutto ed il contrario di tutto”, il che comporta, quando si usino questi strumenti, un buon livello di attenzione, di criticità, di capacità di discernere ed acquisire le informazioni che siano oggettivamente pertinenti.… ... Leggi il resto
Veti incrociati: cosa sta dietro alle favole ….?
Sono sempre più frequenti le occasioni in cui più di qualcuno sosterrebbe l’esigenza di poter contare su una seria legge nazionale per il settore funerario, ma anche di chi, condividendo questa aspirazione, dopo un abbastanza lunga stagione in cui era stato puntato sulla destrutturazione normativa, vi aggiunge la considerazione per la quale ciò non sia stato realizzato a causa di un qualche meccanismo di interdizione posto in essere da altri. Se queste tesi sia fondate o semplici … semplicismi sembra non tenersi in debito conto di come, se questi meccanismi siano stati attivati, presentano, per loro natura fattori di reciprocità, nel senso che non vi è un qualche soggetto che interdice altri, ma una pluralità di soggetti che agiscono, per nulla considerare come, affermando questo (specie se in modo unilaterale), spesso si attribuisce all’”interdittore” individuato una forza ben superiore a quella oggettivamente posseduta.… ... Leggi il resto
Accoglimento in cimitero di cassette ossario: quali titoli sono necessari?
E’ ben vero che non ci si deve stupire più di tanto. Vi è stato chi ha chiesto informazioni su quali documenti (o, in via più generale, “titoli”) siano necessari per l’accoglimento in un cimitero di cassetta ossario la cui traslazione era stata debitamente autorizzata, in quanto il comune di destinazione richiedeva, come indefettibile, non solo l’autorizzazione al trasporto, ma altresì l’autorizzazione rilasciata in origine ai sensi dell’art. 74, commi 1 e 2 d.P.R. 3 novembre 2000, n.… ... Leggi il resto
Come orientarsi con l’orientamento
La scorsa primavera, oltretutto in prossimità (qualche malalingua, aggiungerebbe: non casualmente) di consultazioni elettorali per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale, un comune ha curato il rilascio alla stampa locale dell’informazione che parte del cimitero sarebbe stata destinata a persone aventi determinate consuetudini relative alla “sepoltura”.
Sono consuetudini, che taluno rischia di considerare aventi radici religiose, ma che – a ben vedere – si collocano più correttamente nell’ambito – appunto – delle consuetudini, delle tradizioni, degli usi.… ... Leggi il resto